Info Conseil

Comunicato n° 300 del 9 giugno 2010

INTERPELLANZA SU REVOCA ASSEGNO INVALIDITA' CIVILE

Adunanza del Consiglio regionale

Il Consigliere Gianni Rigo (PD) ha voluto sapere le determinazioni assunte dall'Amministrazione regionale in merito ai ricorsi promossi da alcuni cittadini contro la decisione di revoca dell'assegno vitalizio di invalidità civile.

Nello specifico, ha chiesto "quanti sono i ricorsi promossi innanzi al Tribunale di Aosta dai cittadini valdostani nei confronti della Regione sulla restituzione delle somme percepite a titolo di assegno di invalidità; quanti di essi hanno avuto sentenza favorevole dal Tribunale di Aosta; a quanto ammontano le spese già notificate alla Direzione Affari legali; quali sono le determinazioni e le azioni che la Regione ha avviato o intende assumere."
"È una problematica ancora di viva attualità. Oltre alle preoccupazioni suscitate nelle ultime settimane in merito alla nuova manovra economica che interessa questa materia, è importante sapere le determinazioni assunte dall'Amministrazione regionale."

Nella risposta l'Assessore alla sanità, Albert Lanièce, ha detto che "i ricorsi promossi sono dieci e i contenziosi riguardano i provvedimenti di revoca dell'assegno di invalidità disposti nei confronti dei ricorrenti. Tra questi, sette sono stati già discussi e decisi, due saranno discussi a breve e uno è stato notificato all'Amministrazione."
"In un solo caso il Tribunale di Aosta si è pronunciato in senso totalmente sfavorevole alla Regione. In altri sei casi, il Tribunale ha respinto la domanda dei ricorrenti essendo scaduti i termini per contestare il provvedimento di revoca, o per difetto della prova degli altri requisiti."
"Quanto alle determinazioni da assumere, la Regione ha appellato la prima sentenza integralmente sfavorevole e altrettanto si ritiene di fare rispetto alle altre pronunce. In esito al giudizio di secondo grado, la Regione assumerà le determinazioni conseguenti. Occorre sottolineare che fino all'esito dei giudizi, la Regione non procederà al recupero coattivo dei crediti. Stiamo seguendo attentamente  la questione perché il decreto legge 78 del maggio 2010 sta introducendo un'ulteriore restrizione. Sembra che l'applicazione dell'85 per cento valga solo per le nuove domande. Per quanto riguarda i recuperi da parte dell'Inps e dell'Inail circa il discorso dell'applicare quello che veniva applicato prima, il fatto che in questo decreto legge sia stato specificato che anche in campo assistenziale si provvederà a non recuperare, conforta la nostra posizione. Siamo comunque vigili nel seguire la normativa che è in evoluzione e se ci saranno ulteriori novità le comunicheremo al Consiglio o alla Commissione."

Nella replica, il Consigliere Rigo ha affermato che "la risposta dell'Assessore ha sgombrato il campo da alcune confusioni che erano emerse in questi ultimi tempi. La normativa è molto complicata e delicata e rinnovo l'invito a tenere un rapporto migliorativo con i patronati in supporto a tali situazioni complesse e per tutelare queste categorie. Avevamo già detto in Commissione che l'Inps attraverso le sue circolari si era resa conto delle difficoltà interpretative e aveva diramato delle circolari per uniformarsi alle pensioni. Avevamo chiesto in questo contesto uno sforzo da parte dell'Amministrazione per uniformarsi all'Inps."