Info Conseil
Comunicato n° 265 del 26 maggio 2010
RELAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE SULLE ATTIVITÀ EUROPEE E INTERNAZIONALI
Adunanza del Consiglio regionale
In apertura di sessione europea e internazionale, convocata oggi, mercoledì 26 maggio 2010, il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha illustrato all'Assemblea le attività di rilievo europeo e internazionale svolte dalla Regione nel 2009.
Il 2009 ha rappresentato un punto di svolta importante per l'Unione europea: l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona, avvenuta il 1° dicembre, ha infatti accresciuto il ruolo delle istituzioni comunitarie e quello degli Stati membri, ma soprattutto quello delle collettività regionali e locali, in particolare per quanto concerne la partecipazione alla fase ascendente di formazione della legislazione comunitaria, che dovrà essere maggiormente garantita rispetto al passato.
Il Trattato di Lisbona ha introdotto riforme rilevanti in tutti gli ambiti istituzionali dell'UE, provocando importanti cambiamenti di contesto anche per le regioni, che sono da sempre attive nei processi politici, economici, sociali e amministrativi dell'Unione europea. In particolare, il Trattato di Lisbona riconosce, esplicitamente e per la prima volta nella storia dell'Unione Europea, il sistema delle autonomie regionali e locali in seno agli Stati membri dell'Unione ed estende il principio di sussidiarietà a tutti i livelli di governo. Il nuovo Trattato afferma, inoltre, che la promozione della coesione territoriale rientra tra i compiti dell'Unione e introduce un esplicito riferimento all'attenzione che deve essere rivolta 'alle regioni che presentano gravi e permanenti svantaggi naturali o demografici, quali [tra le altre] le regioni transfrontaliere e di montagna'.
"Proprio il Trattato di Lisbona ha introdotto diversi elementi innovatori nella composizione e nei poteri delle istituzioni europee. La Valle d'Aosta, nonostante continui a non disporre di un rappresentante presso il Parlamento europeo, mantiene relazioni con le principali istituzioni e organismi dell'Unione, a partire dalla Commissione europea e dal Comitato delle Regioni. Quest'ultimo ha visto notevolmente ampliati i propri poteri e le proprie funzioni, rappresentando, per la Valle d'Aosta, una sede importante in cui far valere i propri interessi e far risaltare le proprie specificità.
Voglio inoltre ricordare come, a causa di una mancata piena attuazione normativa, la partecipazione regionale in seno al Consiglio dell'Unione europea - istituzione centrale nel processo normativo comunitario - non è ancora garantita."
A proposito degli altri organismi di rilievo europeo, il Presidente Rollandin ha specificato che la Valle d'Aosta ha intrapreso, da diverso tempo, numerose iniziative volte a rafforzare la propria presenza in Europa. Ciò è avvenuto, oltre che attraverso il rappresentante presso il Comitato delle Regioni, con il mantenimento dei rapporti con le Regioni confinanti e con la costituzione dell'Euroregione Alpi-Mediterraneo.
"Quest'ultima, in particolar modo, deve consentire alla Valle d'Aosta di promuovere i propri interessi in maniera più puntuale ed efficace, grazie alla collaborazione delle Regioni partner. Proprio in sede euroregionale, nel 2009 le Regioni aderenti, hanno definito e avviato progetti comuni e proseguito il lavoro mirato alla costituzione di un Gruppo europeo di cooperazione territoriale (GECT), il cui processo è in fase di avanzamento nonostante gli ostacoli giuridici, burocratici e tecnici."
Il Presidente della Regione si è quindi soffermato sulla partecipazione della Regione ai programmi e progetti promossi dall'Unione europea, in materia di competitività regionale, occupazione, cooperazione territoriale, transfrontaliera, transnazionale e interregionale.
"La Politica regionale di sviluppo 2007/13 ha registrato, nel 2009, un avanzamento finanziario in linea con le aspettative. Il Rapporto di monitoraggio al 31 dicembre 2009 mostra che, rispetto ad un investimento programmato complessivo per il periodo 2007/2013 stimato in 350 milioni di euro, il costo ammesso per i progetti approvati è pari a circa 114 milioni di euro. Gli impegni di spesa assunti alla stessa data ammontano, invece, a circa 100 milioni di euro, mentre i pagamenti hanno raggiunto circa 42 milioni di euro.
L'avanzamento ha già interessato interventi mirati su 19 dei 21 obiettivi specifici della Politica regionale di sviluppo."
"Nell'ambito dello Sviluppo rurale, nel 2009 sono state finanziate misure a sostegno del reddito degli agricoltori valdostani, quali quelle relative all'indennità compensativa e ai pagamenti agroambientali. Hanno contribuito all'avanzamento finanziario del Programma, inoltre, le risorse erogate sulla misura dedicata all'insediamento dei giovani agricoltori. E' importante segnalare che la Commissione europea ha approvato, a fine 2009, le modifiche al Programma Sviluppo Rurale 2007/13 della Valle d'Aosta, presentate dall'Autorità di gestione a seguito della pubblicazione dei regolamenti relativi al cosiddetto Health Check della PAC, vera e propria verifica dello 'stato di salute' della politica agricola comune ad opera del Consiglio dell'UE e della Commissione europea. Tale modifica ha comportato l'inserimento di due nuove misure a favore della sfida 'biodiversità' e di un intervento in applicazione della sfida 'energie rinnovabili', con la misura 'Diversificazione in attività non agricole' che incentiva la realizzazione di impianti fotovoltaici e, soprattutto, un aumento delle risorse disponibili per il Programma, che ammontano ora a 136 milioni di euro."
A proposito della politica per la montagna, il Presidente Rollandin ha comunicato che, nell'ambito della Conferenza delle Regioni, la Valle d'Aosta ha collaborato alla definizione della posizione italiana in risposta alla consultazione pubblica sul Libro verde sulla coesione territoriale, riuscendo a far inserire un esplicito richiamo alla necessità di una maggiore attenzione ai territori montani in tutte le politiche comunitarie, inclusa quella di concorrenza. La Regione, inoltre, ha provveduto alla redazione di un proprio contributo alla summenzionata consultazione, inviato alla Commissione europea e all'allora Commissario per la politica regionale, Danuta Hubner.
"La Valle d'Aosta - ha concluso il Presidente Rollandin - ha, nel corso del 2009, mantenuto e sviluppato rapporti di cooperazione con il Voivodato di Warmia e Mazuria (Polonia), la Communauté Française de Belgique, la Contea di Harghita (Romania) e lo European Social Network. Iniziative sono state poi avviate nell'ambito della cooperazione allo sviluppo, della solidarietà internazionale e della francophonie."
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Il 2009 ha rappresentato un punto di svolta importante per l'Unione europea: l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona, avvenuta il 1° dicembre, ha infatti accresciuto il ruolo delle istituzioni comunitarie e quello degli Stati membri, ma soprattutto quello delle collettività regionali e locali, in particolare per quanto concerne la partecipazione alla fase ascendente di formazione della legislazione comunitaria, che dovrà essere maggiormente garantita rispetto al passato.
Il Trattato di Lisbona ha introdotto riforme rilevanti in tutti gli ambiti istituzionali dell'UE, provocando importanti cambiamenti di contesto anche per le regioni, che sono da sempre attive nei processi politici, economici, sociali e amministrativi dell'Unione europea. In particolare, il Trattato di Lisbona riconosce, esplicitamente e per la prima volta nella storia dell'Unione Europea, il sistema delle autonomie regionali e locali in seno agli Stati membri dell'Unione ed estende il principio di sussidiarietà a tutti i livelli di governo. Il nuovo Trattato afferma, inoltre, che la promozione della coesione territoriale rientra tra i compiti dell'Unione e introduce un esplicito riferimento all'attenzione che deve essere rivolta 'alle regioni che presentano gravi e permanenti svantaggi naturali o demografici, quali [tra le altre] le regioni transfrontaliere e di montagna'.
"Proprio il Trattato di Lisbona ha introdotto diversi elementi innovatori nella composizione e nei poteri delle istituzioni europee. La Valle d'Aosta, nonostante continui a non disporre di un rappresentante presso il Parlamento europeo, mantiene relazioni con le principali istituzioni e organismi dell'Unione, a partire dalla Commissione europea e dal Comitato delle Regioni. Quest'ultimo ha visto notevolmente ampliati i propri poteri e le proprie funzioni, rappresentando, per la Valle d'Aosta, una sede importante in cui far valere i propri interessi e far risaltare le proprie specificità.
Voglio inoltre ricordare come, a causa di una mancata piena attuazione normativa, la partecipazione regionale in seno al Consiglio dell'Unione europea - istituzione centrale nel processo normativo comunitario - non è ancora garantita."
A proposito degli altri organismi di rilievo europeo, il Presidente Rollandin ha specificato che la Valle d'Aosta ha intrapreso, da diverso tempo, numerose iniziative volte a rafforzare la propria presenza in Europa. Ciò è avvenuto, oltre che attraverso il rappresentante presso il Comitato delle Regioni, con il mantenimento dei rapporti con le Regioni confinanti e con la costituzione dell'Euroregione Alpi-Mediterraneo.
"Quest'ultima, in particolar modo, deve consentire alla Valle d'Aosta di promuovere i propri interessi in maniera più puntuale ed efficace, grazie alla collaborazione delle Regioni partner. Proprio in sede euroregionale, nel 2009 le Regioni aderenti, hanno definito e avviato progetti comuni e proseguito il lavoro mirato alla costituzione di un Gruppo europeo di cooperazione territoriale (GECT), il cui processo è in fase di avanzamento nonostante gli ostacoli giuridici, burocratici e tecnici."
Il Presidente della Regione si è quindi soffermato sulla partecipazione della Regione ai programmi e progetti promossi dall'Unione europea, in materia di competitività regionale, occupazione, cooperazione territoriale, transfrontaliera, transnazionale e interregionale.
"La Politica regionale di sviluppo 2007/13 ha registrato, nel 2009, un avanzamento finanziario in linea con le aspettative. Il Rapporto di monitoraggio al 31 dicembre 2009 mostra che, rispetto ad un investimento programmato complessivo per il periodo 2007/2013 stimato in 350 milioni di euro, il costo ammesso per i progetti approvati è pari a circa 114 milioni di euro. Gli impegni di spesa assunti alla stessa data ammontano, invece, a circa 100 milioni di euro, mentre i pagamenti hanno raggiunto circa 42 milioni di euro.
L'avanzamento ha già interessato interventi mirati su 19 dei 21 obiettivi specifici della Politica regionale di sviluppo."
"Nell'ambito dello Sviluppo rurale, nel 2009 sono state finanziate misure a sostegno del reddito degli agricoltori valdostani, quali quelle relative all'indennità compensativa e ai pagamenti agroambientali. Hanno contribuito all'avanzamento finanziario del Programma, inoltre, le risorse erogate sulla misura dedicata all'insediamento dei giovani agricoltori. E' importante segnalare che la Commissione europea ha approvato, a fine 2009, le modifiche al Programma Sviluppo Rurale 2007/13 della Valle d'Aosta, presentate dall'Autorità di gestione a seguito della pubblicazione dei regolamenti relativi al cosiddetto Health Check della PAC, vera e propria verifica dello 'stato di salute' della politica agricola comune ad opera del Consiglio dell'UE e della Commissione europea. Tale modifica ha comportato l'inserimento di due nuove misure a favore della sfida 'biodiversità' e di un intervento in applicazione della sfida 'energie rinnovabili', con la misura 'Diversificazione in attività non agricole' che incentiva la realizzazione di impianti fotovoltaici e, soprattutto, un aumento delle risorse disponibili per il Programma, che ammontano ora a 136 milioni di euro."
A proposito della politica per la montagna, il Presidente Rollandin ha comunicato che, nell'ambito della Conferenza delle Regioni, la Valle d'Aosta ha collaborato alla definizione della posizione italiana in risposta alla consultazione pubblica sul Libro verde sulla coesione territoriale, riuscendo a far inserire un esplicito richiamo alla necessità di una maggiore attenzione ai territori montani in tutte le politiche comunitarie, inclusa quella di concorrenza. La Regione, inoltre, ha provveduto alla redazione di un proprio contributo alla summenzionata consultazione, inviato alla Commissione europea e all'allora Commissario per la politica regionale, Danuta Hubner.
"La Valle d'Aosta - ha concluso il Presidente Rollandin - ha, nel corso del 2009, mantenuto e sviluppato rapporti di cooperazione con il Voivodato di Warmia e Mazuria (Polonia), la Communauté Française de Belgique, la Contea di Harghita (Romania) e lo European Social Network. Iniziative sono state poi avviate nell'ambito della cooperazione allo sviluppo, della solidarietà internazionale e della francophonie."