Info Conseil

Comunicato n° 408 del 28 luglio 2010

INTERPELLANZA SU UTILIZZO STRUTTURA SPETTACOLI DEL TEATRO ROMANO

Adunanza del Consiglio regionale

Il Consigliere del gruppo Alpe, Alberto Bertin, con un'interpellanza ha voluto ricevere notizie sull'utilizzo della nuova struttura per spettacoli realizzata all'interno dell'area del Teatro Romano di Aosta.

Nello specifico, il Consigliere ha chiesto come si inserisce la nuova struttura nel più vasto progetto di riqualificazione del Teatro Romano e dell'area nord orientale della città; quali sono le intenzioni in merito all'utilizzo futuro della nuova struttura.

"Per la realizzazione, la progettazione e l'allestimento dell'imponente struttura, nel 2010 sono stati impegnati ben 578.845,04 euro. Ricordo che lo studio di fattibilità e il piano operativo per la riqualificazione urbanistica nord orientale della città di Aosta redatto dall'architetto Andrea Bruno di Torino proponeva la creazione di una struttura scenica sostanzialmente diversa e di minor impatto e dimensione. A causa della struttura attuale, non è più possibile l'accesso all'area da via Xavier de Maistre, inficiando la fruibilità del teatro da parte di disabili o anziani, senza dimenticare l'allungamento delle tempistiche delle visite guidate."

Nella risposta, l'Assessore all'istruzione e cultura, Laurent Viérin, ha affermato che "non conosco le fonti da cui è stata tratta l'informazione di una struttura scenica diversa da quella progettata: lo studio di fattibilità infatti è ancora tale, in questo momento è in fase di elaborazione a INVA. Tale studio evidenzia la possibilità di portare spettacoli al Teatro romano, ma non ha affrontato la questione progettualmente, se non proponendo una struttura scenica.
La struttura metallica realizzata nel 2010 si inserisce perfettamente nel progetto globale, anticipando l'idea di portare spettacoli al Teatro, senza aspettare la riqualificazione generale. Lo spirito di questa struttura rispetto al passato è quello di non assistere a spettacoli in un capannone, ma abbinare lo spettacolo al monumento. La scelta di far accedere le persone da via Porta Praetoria è stata compiuta per dare funzionalità all'ingresso; per i disabili gli accessi ci sono: per ovviare al problema della ghiaia, abbiamo disponibilità di un altro accesso, quindi non è vero che disabili non possono accedere all'area.
La possibilità di assistere a spettacoli in un'area così musealizzata rappresenta una grande opportunità, basti pensare che viaggiamo sull'onda del quasi tutto esaurito: per molti eventi la richiesta è stata ben superiore ai 995 posti disponibili, tanto che è stato poi consentito di assistere allo spettacolo nell'area del prato. Il Coro dell'Armata rossa ha registrato 1.061 presenze, l'Assemblée de Chant Choral più di 3.000 persone, il Premio Mogol 1.250 spettatori, Pianoforte al teatro 630 presenze, Aosta Classica sta totalizzando una media di cento persone in più a spettacolo. A metà della programmazione estiva, circa 15.000 persone hanno quindi partecipato alle iniziative; si tratta di un indice di gradimento rilevante, tenuto conto che molte prenotazioni sono giunte da fuori Valle. Per ottenere risultati durevoli dobbiamo mantenere contenuti di livello.
La politica culturale che sottende a questo progetto risponde a varie esigenze, tra cui restituire un contesto archeologico rivalutato, offrire conoscenza e svago ai turisti, creando un'immagine fuori regione legato ai beni culturali quali risorsa di sviluppo."
Circa il futuro utilizzo della struttura, l'Assessore Laurent Viérin ha comunicato che "faremo un bilancio a fine stagione, ma se il gradimento si manterrà tale, l'idea è di riproporre questa soluzione, raccordandola con la riqualificazione di Aosta est."

Nella replica, il Consigliere Bertin ha sottolineato che "la scelta di effettuare spettacoli al Teatro romano è di per sè condivisile, ma il problema è come inserire questo aspetto nel progetto più vasto del recupero e utilizzo dell'intera area. Dal progetto di fattibilità che ho visto, si ipotizzava una struttura di minor impatto e dimensione Da quanto è emerso ora la struttura attuale non è ancora definitiva, ma mi auguro che lo sia quella elaborata da INVA, tenuto conto della spesa notevole di oltre 570.000 euro.  Ribadisco che l''accesso per i disabili non è possibile, viste la ghiaia e l'esistenza di un gradino. E' vero che si può richiedere l'ingresso da un'altra parte, ma non è di certo una soluzione ottimale; bisognerebbe progettare per tutti, utilizzando in modo più attento le risorse. Rimane comunque l'impatto notevole della struttura rispetto al Teatro, che rischia di esserne sminuito. Concordiamo che sia una realizzazione migliore di un capannone, ma quando si spendono certe cifre bisognerebbe avere una programmazione più a lungo termine."