Info Conseil
Comunicato n° 311 dell'11 giugno 2010
III E IV COMMISSIONE: PARERE FAVOREVOLE AL DISEGNO DI LEGGE IN MATERIA TURISTICA
Nel corso della riunione di oggi, venerdì 11 giugno 2010
La III Commissione consiliare "Assetto del territorio" e la IV Commissione "Sviluppo economico", presiedute rispettivamente dai Consiglieri Dario Comé e Diego Empereur, hanno espresso parere favorevole a maggioranza, con l'astensione del PD e il voto contrario di Alpe, su di un nuovo testo del disegno di legge che reca disposizioni urgenti in materia di strutture, imprese e operatori turistici, di cui è relatore il Consigliere Salvatore Agostino (UV).
"Questa iniziativa legislativa - spiega il Consigliere Salvatore Agostino -, che si compone di nove articoli, modifica una serie di leggi regionali nell'attesa di una ridefinizione organica e coordinata dell'intera disciplina del settore. L'urgenza è derivata dal fatto di voler dare una risposta tempestiva alle difficoltà attuali del comparto turistico, che in un momento di crisi economico-finanziaria, si rivela particolarmente importante."
"Il turismo è un comparto su cui la Regione ha sempre puntato - dicono i Presidenti di Commissione Comé (SA) e Empereur (UV) - e in questo momento di difficoltà era doveroso mettere in campo delle azioni per migliorare l'offerta turistica valdostana. Con questo disegno di legge si interviene sia sulle strutture alberghiere sia su quelle extra-alberghiere, così come si ridefinisce il ruolo degli operatori turistici. Sull'impianto iniziale, nel corso delle numerose audizioni svolte in questo periodo, sono intervenuti contributi critici, ma costruttivi, che hanno cercato di essere trasformati in emendamenti. Se ci saranno i presupposti, il testo potrà ancora essere migliorato da adesso e fino al suo approdo in Consiglio Valle."
"Abbiamo espresso un netto voto contrario a questo disegno di legge - dice il Vicepresidente del Consiglio, Albert Chatrian (Alpe) -, che introduce la frazionabilità delle Residenze turistico-alberghiere e dei villaggi albergo. Ricordo che, nel 2005, la Giunta Caveri, proprio per andare ad arginare i fenomeni speculativi, aveva inserito in legge l'indivisibilità della proprietà. Segnalo inoltre che territori ad alta vocazione turistica e con tradizioni di grande rispetto per l'ambiente, quali le Province autonome di Trento e di Bolzano, hanno stabilito che le RTA non possano essere frazionate per tutto il periodo di permanenza del vincolo urbanistico."
"Inoltre - prosegue Chatrian -, deploriamo il fatto che le Commissioni, prima di licenziare il testo, non abbiano voluto audire nuovamente l'Adava (in quanto rappresentante anche degli stessi proprietari e gestori di RTA) che, in un documento approvato all'unanimità dalla sua Assemblea, aveva evidenziato come in questa iniziativa legislativa non si riuscisse a individuare un interesse di carattere generale o un'opportunità di sviluppo turistico. Riteniamo quindi pericoloso e dannoso per il settore turistico e ricettivo questo disegno di legge e saremo molto determinati nel presentare in aula consiliare una serie di emendamenti volti a creare altre condizioni di sviluppo in un momento di crisi del settore ricettivo."
"Il testo - sottolineano i due Presidenti Comé e Empereur - è stato all'attenzione delle Commissioni per quasi 90 giorni, quindi chi era particolarmente interessato o diceva di avere una grossa attenzione per le difficoltà di questo settore, aveva tutto il tempo e gli strumenti per poter presentare emendamenti migliorativi al testo di legge. Cosa che non è stata fatta e dopo quasi tre mesi ci è stato richiesto di risentire nuovamente l'Adava e i Consorzi turistici. Non abbiamo ritenuto utile l'accoglimento di tale richiesta, perché le osservazioni da parte dell'Associazione degli albergatori e dei Consorzi erano già state avanzate nel corso dell'audizione effettuata a suo tempo. L'unico obiettivo della richiesta era quello di dilazionare i tempi di approvazione del provvedimento."
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"Questa iniziativa legislativa - spiega il Consigliere Salvatore Agostino -, che si compone di nove articoli, modifica una serie di leggi regionali nell'attesa di una ridefinizione organica e coordinata dell'intera disciplina del settore. L'urgenza è derivata dal fatto di voler dare una risposta tempestiva alle difficoltà attuali del comparto turistico, che in un momento di crisi economico-finanziaria, si rivela particolarmente importante."
"Il turismo è un comparto su cui la Regione ha sempre puntato - dicono i Presidenti di Commissione Comé (SA) e Empereur (UV) - e in questo momento di difficoltà era doveroso mettere in campo delle azioni per migliorare l'offerta turistica valdostana. Con questo disegno di legge si interviene sia sulle strutture alberghiere sia su quelle extra-alberghiere, così come si ridefinisce il ruolo degli operatori turistici. Sull'impianto iniziale, nel corso delle numerose audizioni svolte in questo periodo, sono intervenuti contributi critici, ma costruttivi, che hanno cercato di essere trasformati in emendamenti. Se ci saranno i presupposti, il testo potrà ancora essere migliorato da adesso e fino al suo approdo in Consiglio Valle."
"Abbiamo espresso un netto voto contrario a questo disegno di legge - dice il Vicepresidente del Consiglio, Albert Chatrian (Alpe) -, che introduce la frazionabilità delle Residenze turistico-alberghiere e dei villaggi albergo. Ricordo che, nel 2005, la Giunta Caveri, proprio per andare ad arginare i fenomeni speculativi, aveva inserito in legge l'indivisibilità della proprietà. Segnalo inoltre che territori ad alta vocazione turistica e con tradizioni di grande rispetto per l'ambiente, quali le Province autonome di Trento e di Bolzano, hanno stabilito che le RTA non possano essere frazionate per tutto il periodo di permanenza del vincolo urbanistico."
"Inoltre - prosegue Chatrian -, deploriamo il fatto che le Commissioni, prima di licenziare il testo, non abbiano voluto audire nuovamente l'Adava (in quanto rappresentante anche degli stessi proprietari e gestori di RTA) che, in un documento approvato all'unanimità dalla sua Assemblea, aveva evidenziato come in questa iniziativa legislativa non si riuscisse a individuare un interesse di carattere generale o un'opportunità di sviluppo turistico. Riteniamo quindi pericoloso e dannoso per il settore turistico e ricettivo questo disegno di legge e saremo molto determinati nel presentare in aula consiliare una serie di emendamenti volti a creare altre condizioni di sviluppo in un momento di crisi del settore ricettivo."
"Il testo - sottolineano i due Presidenti Comé e Empereur - è stato all'attenzione delle Commissioni per quasi 90 giorni, quindi chi era particolarmente interessato o diceva di avere una grossa attenzione per le difficoltà di questo settore, aveva tutto il tempo e gli strumenti per poter presentare emendamenti migliorativi al testo di legge. Cosa che non è stata fatta e dopo quasi tre mesi ci è stato richiesto di risentire nuovamente l'Adava e i Consorzi turistici. Non abbiamo ritenuto utile l'accoglimento di tale richiesta, perché le osservazioni da parte dell'Associazione degli albergatori e dei Consorzi erano già state avanzate nel corso dell'audizione effettuata a suo tempo. L'unico obiettivo della richiesta era quello di dilazionare i tempi di approvazione del provvedimento."