Info Conseil
Comunicato n° 331 del 23 giugno 2010
APPROVATO IL PIANO DI BACINO DI TRAFFICO 2011-2020
Adunanza del Consiglio regionale
Il disegno di legge è stato approvato con 23 voti favorevoli e 12 astensioni (Alpe, PD e PdL), mentre sul Piano di bacino si sono espressi favorevolmente 23 Consiglieri, 5 con voto contrario (Alpe) e 12 si sono astenuti (PD e PdL).
Il Consigliere Mauro Bieler (UV), nell'illustrare l'iniziativa legislativa, ha ricordato che le modifiche alla legge regionale n. 29/1997, norma che costituisce il quadro normativo di riferimento del trasporto pubblico di linea in Valle d'Aosta, sono propedeutiche all'approvazione del nuovo Piano di bacino di traffico regionale. "L'elaborazione del nuovo Piano ha messo in evidenza l'esigenza di adottare alcune misure finalizzate all'incremento del numero di persone che utilizza il mezzo pubblico per spostarsi, con un'offerta di trasporti più rispondente alle reali necessità. Il nuovo Piano ha quindi tra i suoi obiettivi quello di creare una nuova rete di servizi di trasporto pubblico locale caratterizzata da un'unica offerta integrata composta da servizi minimi integrativi. Nel dettaglio, si è voluto rendere coerenti gli articoli che riguardano i servizi che possono essere organizzati dai Comuni, in particolare per quanto riguarda la copertura economica; estendere l'agevolazione tariffaria per l'utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico su ferro e su gomma anche all'utilizzo degli impianti a fune con valenza di trasporto pubblico locale (Aosta-Pila, Crest, Buisson-Chamois, funicolare di Saint-Vincent); definire in modo puntuale le categorie di invalidità che possono usufruire del servizio per disabili; riformulare i servizi integrativi del trasporto pubblico mediante la definizione di tre tipologie di servizi integrativi - di linea, a chiamata e non di linea - oltre che la possibilità di cofinanziamento dei servizi da parte dei soggetti richiedenti, ad eccezione dei servizi scolastici, e l'introduzione del concetto di servizio turistico."
Nel presentare il Piano di bacino di traffico 2011-2020, l'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Aurelio Marguerettaz, ha detto che "questo documento ha avuto una elaborazione importante, che ha coinvolto gli enti territoriali così come la gestione delle strutture scolastiche. Il Piano arriva in un momento particolare in cui, a causa delle decisioni dell'Unione europea che ha considerato non più applicabile le esenzioni sulle accise, vi sono argomenti nuovi da introdurre nel nostro panorama. Fino ad oggi, l'utilizzo del trasporto pubblico è stato sicuramente marginale, ora dobbiamo cercare di migliorare il servizio. Per farlo non dobbiamo più pensare al trasporto pubblico come all'ultimo tassello di un quadro, ma come ad un insieme da considerarsi globalmente che ricerchi le migliori soluzioni integrate al fine di salvaguardare e sviluppare un obiettivo fondante del trasporto locale, che è la funzione sociale di servizio diffuso. Per poter incentivare e rendere competitivo il trasporto pubblico abbiamo la necessità di introdurre alcuni criteri: regolarità di orari e percorsi, soluzioni effettivamente competitive con il mezzo privato in termini di tempi di percorrenza e di qualità, mnemonicità degli orari, semplicità di comprensione della rete. Intorno a questi elementi si è costruito il Piano di bacino. Questo è un tentativo per ottimizzare le nostre risorse, facendo delle economie da un lato e incrementare dei servizi dall'altro, per esempio nelle valli laterali. Il Piano è lo strumento che ci permetterà di arrivare all'appalto per l'affidamento dei servizi, per il quale sono stati individuati tre sub-bacini (prima erano sei), con l'intento di creare una notevole semplificazione, anche nell'attività di controllo e di interlocuzione della Regione."
Nella discussione sono intervenuti i Consiglieri Donzel, Tibaldi, La Torre, Chatrian e Salzone.
Per il Consigliere Raimondo Donzel (PD), "questo Piano non offre la rivoluzione annunciata a grande voce, ma è piuttosto un documento dove si fa molta filosofia, partendo da premesse che sono peraltro condivisibili. Si tratta di un documento pieno di nuove parole, ma dal punto di vista della concretezza non è assolutamente innovatore e si basa su cose che mancano, come le infrastrutture idonee nei nodi di interscambio (Morgex, Villeneuve, Nus, Pont-Saint-Martin)." Entrando nel merito del Piano, il Consigliere si è soffermato sul trasporto ferroviario. "L'utilizzo della ferrovia è assolutamente strategico e ben venga questa attenzione da parte dell'Amministrazione regionale, pur sapendo che questo servizio ha costi enormi e sapendo, soprattutto, che lo Stato deve farsene carico anche con il passaggio delle competenze alla Regione."
Il Consigliere segretario Enrico Tibaldi (PdL) ha sottolineato che "questo Piano, sotto il profilo formale, descrive sinteticamente e con discreta precisione la situazione odierna, cercando di individuare degli obiettivi, tuttavia rimane sempre su di una visione generale della questione, senza indicare che cosa si voglia fare nel concreto nei prossimi dieci anni." Il Consigliere ha poi detto che "la suddivisione in tre sub-bacini ha evidenziato una linea di indirizzo politica dell'Amministrazione incentrata su di una gestione da parte delle grandi imprese che si aggiudicheranno il servizio, con un'evidente disattenzione del Governo regionale nei confronti delle piccole imprese che si occupano di trasporto. Il gigantismo di tre aziende va a scapito dei tanti piccoli che potrebbero fornire un dignitoso servizio di supporto. Riguardo poi all'integrazione del trasporto, questa rimane una dichiarazione di principi, e da tempo si attende che si concretizzi." Il Consigliere ha quindi affermato che "sulla ferrovia, si spendono tanti soldi, ma purtroppo RFI e Trenitalia considerano il tratto valdostano di poco interesse: dobbiamo porci la domanda su cosa vogliamo fare di questa ferrovia, sapendo che ci vogliono milioni di euro per migliorarla."
Per il Capogruppo di Fédération Autonomiste, Leonardo La Torre, "il Piano offre una nuova visione del pubblico trasporto, basandosi sull'obiettivo di ridurre i costi pur migliorando il servizio. In questo documento è contenuta una semplificazione che si attua tramite la divisione in tre sub-bacini territoriali, che permetteranno di gestire e controllare meglio il servizio. Da sottolineare poi l'armonizzazione del trasporto pubblico, con uno sguardo rivolto agli sviluppi futuri e di integrazione fra i vari sistemi di trasporto e la ferrovia. Un Piano quindi importante perché affronta la tematica dell'incentivazione all'utilizzo del servizio pubblico nell'interesse dei cittadini valdostani."
Il Vicepresidente del Consiglio, Albert Chatrian (Alpe), ha detto che "l'impianto legislativo offre elementi di novità che sono condivisibili, soprattutto per quanto riguarda il metodo di lavoro adottato, con il coinvolgimento dei diversi soggetti, e la corrispondenza alle esigenze territoriali. Dobbiamo tuttavia rimarcare che il Piano manca di una reale volontà di innovazione e di dinamicità, in considerazione anche della durata decennale dello stesso. La suddivisione in tre sub-bacini, pur tentando una razionalizzazione rispetto ai sei precedenti, non favorisce la crescita delle aziende valdostane di trasporto che sarebbero invece maggiormente stimolate a coordinare la loro attività con l'istituzione di un unico bacino regionale, che porterebbe all'ottimizzazione delle risorse. E' per questo che abbiamo proposto una serie di emendamenti, che tendono a creare un bacino di traffico unico, a riorganizzare gli snodi principali in quanto al momento non dotati di infrastrutture, oltre che a ipotizzare per il trasporto ad Aosta un sistema caratterizzato da navette ecologiche di superficie, da un uso urbano dell'attuale ferrovia come metropolitana leggera, con la presenza di parcheggi esterni alla città e percorsi ciclabili."
Per il Capogruppo di Stella Alpina, Francesco Salzone, "l'elaborazione del Piano costituisce lo scenario di affidamento per l'appalto del servizio. Un plauso va soprattutto al metodo nel condurre il lavoro preparatorio: l'individuazione dell'organizzazione dell'offerta e la sua razionalizzazione sono la base di un'offerta qualitativa e quantitativa importante. In questo quadro, la progettualità del Piano indica una nuova rete di trasporto pubblico che tiene conto non soltanto della mobilità de lavoratori e degli studenti ma anche di quella turistica. Saremo in grado quindi di avere una nuova rete in grado di soddisfare maggiormente la domanda, ottimizzando le risorse e fornendo un servizio anche nelle vallate laterali."