Info Conseil
Comunicato n° 174 del 7 aprile 2010
INTERPELLANZA SU PROGRAMMA REGIONALE BIOSICUREZZA E BENESSERE ANIMALE
Adunanza del Consiglio regionale
Il Vicepresidente del Consiglio Valle Albert Chatrian (Alpe) ha voluto conoscere la tempistica per l'attuazione del programma regionale per la biosicurezza e il miglioramento del benessere animale.
In particolare, il Consigliere ha ricordato la delibera con la quale, a novembre 2009, la Giunta ha approvato le linee-guida per l'applicazione di tale programma, impegnando la somma di 5 milioni di euro. Ha quindi chiesto se corrisponde al vero che, a distanza di quattro mesi dal termine per la presentazione delle domande, le aziende zootecniche non hanno ancora ricevuto le risorse allora stanziate e quali sono le motivazioni della mancata attuazione del programma per la biosicurezza e il miglioramento del benessere animale. Ha infine rilevato se non fossero ipotizzabili altre misure in grado di incidere in modo tempestivo a favore del settore zootecnico o in generale del settore agricolo, per ovviare agli effetti della crisi economica e finanziaria.
Nella risposta, l'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Giuseppe Isabellon, ha detto che "la Giunta regionale lo scorso novembre ha stabilito che la concessione e la liquidazione si provvederà ad istruttoria completata, con l'approvazione di una nuova delibera, sulla base di elenchi nominativi e previo recepimento a livello nazionale della modifica della comunicazione della Commissione europea per le misure aiuti di stato a sostegno dell'accesso al finanziamento nell'attuale situazione di crisi. Quest'ultimo passaggio costituisce condizione necessaria perché le singole Regioni possano concedere al loro interno gli aiuti anticrisi. Nello specifico, il recepimento consiste nell'adozione di un decreto di modifica del precedente decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. L'iter di adozione del decreto non si è ancora concluso: solo una volta definito, le Regioni potranno approvare ed erogare i contributi. I prolungati tempi di conclusione sono legati principalmente alla mancata convocazione della Conferenza Stato-Regioni e alle recenti elezioni regionali: si tratta quindi di problematiche contingenti, indipendenti dalla nostra volontà.
Gli uffici regionali hanno istruito le 1.289 domande di aiuto pervenute entro il 23 novembre 2009, definito gli elenchi nominativi e redatto il testo della delibera, che sarà adottata non appena il decreto nazionale entrerà in vigore."
Circa l'adozione di altre misure in grado di incidere tempestivamente a favore del settore, per ovviare gli effetti della situazione di crisi, l'Assessore Isabellon ha fatto presente che "è in corso un dibattito a livello nazionale. L'erogazione di tali misure presuppone l'adozione da parte del Ministero di un decreto che dichiari lo stato di crisi del mercato per le produzioni agricole, per le quali si sia verificata una riduzione del 30% del reddito medio annuale.
A questo proposito, domani un funzionario del Dipartimento regionale dell'agricoltura parteciperà ad una riunione: alla luce di quanto emergerà, noi agiremo di conseguenza per ciò che ci sarà permesso fare."
Nel replicare, il Vicepresidente Chatrian ha dichiarato che "nessuno ha parlato di inerzia dei vostri uffici o delle associazioni del settore. La nostra iniziativa voleva conoscere le motivazioni della mancata liquidazione. Mi sono permesso di fare considerazioni di tipo politico, perché in sede di variazione di bilancio, lo scorso ottobre, avevamo proposto di dare corso in maniera continuativa a queste misure. Prendiamo atto della risposta e la ringraziamo, sottolineando che non è nostra intenzione incriminare nessuno, ma, viste le enormi difficoltà del settore, questo intervento 'spot' avrebbe dovuto dare un segnale immediato, erogando le risorse. La nostra preoccupazione è che le aziende agricole dovranno aspettare ancora diversi mesi."
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In particolare, il Consigliere ha ricordato la delibera con la quale, a novembre 2009, la Giunta ha approvato le linee-guida per l'applicazione di tale programma, impegnando la somma di 5 milioni di euro. Ha quindi chiesto se corrisponde al vero che, a distanza di quattro mesi dal termine per la presentazione delle domande, le aziende zootecniche non hanno ancora ricevuto le risorse allora stanziate e quali sono le motivazioni della mancata attuazione del programma per la biosicurezza e il miglioramento del benessere animale. Ha infine rilevato se non fossero ipotizzabili altre misure in grado di incidere in modo tempestivo a favore del settore zootecnico o in generale del settore agricolo, per ovviare agli effetti della crisi economica e finanziaria.
Nella risposta, l'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Giuseppe Isabellon, ha detto che "la Giunta regionale lo scorso novembre ha stabilito che la concessione e la liquidazione si provvederà ad istruttoria completata, con l'approvazione di una nuova delibera, sulla base di elenchi nominativi e previo recepimento a livello nazionale della modifica della comunicazione della Commissione europea per le misure aiuti di stato a sostegno dell'accesso al finanziamento nell'attuale situazione di crisi. Quest'ultimo passaggio costituisce condizione necessaria perché le singole Regioni possano concedere al loro interno gli aiuti anticrisi. Nello specifico, il recepimento consiste nell'adozione di un decreto di modifica del precedente decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. L'iter di adozione del decreto non si è ancora concluso: solo una volta definito, le Regioni potranno approvare ed erogare i contributi. I prolungati tempi di conclusione sono legati principalmente alla mancata convocazione della Conferenza Stato-Regioni e alle recenti elezioni regionali: si tratta quindi di problematiche contingenti, indipendenti dalla nostra volontà.
Gli uffici regionali hanno istruito le 1.289 domande di aiuto pervenute entro il 23 novembre 2009, definito gli elenchi nominativi e redatto il testo della delibera, che sarà adottata non appena il decreto nazionale entrerà in vigore."
Circa l'adozione di altre misure in grado di incidere tempestivamente a favore del settore, per ovviare gli effetti della situazione di crisi, l'Assessore Isabellon ha fatto presente che "è in corso un dibattito a livello nazionale. L'erogazione di tali misure presuppone l'adozione da parte del Ministero di un decreto che dichiari lo stato di crisi del mercato per le produzioni agricole, per le quali si sia verificata una riduzione del 30% del reddito medio annuale.
A questo proposito, domani un funzionario del Dipartimento regionale dell'agricoltura parteciperà ad una riunione: alla luce di quanto emergerà, noi agiremo di conseguenza per ciò che ci sarà permesso fare."
Nel replicare, il Vicepresidente Chatrian ha dichiarato che "nessuno ha parlato di inerzia dei vostri uffici o delle associazioni del settore. La nostra iniziativa voleva conoscere le motivazioni della mancata liquidazione. Mi sono permesso di fare considerazioni di tipo politico, perché in sede di variazione di bilancio, lo scorso ottobre, avevamo proposto di dare corso in maniera continuativa a queste misure. Prendiamo atto della risposta e la ringraziamo, sottolineando che non è nostra intenzione incriminare nessuno, ma, viste le enormi difficoltà del settore, questo intervento 'spot' avrebbe dovuto dare un segnale immediato, erogando le risorse. La nostra preoccupazione è che le aziende agricole dovranno aspettare ancora diversi mesi."