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Comunicato n° 154 del 24 marzo 2010

APPROVATO IL TESTO DI LEGGE SU LEGALITA' E SICUREZZA

Il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità il testo di legge recante politiche e iniziative regionali per la promozione della legalità e della sicurezza.

Il provvedimento risulta dal coordinamento di due iniziative legislative, presentate, una, dal gruppo ALPE e, l'altra, dalla Giunta regionale, nell'ambito dell'attività delle Commissioni consiliari "Affari generali" e "Servizi sociali".

Negli 8 articoli dell'atto legislativo sono indicate le politiche per la realizzazione di un sistema integrato di sicurezza, l'istituzione di una Conferenza regionale sulla legalità e la sicurezza, la promozione e il sostegno ad una serie di iniziative promosse da enti e associazioni operanti in Valle, il finanziamento degli interventi per il recupero dei beni confiscati, con un onere finanziario di 100.000 euro per il 2010 e di 300.000 euro annui a decorrere dal 2011.

Il Consigliere Luciano Caveri (UV) ha detto che "i valori che vengono evocati in questa proposta sono temi cari alla comunità valdostana, che pur essendo protetta li guarda sempre con attenzione. Poi, è bene aver evocato il tema della mafia. Il Consiglio Valle può essere soddisfatto del lavoro svolto perché la proposta è ricca e suggestiva. Con questa normativa, il rischio di legge manifesto non esiste."

Il Consigliere Alberto Bertin (Alpe), nel suo intervento, ha fatto riferimento alla proposta di legge presentata nel settembre 2009 dal suo gruppo in merito alle disposizioni a favore della lotta contro le mafie e le altre forme di criminalità  organizzata e diffusa. "La Regione deve diventare il perno di iniziative costanti nella prevenzione e nella lotta contro le mafie, diffondendo una sincera e tangibile educazione alla legalità, sensibilizzando la società civile, in particolar modo i giovani. Abbiamo  accolto favorevolmente la presentazione da parte della Giunta regionale del disegno di legge, segno di una preoccupazione diffusa riguardo alla legalità e la sicurezza che si veniva ad aggiungere alla nostra."

Per il Capogruppo de Il Popolo delle Libertà, Massimo Lattanzi, "questa legge è un atto dovuto. Rileviamo come sia l'articolo 5 che dà soluzione ai beni confiscati alla mafia: si poteva pensare di utilizzare questi beni anche a scopo economico oltre che sociale. Il testo in discussione non è uno strumento che ci entusiasma e auspichiamo che questa legge non sia mai applicata nella sua sostanza."

Il Consigliere e Presidente della V Commissione consiliare, Gianni Rigo  (PD), dopo aver ricordato le figure dei giudici Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, ha affermato che "la mafia è una forza devastante che si sostituisce allo Stato, si ossigena del silenzio delle persone e dice grazie a chi si dimostra indifferente. Oggi la mafia ha cambiato volto, così come diversa è la strategia delle cosche. E' un sistema articolato e multiforme, che si nutre di attività illegali e di capitali "sporchi" da esportare oltre confine. Finché esiste dobbiamo parlarne e reagire. Il disegno di legge che stiamo discutendo vuole essere un concreto impegno nella lotta per la legalità. Bisogna riabituare la gente a rivolgersi alle istituzioni e a fare ogni giorno la propria parte, rispettando la legge anche per le cose più piccole.    Il disegno di legge alla nostra attenzione si prefigge questo obiettivo e indica anche altri percorsi possibili: quello del finanziamento degli interventi per il recupero dei beni confiscati. Un impegno importante e qualificante per la Valle d'Aosta."

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha quindi affermato che "si tratta di una legge importante nei contenuti, che vanno nella direzione di educare alla legalità, di intervenire per la sicurezza e di attivare tutti i meccanismi per il riutilizzo delle strutture oggetto di confisca. Contemporaneamente, a livello regionale, abbiamo dato l'adesione per la riconversione dei beni confiscati alla mafia. Ad oggi però non ci sono beni da riutilizzare. I fondi sono già destinati e la convenzione sarà firmata nei prossimi giorni. C'è la volontà comune di tutto il Consiglio regionale nel percorrere questa strada."

Successivamente, sono stati presentati e approvati, all'unanimità, due ordini del giorno predisposti dai Consiglieri Bertin, Caveri, Rigo, Rini e Rosset.

Il primo invita "il Governo regionale a verificare la possibilità di definire uno specifico protocollo di intesa con la Direzione Investigative Antimafia per la condivisione dei dati raccolti dall'Osservatorio regionale dei lavori pubblici concernenti il ciclo di esecuzione dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture realizzati sul territorio valdostano."

Nel secondo, il Consiglio Valle invita "i parlamentari valdostani a contribuire alla definizione in legge di una data condivisa come la "Giornata nazionale della legalità e della memoria condivisa contro tutte le mafie", recependo, ove possibile, l'indicazione gia espressa dall'associazione "Libera"; e si impegna "a promuovere l'organizzazione in tale data di eventi e attività significativi nel ricordo delle vittime delle mafie, nell'approfondimento degli avvenimenti che hanno caratterizzato il contrasto a tale fenomeno e nella costruzione di una forte cultura della legalità."

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