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Comunicato n° 170 del 7 aprile 2010

INTERPELLANZA SU INTEGRAZIONE DEL PIANO SANITARIO REGIONALE

La Consigliera e Capogruppo del Partito Democratico, Carmela Fontana, ha presentato un'interpellanza relativa all'integrazione del Piano Sanitario regionale con le iniziative per la promozione della sessualità consapevole e della procreazione assistita.

"Dai dati del rapporto Osservasalute 2009 - ha detto la Consigliera Fontana - emerge come la nostra regione detenga il primato negativo per il tasso di ricorso all'aborto volontario da parte di minorenni (15-17 anni), pari al 6,6 per mille, a fronte di una media nazionale del 4,1. Inoltre, particolarmente rilevante è anche il dato dell'aumento degli aborti volontari di donne straniere, passato dal 16 al 27 per cento tra il 2005 e il 2006."

La Consigliera ha quindi voluto sapere se la Giunta regionale intende tenere in buona considerazione i dati dell'Osservasalute 2009 e integrare il Piano sanitario regionale con nuove e più rilevanti iniziative di promozione della sessualità consapevole e della procreazione responsabile, sia diretta ai giovanissimi, sia diretta ai cittadini stranieri, conferendo, in accordo con l'Azienda sanitaria valdostana, nuove e significative risorse umane e materiali alle strutture territoriali perché possano compiere con efficacia il loro compito di prevenzione.

Nella risposta, l'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Albert Lanièce, ha affermato che "se è vero che i dati del 2006 riportano un incremento delle interruzioni di gravidanza pari al 12%, è altrettanto vero che la tendenza è di nuovo mutata nei due bienni successivi: infatti, secondo le rilevazioni dell'Assessorato, tra il 2007 e il 2008, c'è stato un decremento del 22% e tra il 2008 e il 2009, il trend si è ulteriormente abbassato del 9,6%. Altro dato significativo, al fine di contestualizzare la risposta all'interpellanza, è l'esame degli ambiti in cui i mediatori interculturali svolgono la propria attività con progetti il cui l'obiettivo è quello di accompagnare e monitorare le utenti straniere nel periodo della gravidanza. Dal 2007 al 2009, le richieste di intervento del mediatore interculturale si sono triplicate, aumentando da 51 nel 2007, a 138 nel 2008 fino a 160 nel 2009. Da sottolineare poi che dal 2006 al 2009, le richieste di accompagnamento e di monitoraggio di utenti straniere nel periodo della gravidanza sono passate da 5 nel 2006 a 15 nel 2009. Questi dati ci spingono a considerare che le donne straniere hanno una buona considerazione delle strutture sanitarie regionali e che in Valle d'Aosta esista una buona attività di educazione sessuale, anche se, comunque, va potenziata per raggiungere ancor più positivi risultati."
"Riguardo agli interventi di educazione alla cultura della procreazione, questi rientrano tra le prestazioni già ampiamente fornite dai consultori oltre che da interventi specifici degli operatori sanitari in altri ambiti, con particolare riguardo a quello scolastico, dove sono svolti progetti di educazione sessuale. E' attivo, inoltre, un consultorio dedicato agli adolescenti (Il Pangolo), che attua interventi di educazione sanitaria, ma soprattutto prende in carico adolescenti che presentano problematiche che spaziano dal disagio, all'uso di sostanze, ad ansie di tipo sessuale. Per questa ragione si ritiene che sia più corretto insistere nel porre in essere interventi già previsti e, magari, potenziarli, piuttosto che ipotizzare la realizzazione di nuovi progetti specifici."
"Infine, il conferire nuove risorse potrà avere una sua utilità, ma occorre considerare che il vero problema non è quello di potenziare le attività consultoriali, ma occorre rilanciare tra le gente e le donne in primo luogo, la frequentazione dei consultori stessi come luoghi nei quali cercare una molteplicità di servizi e dove attuare la cultura della prevenzione.
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