Info Conseil
Comunicato n° 365 del 14 luglio 2010
INTERPELLANZA SU PRODUZIONE INDUSTRIALE DELLA SCOTT DI GIGNOD
Adunanza del Consiglio regionale
Preso atto che la crisi della società, produttrice di bastoncini da sci, rischia di mettere in pericolo la stessa sopravvivenza della più importante realtà industriale della Valle del Gran San Bernardo, la Consigliera ha voluto sapere dalla Giunta regionale se intende operare per salvare la produzione industriale presente a Gignod e prendere spunto da questa illuminante situazione per abrogare la legge regionale 9/2004 e riattivare la legge regionale 1/1998 (Regime del canone di locazione dei beni immobili di proprietà regionale utilizzati da imprese industriali e da cooperative di produzione e lavoro), in modo da aiutare concretamente tutto il sistema industriale della nostra regione.
L'Assessore alle attività produttive, Ennio Pastoret, ha affermato che "lo stabilimento valdostano SPF, che fa parte del gruppo Scott, produce attualmente bastoncini da sci di tipo tradizionale ed è rimasto l'unico centro produttivo di Scott nel mondo. Oggi la sede produttiva si trova in fase di forte difficoltà. In passato SPF aveva previsto di utilizzare la sede di Gignod che riteneva adeguata alla sua previsione produttiva che era di oltre 1.200.000 paia di bastoncini annui. Oggi, la produzione ultima si attesta sulle 350.000 paia. Ho incontrato in varie fasi le Organizzazioni sindacali e abbiamo preso in considerazione le esigenze immediate che l'azienda ha rappresentato e che riguardano la necessità di ridurre i costi gestionali generali relativi al mantenimento dello stabilimento. SPF, non avendo certezza di conservare in futuro anche solo le attuali quantità produttive, intende quindi non giungere ad un rinnovo tacito sessennale del contratto, ma ha avanzato a Vallée d'Aoste Structure la richiesta di poter dar seguito alla stipula di un nuovo contratto che non la vincoli per un periodo di tempo troppo lungo. L'azienda lamenta inoltre un peso eccessivo di tutti gli oneri rispetto ai quali l'affitto incide per circa 1/3. Noi siamo favorevoli a intervenire per sostenere le buone intenzioni dell'azienda, ma non è pensabile che ad una situazione di difficoltà produttiva dell'azienda si debba intervenire per adeguare al basso gli oneri degli affitti. Gli strumenti che vanno individuati debbono certamente portare ad una riduzione degli oneri riducendo però innanzitutto gli sprechi. E questi risiedono, al momento, nella disponibilità del tutto sovradimensionata degli spazi in uso. Quindi il primo modo di sostenere l'azienda sarà quello di ridurre significativamente gli spazi messi a disposizione, che ammontano attualmente a 9472 metri quadrati. VdA Structure sta analizzando la richiesta e sta predisponendo una proposta che sarà presentata anche ai Sindacati e a Confindustria e che prevede di predisporre un contratto che tenga conto, per quanto possibile, delle esigenze della Scott. Entro la fine del mese sarà convocata una riunione per formalizzare tale proposta."
Riguardo alla riattivazione della legge regionale 1/1998, l'Assessore ha sottolineato che "vi sono delle cose che vanno al di là delle nostre volontà e che riguardano il divieto di fornire aiuti di stato in forma diretta o indiretta. La questione degli affitti è delicata e ha dei limiti, ma il fatto che essi debbano corrispondere all'effettivo valore di mercato non può venir meno."
Nella replica, la Consigliera Fontana ha espresso forte preoccupazione per il futuro dello stabilimento e dei suoi 25 lavoratori. "Le industrie in Valle d'Aosta sono tutte in forte difficoltà e in quanto amministratori dobbiamo ragionare maggiormente su quanto si può fare per migliorare questa situazione e offrire garanzie nel mondo del lavoro."