Info Conseil
Comunicato n° 111 del 3 marzo 2010
IV COMMISSIONE: PARERE FAVOREVOLE AL PROGRAMMA PER LO SVILUPPO DELL'INDUSTRIA E ARTIGIANATO
Nel corso della riunione di ieri, martedì 2 marzo 2010
La IV Commissione consiliare "Sviluppo economico", presieduta dal Consigliere Diego Empereur, riunita ieri martedì 2 marzo 2010, ha espresso parere favorevole a maggioranza, con l'astensione di VdAV/Renouveau, sul Programma triennale 2010-2012 per lo sviluppo dell'industria e dell'artigianato.
Il documento, nel tracciare il quadro socio-economico generale e la consistenza strutturale ed economica dei settori dell'industria e dell'artigianato, indica le linee strategiche per lo sviluppo, definendo sei assi di intervento: sostegno alla nascita delle imprese, in particolare innovative; internazionalizzazione, attrazione di investimenti, imprese e promozione; ricerca industriale e trasferimento tecnologico; informazione e ottimizzazione dei processi amministrativi; pianificazione energetica, sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, efficienza e risparmio energetico; artigianato tipico e tradizione.
"Si tratta del primo vero Piano triennale in questa materia - spiega il Presidente della IV Commissione, Diego Empereur (UV) -, che prevede un impegno finanziario nel triennio di oltre 156 milioni di euro, di cui 127 milioni di euro attribuibili a fondi regionali, 27 milioni al Piano operativo regionale, e il restante a fondi statali, comunitari e della finanza locale. E' uno strumento flessibile, che prevede un monitoraggio annuale e che lascia spazio ad eventuali adeguamenti, che saranno sottoposti dalla Giunta all'attenzione del Consiglio."
"Dalle audizioni che abbiamo effettuato ieri - prosegue Empereur - sono emersi alcuni spunti interessanti: innanzitutto, i rappresentanti delle categorie hanno voluto rimarcare l'importanza di disporre di un Programma di sviluppo; c'è stata poi la richiesta di un forte coinvolgimento dei soggetti interessati nell'attuazione del Programma e, infine, l'auspicio di un'accelerazione nei tempi di risposta, anche tramite la semplificazione delle procedure per l'accesso agli interventi. Nel complesso, è un documento che prende anche in considerazione la situazione di crisi economica e che intende offrire buone opportunità di sviluppo, tenendo conto della competitività del mercato, dell'innovazione dei prodotti e del reperimento di qualificate risorse umane."
"Riteniamo - sottolinea il Vicepresidente del Consiglio regionale, Albert Chatrian (VdAV/R) - poco realistica l'analisi di previsione del Programma, che annuncia una ripresa nei primi mesi del 2010. Ci riserviamo, inoltre, la possibilità di acquisire ed esaminare ulteriori elementi, in quanto i rappresentanti di categoria auditi hanno richiesto fortemente in Commissione, come priorità, che ci sia realmente una semplificazione della macchina pubblica e una definizione di tempi certi di risposta ai propri associati e di ulteriori aspetti determinanti per il rilancio dei settori. Evidenziamo, poi, che le risorse reali disponibili per il settore dell'industria e dell'artigianato non sono quelle indicate nel Programma triennale: infatti, un terzo di queste sono già blindate dal contributo di sostegno per il riscaldamento alle famiglie, che è lo stesso contributo che abbiamo già contestato, poiché non si è voluto graduarlo con riferimento al contesto ambientale e ai parametri di efficienza energetica e che non tiene conto degli aspetti sociali e del diverso impatto del contributo sulle famiglie."
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Il documento, nel tracciare il quadro socio-economico generale e la consistenza strutturale ed economica dei settori dell'industria e dell'artigianato, indica le linee strategiche per lo sviluppo, definendo sei assi di intervento: sostegno alla nascita delle imprese, in particolare innovative; internazionalizzazione, attrazione di investimenti, imprese e promozione; ricerca industriale e trasferimento tecnologico; informazione e ottimizzazione dei processi amministrativi; pianificazione energetica, sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, efficienza e risparmio energetico; artigianato tipico e tradizione.
"Si tratta del primo vero Piano triennale in questa materia - spiega il Presidente della IV Commissione, Diego Empereur (UV) -, che prevede un impegno finanziario nel triennio di oltre 156 milioni di euro, di cui 127 milioni di euro attribuibili a fondi regionali, 27 milioni al Piano operativo regionale, e il restante a fondi statali, comunitari e della finanza locale. E' uno strumento flessibile, che prevede un monitoraggio annuale e che lascia spazio ad eventuali adeguamenti, che saranno sottoposti dalla Giunta all'attenzione del Consiglio."
"Dalle audizioni che abbiamo effettuato ieri - prosegue Empereur - sono emersi alcuni spunti interessanti: innanzitutto, i rappresentanti delle categorie hanno voluto rimarcare l'importanza di disporre di un Programma di sviluppo; c'è stata poi la richiesta di un forte coinvolgimento dei soggetti interessati nell'attuazione del Programma e, infine, l'auspicio di un'accelerazione nei tempi di risposta, anche tramite la semplificazione delle procedure per l'accesso agli interventi. Nel complesso, è un documento che prende anche in considerazione la situazione di crisi economica e che intende offrire buone opportunità di sviluppo, tenendo conto della competitività del mercato, dell'innovazione dei prodotti e del reperimento di qualificate risorse umane."
"Riteniamo - sottolinea il Vicepresidente del Consiglio regionale, Albert Chatrian (VdAV/R) - poco realistica l'analisi di previsione del Programma, che annuncia una ripresa nei primi mesi del 2010. Ci riserviamo, inoltre, la possibilità di acquisire ed esaminare ulteriori elementi, in quanto i rappresentanti di categoria auditi hanno richiesto fortemente in Commissione, come priorità, che ci sia realmente una semplificazione della macchina pubblica e una definizione di tempi certi di risposta ai propri associati e di ulteriori aspetti determinanti per il rilancio dei settori. Evidenziamo, poi, che le risorse reali disponibili per il settore dell'industria e dell'artigianato non sono quelle indicate nel Programma triennale: infatti, un terzo di queste sono già blindate dal contributo di sostegno per il riscaldamento alle famiglie, che è lo stesso contributo che abbiamo già contestato, poiché non si è voluto graduarlo con riferimento al contesto ambientale e ai parametri di efficienza energetica e che non tiene conto degli aspetti sociali e del diverso impatto del contributo sulle famiglie."