Info Conseil
Comunicato n° 312 del 14 giugno 2010
II COMMISSIONE: INIZIATO L'ESAME DELLA MANOVRA FINANZIARIA
Oggi, lunedì 14 giugno 2010
La II Commissione "Affari generali", presieduta dal Consigliere Andrea Rosset, nel corso della sua riunione di oggi, lunedì 14 giugno 2010, ha proceduto ad una serie di audizioni in merito alla manovra finanziaria (decreto legge 31 maggio 2010, n. 78). In particolare sono stati sentiti il Presidente della Regione, l'Assessore regionale al bilancio, finanze e patrimonio e i Parlamentari valdostani.
"E' una manovra che crea dei problemi e che necessita di un'attenta analisi negoziata - dice il Presidente della Commissione, Andrea Rosset (UV) - onde evitare ripercussioni gravemente negative sugli effetti socio-economici della Valle d'Aosta, pur capendo le necessità del difficile momento che stanno vivendo l'Italia e l'Europa. Abbiamo iniziato un percorso collaborativo all'interno della Commissione, che ci vedrà lavorare assieme alla Giunta regionale e ai Parlamentari valdostani."
"Questa manovra finanziaria - dichiara il Consigliere Luciano Caveri (UV) - è disastrosa per la nostra autonomia speciale. Ho cercato di spiegarlo brevemente illustrando alcuni articoli invasivi in modo violento del nostro ordinamento. Siamo di fronte ad alcune norme palesemente incostituzionali, specie laddove si usano dei cavilli giuridici non accettabili. Parlerei di una vera e propria aggressione, alla quale reagire con fermezza. Partecipare ai sacrifici va bene, non va bene invece svendere le autonomie speciali."
"Gli effetti della manovra sono più complessi e profondi di quello che si poteva immaginare - evidenzia il Capogruppo di Alpe, Roberto Louvin -. Si va ben oltre il taglio diretto alla spesa regionale; ci sono conseguenze pensionistiche, salariali, sul sistema di coperture sociali e sulla finanza degli enti locali molto pesanti. Abbiamo dato la nostra disponibilità a collaborare con i parlamentari valdostani nella preparazione dei necessari emendamenti alla manovra. Non è in discussione il fatto che la Valle d'Aosta collabori allo sforzo di risanamento finanziario: il problema è come deve farlo. Occorre difendere in questo i nostri margini di autonomia, per evitare che il coltello di Tremonti incida nella carne viva della nostra economia e delle nostre sicurezze sociali."
"I 25 milioni di euro che vengono chiesti alla Valle d'Aosta per partecipare al sacrificio che l'intero paese deve fare per affrontare questo difficile momento economico e finanziario rappresentano poco più del 2% del bilancio regionale - sottolinea il Capogruppo del Popolo della Libertà, Massimo Lattanzi -.Si può anche discutere sul metodo e sugli indirizzi che il Governo ha voluto dare con la manovra finanziaria - tagli e sprechi, riduzioni dei costi della burocrazia, liberalizzazione delle attività per le imprese -, ma si deve essere pronti a fare delle controproposte. A saldi invariati, cioè a cifre non modificabili, la Regione autonoma Valle d'Aosta ha il diritto di indicare eventuali indirizzi di tipo diverso. L'unica cosa indiscutibile è che il nostro paese ha bisogno di liberare risorse dall'apparato costoso e inefficiente a favore delle imprese e dello sviluppo. Non credo che sarà difficile per il Governo regionale trovare il 2% del bilancio tra gli sprechi, le consulenze inutili, i carrozzoni improduttivi."
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"E' una manovra che crea dei problemi e che necessita di un'attenta analisi negoziata - dice il Presidente della Commissione, Andrea Rosset (UV) - onde evitare ripercussioni gravemente negative sugli effetti socio-economici della Valle d'Aosta, pur capendo le necessità del difficile momento che stanno vivendo l'Italia e l'Europa. Abbiamo iniziato un percorso collaborativo all'interno della Commissione, che ci vedrà lavorare assieme alla Giunta regionale e ai Parlamentari valdostani."
"Questa manovra finanziaria - dichiara il Consigliere Luciano Caveri (UV) - è disastrosa per la nostra autonomia speciale. Ho cercato di spiegarlo brevemente illustrando alcuni articoli invasivi in modo violento del nostro ordinamento. Siamo di fronte ad alcune norme palesemente incostituzionali, specie laddove si usano dei cavilli giuridici non accettabili. Parlerei di una vera e propria aggressione, alla quale reagire con fermezza. Partecipare ai sacrifici va bene, non va bene invece svendere le autonomie speciali."
"Gli effetti della manovra sono più complessi e profondi di quello che si poteva immaginare - evidenzia il Capogruppo di Alpe, Roberto Louvin -. Si va ben oltre il taglio diretto alla spesa regionale; ci sono conseguenze pensionistiche, salariali, sul sistema di coperture sociali e sulla finanza degli enti locali molto pesanti. Abbiamo dato la nostra disponibilità a collaborare con i parlamentari valdostani nella preparazione dei necessari emendamenti alla manovra. Non è in discussione il fatto che la Valle d'Aosta collabori allo sforzo di risanamento finanziario: il problema è come deve farlo. Occorre difendere in questo i nostri margini di autonomia, per evitare che il coltello di Tremonti incida nella carne viva della nostra economia e delle nostre sicurezze sociali."
"I 25 milioni di euro che vengono chiesti alla Valle d'Aosta per partecipare al sacrificio che l'intero paese deve fare per affrontare questo difficile momento economico e finanziario rappresentano poco più del 2% del bilancio regionale - sottolinea il Capogruppo del Popolo della Libertà, Massimo Lattanzi -.Si può anche discutere sul metodo e sugli indirizzi che il Governo ha voluto dare con la manovra finanziaria - tagli e sprechi, riduzioni dei costi della burocrazia, liberalizzazione delle attività per le imprese -, ma si deve essere pronti a fare delle controproposte. A saldi invariati, cioè a cifre non modificabili, la Regione autonoma Valle d'Aosta ha il diritto di indicare eventuali indirizzi di tipo diverso. L'unica cosa indiscutibile è che il nostro paese ha bisogno di liberare risorse dall'apparato costoso e inefficiente a favore delle imprese e dello sviluppo. Non credo che sarà difficile per il Governo regionale trovare il 2% del bilancio tra gli sprechi, le consulenze inutili, i carrozzoni improduttivi."