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Comunicato n° 305 del 9 giugno 2010

APPROVATO ALL'UNANIMITÀ IL DL DANNI AL PATRIMONIO ZOOTECNICO

Adunanza del Consiglio regionale

Il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità il disegno di legge che definisce i criteri per l'accertamento, la valutazione e l'indennizzo dei danni provocati dagli animali predatori al patrimonio zootecnico, e per l'attuazione di misure preventive.

Il disegno di legge, che si compone di 20 articoli, suddivisi in 4 capi, detta una disciplina di sostegno e salvaguardia al settore dell'allevamento, in particolare quello ovino-caprino, gravemente colpito a seguito della ricomparsa del lupo in modo stabile sul territorio della regione, prevedendo un onere finanziario annuo di 50.000 euro a decorrere dall'anno 2010.

Il Vicepresidente della III Commissione, Piero Prola (UV), ha illustrato il provvedimento. « Cette intervention législative complète le cadre normatif en matière de préjudices causés aux productions et aux fonds agricoles par la faune sauvage. A la suite des diverses observations de la Commission européenne, il a été décidé de prévoir des aides pour les dégâts et les mesures de prévention en régime de minimis ; suite à la situation de crise financière et économique, la limite du régime de minimis a été actuellement élevée, jusqu'au 31 décembre 2010, en tant que mesure anti-crise, de 7 500 euros à 15 000 euros par entreprise dans le triennat. »

Il Consigliere ha poi precisato che "si prevedono indennizzi pari al 100% delle perdite subite e il risarcimento delle spese veterinarie in caso di ferimenti; sono rimborsati i capi predati con un indennizzo pari al 100% del valore commerciale aumentato del 10% nel caso in cui l'animale sia gravido; vengono introdotti metodi ecologici di intimidazione in situazioni particolari. Ma soprattutto, vi è l'introduzione di misure preventive atte a mitigare l'impatto degli animali predatori sul patrimonio zootecnico, quali le recinzioni idonee per il contenimento degli animali al pascolo, i cani da guardia adeguatamente addestrati e la presenza costante in alpeggio del pastore. Attraverso queste misure si migliora la conduzione stessa dell'allevamento con un migliore utilizzo dei pascoli, un aumento di livello di benessere animale e una maggior razionalizzazione dell'organizzazione aziendale."

Il Consigliere ha quindi evidenziato che "il comparto zootecnico particolarmente interessato dalla misura è quello ovi-caprino, che conosce oggi un notevole sviluppo, facendo registrare una consistenza di 5000 caprini e di 3000 ovini. L'attività pastorizia necessita, anche per la sua presenza, durante il periodo della monticazione, in aree meno accessibili e marginali oltre che per gli effetti positivi sulla gestione equilibrata del territorio, di una giusta attenzione e di aiuti tecnici per assicurare la coesistenza della fauna selvatica con l'agricoltura tradizionale di montagna e il patrimonio zootecnico."

Nella discussione, hanno preso la parola i Consiglieri Salvatore Agostino (UV) e Raimondo Donzel (PD) oltre che l'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Giuseppe Isabellon.