Info Conseil
Comunicato n° 333 del 24 giugno 2010
APPROVATA ALL'UNANIMITÀ UNA RISOLUZIONE SULLA MANOVRA FINANZIARIA
Adunanza del Consiglio regionale
L'Assemblea ha approvato all'unanimità una risoluzione in merito alle conseguenze della manovra economica sull'autonomia speciale e sull'ordinamento finanziario della Regione e degli Enti locali, presentata dai Capigruppo consiliari e dai componenti la II Commissione "Affari generali".
La risoluzione esprime "la viva preoccupazione del Consiglio regionale per le conseguenze che la manovra avrà sull'autonomia speciale della Regione, sul suo riparto fiscale, sui poteri e sulle funzioni da lei esercitate e, di conseguenza, sull'intera comunità valdostana, nonché per i problemi che potrebbero derivare nella discussione sul federalismo fiscale per l'ordinamento finanziario della Regione." Impegna inoltre il Presidente della Regione "a sostenere con forza, nelle opportune sedi istituzionali, le posizioni assunte dal Consiglio regionale sulla manovra finanziaria e a predisporre misure di risparmio per la finanziaria regionale 2011." Invita infine i parlamentari valdostani "a farsi portavoce, in sede di conversione in legge del decreto-legge 78/2010 sulla manovra finanziaria 2011/2013, di proposte emendative e correttive della manovra nel senso auspicato dal Consiglio regionale."
L'iniziativa è stata illustrata dal Presidente della II Commissione, Andrea Rosset, che ha ricordato gli approfondimenti avvenuti in Commissione con il Presidente della Regione, i parlamentari valdostani e le rappresentanze delle associazioni e dei sindacati, che hanno portato alla stesura di un testo che esprima la forte preoccupazione del Consiglio per le conseguenze che la manovra avrà sull'autonomia speciale della Regione e sul suo riparto fiscale. "Si tratta di un documento che è poi stato ulteriormente condiviso in aula da tutti i gruppi consiliari, attraverso una serie di modifiche al testo, affinché vi possa essere una presa di posizione unanime da parte di tutti i gruppi politici, anche per rafforzarne l'efficacia e l'impatto."
Ha quindi preso la parola il Capogruppo di Alpe, Roberto Louvin, per annunciare un emendamento, sottoscritto dai gruppi dell'Alpe e del PD, alla luce di quanto successo nelle ultime ore, con particolare riferimento all'incontro tra il Governo nazionale e le Regioni, e teso a "deplorare l'atteggiamento del Ministro dell'economia che, applicando una filosofia marcatamente centralista, persiste nel porre a carico delle Regioni la parte più cospicua del sacrificio imposto dalla crisi e svaluta pesantemente l'esperienza di amministrazione delle autonomie speciali."
Il Capogruppo di Fédération Autonomiste, Leonardo La Torre, ha affermato che "il merito della risoluzione proposta è che è partecipata da tutto il Consiglio, mentre l'emendamento tende a strumentalizzare e a dividere la posizione di questa Assemblea. Oggi non serve lamentarsi, serve agire per ricercare un dialogo con lo Stato e per farlo dobbiamo essere uniti."
Per il Consigliere Raimondo Donzel (PD), "l'emendamento non è assolutamente strumentale, perché il lamento viene da tutta Italia: la situazione è grave ed è bene che la si denunci. Riteniamo importante ribadire questi concetti, proprio alla luce dei fatti di ieri."
Il Capogruppo di Stella Alpina, Francesco Salzone, ha sostenuto che "la risoluzione è stata modificata in questi due giorni proprio per trovare una sintesi tra i vari gruppi politici al fine di trovare una posizione univoca della nostra Assemblea." Ha quindi chiesto una sospensione per una riunione tra le forze politiche.
Alla ripresa dei lavori, il Consigliere Luciano Caveri (UV) ha ricordato che "lo sforzo della II Commissione era quello di avere un documento unitario, frutto di un senso di responsabilità, pur riconoscendo che vi sono delle diversità anche profonde nella valutazione della finanziaria. Il testo parte quindi da una preoccupazione generale, cercando di trovare il giusto equilibrio tra le varie forze, proprio perché in un documento condiviso, la nostra voce arriva a Roma più forte e autorevole. L'emendamento presentato oggi esce dai tecnicismi proposti nella risoluzione per esprimere posizioni più politiche: senza pregiudicare un futuro confronto su questa manovra, non si ritiene oggi di poter recepire la modifica proposta."
Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, è quindi intervenuto per ribadire la posizione delle Regioni: "una posizione che non è cambiata e che si è espressa in modo chiaro sull'irricevibilità di questa manovra finanziaria."
Per il Capogruppo del Popolo della Libertà, Massimo Lattanzi, "con questo emendamento si vuole marcare il territorio politico, piuttosto che cercare una posizione condivisa tra tutte le forze. Oggi stiamo vivendo una situazione epocale, e il Governo nazionale, con senso di responsabilità e di serietà, ha aderito alla manovra europea tesa a tagliare e a ridurre la spesa pubblica. Ha affrontato la situazione senza voler aumentare le tasse, a differenza di quanto fatto da altri Paesi europei. In questi giorni abbiamo condiviso, in quanto Consiglieri regionali, il nostro diritto all'autonomia, ma oggi non condividiamo il teatrino della politica che strumentalizza battute giornalistiche. E, in questa sede, voglio ricordare che i commercianti e gli artigiani hanno plaudito alla manovra finanziaria, perché permette di ridurre gli sprechi della finanza pubblica."
L'emendamento è stato quindi respinto - 8 voti a favore, 4 contrari (PdL) e 20 astenuti (UV, FA e SA).
La risoluzione esprime "la viva preoccupazione del Consiglio regionale per le conseguenze che la manovra avrà sull'autonomia speciale della Regione, sul suo riparto fiscale, sui poteri e sulle funzioni da lei esercitate e, di conseguenza, sull'intera comunità valdostana, nonché per i problemi che potrebbero derivare nella discussione sul federalismo fiscale per l'ordinamento finanziario della Regione." Impegna inoltre il Presidente della Regione "a sostenere con forza, nelle opportune sedi istituzionali, le posizioni assunte dal Consiglio regionale sulla manovra finanziaria e a predisporre misure di risparmio per la finanziaria regionale 2011." Invita infine i parlamentari valdostani "a farsi portavoce, in sede di conversione in legge del decreto-legge 78/2010 sulla manovra finanziaria 2011/2013, di proposte emendative e correttive della manovra nel senso auspicato dal Consiglio regionale."
L'iniziativa è stata illustrata dal Presidente della II Commissione, Andrea Rosset, che ha ricordato gli approfondimenti avvenuti in Commissione con il Presidente della Regione, i parlamentari valdostani e le rappresentanze delle associazioni e dei sindacati, che hanno portato alla stesura di un testo che esprima la forte preoccupazione del Consiglio per le conseguenze che la manovra avrà sull'autonomia speciale della Regione e sul suo riparto fiscale. "Si tratta di un documento che è poi stato ulteriormente condiviso in aula da tutti i gruppi consiliari, attraverso una serie di modifiche al testo, affinché vi possa essere una presa di posizione unanime da parte di tutti i gruppi politici, anche per rafforzarne l'efficacia e l'impatto."
Ha quindi preso la parola il Capogruppo di Alpe, Roberto Louvin, per annunciare un emendamento, sottoscritto dai gruppi dell'Alpe e del PD, alla luce di quanto successo nelle ultime ore, con particolare riferimento all'incontro tra il Governo nazionale e le Regioni, e teso a "deplorare l'atteggiamento del Ministro dell'economia che, applicando una filosofia marcatamente centralista, persiste nel porre a carico delle Regioni la parte più cospicua del sacrificio imposto dalla crisi e svaluta pesantemente l'esperienza di amministrazione delle autonomie speciali."
Il Capogruppo di Fédération Autonomiste, Leonardo La Torre, ha affermato che "il merito della risoluzione proposta è che è partecipata da tutto il Consiglio, mentre l'emendamento tende a strumentalizzare e a dividere la posizione di questa Assemblea. Oggi non serve lamentarsi, serve agire per ricercare un dialogo con lo Stato e per farlo dobbiamo essere uniti."
Per il Consigliere Raimondo Donzel (PD), "l'emendamento non è assolutamente strumentale, perché il lamento viene da tutta Italia: la situazione è grave ed è bene che la si denunci. Riteniamo importante ribadire questi concetti, proprio alla luce dei fatti di ieri."
Il Capogruppo di Stella Alpina, Francesco Salzone, ha sostenuto che "la risoluzione è stata modificata in questi due giorni proprio per trovare una sintesi tra i vari gruppi politici al fine di trovare una posizione univoca della nostra Assemblea." Ha quindi chiesto una sospensione per una riunione tra le forze politiche.
Alla ripresa dei lavori, il Consigliere Luciano Caveri (UV) ha ricordato che "lo sforzo della II Commissione era quello di avere un documento unitario, frutto di un senso di responsabilità, pur riconoscendo che vi sono delle diversità anche profonde nella valutazione della finanziaria. Il testo parte quindi da una preoccupazione generale, cercando di trovare il giusto equilibrio tra le varie forze, proprio perché in un documento condiviso, la nostra voce arriva a Roma più forte e autorevole. L'emendamento presentato oggi esce dai tecnicismi proposti nella risoluzione per esprimere posizioni più politiche: senza pregiudicare un futuro confronto su questa manovra, non si ritiene oggi di poter recepire la modifica proposta."
Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, è quindi intervenuto per ribadire la posizione delle Regioni: "una posizione che non è cambiata e che si è espressa in modo chiaro sull'irricevibilità di questa manovra finanziaria."
Per il Capogruppo del Popolo della Libertà, Massimo Lattanzi, "con questo emendamento si vuole marcare il territorio politico, piuttosto che cercare una posizione condivisa tra tutte le forze. Oggi stiamo vivendo una situazione epocale, e il Governo nazionale, con senso di responsabilità e di serietà, ha aderito alla manovra europea tesa a tagliare e a ridurre la spesa pubblica. Ha affrontato la situazione senza voler aumentare le tasse, a differenza di quanto fatto da altri Paesi europei. In questi giorni abbiamo condiviso, in quanto Consiglieri regionali, il nostro diritto all'autonomia, ma oggi non condividiamo il teatrino della politica che strumentalizza battute giornalistiche. E, in questa sede, voglio ricordare che i commercianti e gli artigiani hanno plaudito alla manovra finanziaria, perché permette di ridurre gli sprechi della finanza pubblica."
L'emendamento è stato quindi respinto - 8 voti a favore, 4 contrari (PdL) e 20 astenuti (UV, FA e SA).