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Comunicato n° 419 del 29 luglio 2010

APPROVATA L'ISTITUZIONE DELLA FONDAZIONE REGIONALE PER LA RICERCA SUL CANCRO

Adunanza del Consiglio regionale

L'Assemblea ha approvato all'unanimità il disegno di legge che istituisce la Fondazione della Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste per la ricerca sul cancro (Fondazione VdA-RC), il cui scopo principale è di favorire gli studi e le ricerche scientifiche e applicate sul cancro.

Negli otto articoli del provvedimento, sono declinati l'ambito di attività (Rete oncologica del Piemonte e della Valle d'Aosta), gli obiettivi e i soggetti partecipanti (l'Amministrazione regionale figura in qualità di socio fondatore, concorrendo alla formazione del patrimonio iniziale e alle spese di costituzione nella misura di un milione di euro per il 2010), gli organi amministrativi e scientifici della Fondazione nonché i programmi di ricerca (questi ultimi attuati direttamente o, tramite convenzioni, con l'Istituto per la ricerca e la cura del cancro di Candiolo o altri enti di ricerca).

Il Vicepresidente del Consiglio, André Lanièce (SA) ha relazionato sull'iniziativa. "L'idea di istituire una Fondazione per la ricerca sul cancro è la logica conseguenza di un percorso concreto intrapreso nella nostra regione, che si è sempre distinta, sia nel campo sanitario (con l'avvio della radioterapia, i protocolli chemioterapici, gli screening e le attività assistenziali), sia sul piano della sensibilizzazione dell'opinione pubblica sull'importanza della prevenzione, attraverso iniziative promosse anche dalla Presidenza del Consiglio regionale e dalle associazioni di volontariato, quali l'AIRC, l'AVLAR, la LILT e VIOLA, che svolgono un'opera altamente meritoria.  Si tratta quindi di coordinare le risorse e le intelligenze, oggi chiamate ad un impegno più mirato e nel contempo complementare. Infatti, con la Fondazione si completa l'offerta sanitaria nella lotta ai tumori, colmando la lacuna dovuta ad una mancanza di un forte impegno nel campo della ricerca."
"La proposta è nata da una volontà politica trasversale che ha visto coinvolte più persone sotto l'impulso propositivo del Professore Comoglio, responsabile della ricerca clinica e direttore scientifico dell'Istituto di Candiolo."
"In un momento in cui, per  fronteggiare la crisi, si annunciano tagli che potrebbero toccare pesantemente non solo l'ambito della ricerca, ma l'intero comparto della sanità pubblica, la Valle d'Aosta mostra una mentalità aperta e generosa, un'attenzione alla salute prima di tutto dei propri cittadini, ma anche la possibilità di apportare, attraverso la ricerca, un valido contributo al benessere di tutti."
"Come sappiamo tutti, il cancro rappresenta ancora la seconda principale causa di morte nel mondo e anche nella nostra regione, dove l'incidenza di morte per tumore si aggira intorno al 30%: ecco perché l'istituzione di questa Fondazione esprime la chiara volontà di sostenere la ricerca che è fondamentale nella lotta contro il cancro."

Nella discussione sono intervenuti le Consigliere Morelli e Impérial, il Consigliere Rigo, l'Assessore alla sanità.

La Conseillère Patrizia Morelli (Alpe) a mis l'accent sur la nécessité que la Fondation puisse devenir une institution utile, sans fins lucratifs, dont le fonctionnement soit finalisé à un objectif bien défini.
« Il faut créer les conditions pour que les ressources financières ne soient pas dispersées, mais soient concentrées dans une direction précise, c'est-à-dire la plus conforme aux fins scientifiques qu'on va poursuivre. Il sera utile de bien encadrer le terrain de recherche et de préciser qu'il s'agit d'explorer le domaine des cellules souches du cancer. Il sera important de valoriser l'intération avec la structure sanitaire régionale, tout en faisant en sorte que la fondation résiste à la tentation de répondre à des besoins trop 'localistes', pour privilégier, au contraire l'efficacité de la recherche. »

La Consigliera Hélène Impérial (UV) ha sostenuto che "la lotta contro il cancro rappresenta un impegno prioritario per i servizi sanitari pubblici, pensando che ogni anno in Italia vi sono circa 150.000 decessi a causa di questa malattia. Con questo provvedimento, la Regione fa un passo in avanti decisivo che tende a riconoscere l'attività importante che si svolge in laboratorio, consentendo anche una razionalizzazione delle risorse economiche."

Per il Consigliere Gianni Rigo (PD), "il primo approccio al disegno di legge è stato di scetticismo perché la continua frammentazione delle risorse può limitare i risultati della ricerca. L'audizione in Commissione del prof. Comoglio mi ha rassicurato perché ha confermato che esiste effettivamente una molteplicità di fondazioni e di associazioni in questo, ma è stato ottimista sulla fondazione valdostana. La ricerca sulle cellule staminali del cancro è particolarmente importante ed è per questo che abbiamo proposto di aggiungere, fra gli scopi, della Fondazione il riferimento a questo tipo di ricerca. Ed è per questo che ci permettiamo di sottoporre alcuni emendamenti che vanno in questa direzione."

In chiusura di dibattito, l'Assessore alla sanità e salute, Albert Lanièce, ha evidenziato che "con questo provvedimento abbiamo voluto contribuire ad un trend che è un po' diverso da quello che esiste a livello nazionale, ossia investire denaro pubblico in una fondazione. Si è deciso di presentare un disegno che impegni la Regione in senso lato nel sostenere la ricerca, senza entrare troppo nello specifico e rinviando alla Commissione scientifica il compito di proporre convenzioni per portare avanti il programma scientifico per il triennio, anche perché il mondo della ricerca è in continua evoluzione e per lasciare quindi per il futuro eventuali cambi di rotta in questo settore."