Info Conseil
Comunicato n° 71 del 10 febbraio 2010
INTERPELLANZA CONTROLLI SANITARI IMPRESE ALIMENTARI
Adunanza del Consiglio regionale
Il Consigliere Giuseppe Cerise (VdA Vive/R) ha voluto sapere notizie sulla revisione delle fasce di applicazione delle tariffe per i controlli sanitari delle imprese operanti nel settore alimentare.
Nello specifico, il Consigliere, vista la circolare inviata dall'USL sull'applicazione del decreto legislativo 194/2008 che disciplina le modalità di rifinanziamento dei controlli sanitari ufficiali, ha sottolineato "l'eccessiva onerosità delle tariffe per la maggior parte degli operatori del settore agro-alimentare della nostra regione, trattandosi principalmente di modeste dimensioni in una realtà di pratica dell'agricoltura di montagna." Ha quindi chiesto se è intenzione prevedere la sospensione dei pagamenti in attesa di una revisione più equa delle fasce di applicazione delle tariffe; quante sono le aziende che hanno già provveduto al versamento della tariffa richiamata dalla circolare dell'Azienda sanitaria locale; se intende disporre il rimborso o in subordine il conguaglio negli anni successivi per coloro che abbiamo già adempiuto al versamento.
Nella risposta, l'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Albert Lanièce, ha detto che "tenuto conto che è l'Azienda USL l'ente deputato alla riscossione di tali tariffe e che la Regione ha solamente un potere di indirizzo, l'Assessorato ha provveduto, in data 26 gennaio scorso, a richiedere formalmente all'Azienda USL la sospensione temporanea dei pagamenti delle tariffe solamente per le aziende agricole registrate che trasformano i propri prodotti all'interno della propria azienda. Tale comportamento è analogo a quello adottato da altre Regioni, come il Piemonte e il Veneto. In tal senso, appare necessario definire criteri condivisi, univoci e oggettivi, per l'applicazione omogenea su tutto il territorio nazionale e soprattutto tariffe effettivamente rapportate alla capacità produttiva delle aziende, per cui l'Assessorato ha provveduto il 26 gennaio ad inviare una lettera di richiesta al Presidente della Conferenza Stato-Regioni e al Coordinatore delle Regioni per la ripresa di un tavolo di confronto con il Ministero."
Sul versamento della tariffa, l'Assessore ha evidenziato che "sono stati incassati 84.000 euro su circa 2000 aziende tenute al versamento. Quindi si può presupporre che siano circa 176 le aziende che hanno pagato. La decisione del rimborso parziale o di conguaglio sarà conseguente alle eventuali determinazioni che il tavolo di confronto richiesto adotterà e che anche il Coordinamento interregionale sicurezza alimentare assumerà. Riteniamo di aver fatto il dovuto per affrontare il problema e per permettere alla aziende piccole di non essere penalizzate dall'applicazione di tale decreto."
Nella replica, il Consigliere Cerise si è dichiarato parzialmente soddisfatto dalle risposte. "En effet, il apparaît dans la réponse de l'Assesseur que les Régions ne peuvent rien faire dans ce secteur. En lisant les textes, nous apprenons qu'il ne s'agissait pas d'une imposition mais d'une possibilité pour les Etats membres d'appliquer les dispositions réglementaires de l'UE, et sur laquelle la Conférence Etat-Régions avait, par ailleurs, exprimé un avis favorable. On n'a donc pas pensé aux conséquences directes que l'application de ce règlement pouvait avoir sur les entreprises de notre région. Nous prenons les distances d'une certaine façon d'agir. »