Info Conseil
Comunicato n° 222 del 25 settembre 2003
RESPINTA UNA RISOLUZIONE DELLA CASA DELLE LIBERTA’ SULLA QUESTIONE DELLA CASA DA GIOCO DI SAINT-VINCENT
Nella serata di ieri, mercoledì 24 settembre, il Consiglio ha iscritto in via d’urgenza una risoluzione presentata dai rappresentanti della Casa delle Libertà sulla questione della Casa da Gioco di Saint-Vincent.
Nel prendere la parola per presentare la risoluzione, il Consigliere Tibaldi ha affermato che “la Risoluzione è motivata dai fatti della giornata che hanno portato ad uno sciopero del personale. Un’azione che non credo abbia dei precedenti a memoria, e che ha portato alla chiusura repentina della Casa da Gioco di Saint-Vincent. Quella che era la Casa da Gioco prima in Europa, adesso si ritrova chiusa per uno sciopero del personale che lamenta una carenza di clienti e di introiti. La nostra iniziativa chiede che il Consiglio inviti la Giunta regionale a definire al più presto un piano di sviluppo per la Casa da Gioco valdostana e di considerare l’opportunità di sostituire l’attuale management, che ha dimostrato tra l’altro la propria incapacità nel valorizzare le indubbie professionalità dei dipendenti del Casinò. Una chiusura che non giova certo all’immagine della Valle d’Aosta nel suo complesso”.
La risposta è arrivata dall’Assessore alle Partecipazioni regionali Aurelio Marguerettaz che pur apprezzando le intenzioni del gruppo della Casa della Libertà, ha precisato che “il Casinò è una delle aziende più importanti della Valle d’Aosta e quindi merita la più grande attenzione”, ed ha aggiunto che “non apprezzo invece la tempistica di presentazione del documento. La Giunta pertanto si asterrà per consentire poi di affrontare l’argomento con i dovuti approfondimenti e dopo un confronto con le varie parti interessate.”
Sulla stessa direzione il Consigliere dell’Arcobaleno Vallée d’Aoste Carlo Curtaz che ha comunicato l’astensione del suo gruppo, chiedendo comunque di affrontare l’argomento con dei dati e delle riflessioni più approfondite così da poterle discutere in una delle prossime sedute del Consiglio.
Per il rappresentante della Stella Alpina Dario Comé “la risoluzione anticipa un po’ i tempi sulla questione. La tematica è molto delicata e occorre non affrettare i tempi e ragionare su dati più completi”.
“Esprimo una certa amarezza per le astensioni annunciate, ha quindi sottolineato il Consigliere Massimo Lattanzi (Casa delle Libertà). Pensavamo che fosse necessario dare un segnale su questa crisi da parte del Consiglio”. E rivolgendosi all’Assessore Marguerettaz ha proseguito dicendo che “lei Assessore ha deciso l’astensione perché non vuole affrontare questa tematica. Nella risoluzione chiediamo solo di definire un Piano di rilancio ed eventualmente prendere in considerazione di sostituire un management incapace. La verità è che le problematiche si conoscono, ma oggi non si vogliono affrontare.”
Dello stesso tenore è stato l’intervento dell’altro esponente della Casa delle Libertà, Dario Frassy il quale ha esordito dicendo che “avremmo auspicato una posizione netta da parte di tutto il Consiglio. La verità è che forse non si ha ancora un’idea su cosa fare in futuro della Casa da Gioco.” Ha quindi proseguito affermando che “La nostra è una preoccupazione politica e cioè che l’Union Valdôtaine si gioca molto in questa legislatura e non vorremmo che il ricambio che è avvenuto in Consiglio dopo le elezioni porti ad una ”non autonomia” necessaria per decidere. Abbiamo la sensazione che la partita si giochi su quei poteri forti che esistono anche in questa regione e che non sono presenti su questi banchi. Con questa astensione dimostrate che c’è il totale vuoto decisionale e politico di questa maggioranza. Non è emerso dalle forze di maggioranza anche solo una dichiarazione che indichi non dico delle soluzioni, ma delle volontà di affrontare la questione in tempi brevi. Presenteremo nel prossimo Consiglio delle nuove risoluzioni sull’argomento in modo da consentire un dibattito più approfondito”.
È quindi intervenuto Giovanni Sandri (Democratici di Sinistra) per il quale “la risoluzione dimostra che la destra è superficiale. Abbiamo assistito ad un furto della dignità dei lavoratori del Casinò perché qualcuno ha finto di sapere le loro reali motivazioni. Nessuno può essere interprete della loro voce.”
Prima della votazione, il Consigliere dell’Union Valdôtaine Ennio Pastoret ha detto che “siamo per l’astensione non perché non si vuole discutere, ma perché lo si vuole fare con maggiori cognizioni e approfondimenti.”
La Risoluzione è stata quindi respinta con 3 voti favorevoli e 27 astensioni.
I lavori del Consiglio si sono così conclusi. L’Assemblea tornerà a riunirsi mercoledì 1 e giovedì 2 ottobre prossimi, a partire dalle ore 9.15.
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Nel prendere la parola per presentare la risoluzione, il Consigliere Tibaldi ha affermato che “la Risoluzione è motivata dai fatti della giornata che hanno portato ad uno sciopero del personale. Un’azione che non credo abbia dei precedenti a memoria, e che ha portato alla chiusura repentina della Casa da Gioco di Saint-Vincent. Quella che era la Casa da Gioco prima in Europa, adesso si ritrova chiusa per uno sciopero del personale che lamenta una carenza di clienti e di introiti. La nostra iniziativa chiede che il Consiglio inviti la Giunta regionale a definire al più presto un piano di sviluppo per la Casa da Gioco valdostana e di considerare l’opportunità di sostituire l’attuale management, che ha dimostrato tra l’altro la propria incapacità nel valorizzare le indubbie professionalità dei dipendenti del Casinò. Una chiusura che non giova certo all’immagine della Valle d’Aosta nel suo complesso”.
La risposta è arrivata dall’Assessore alle Partecipazioni regionali Aurelio Marguerettaz che pur apprezzando le intenzioni del gruppo della Casa della Libertà, ha precisato che “il Casinò è una delle aziende più importanti della Valle d’Aosta e quindi merita la più grande attenzione”, ed ha aggiunto che “non apprezzo invece la tempistica di presentazione del documento. La Giunta pertanto si asterrà per consentire poi di affrontare l’argomento con i dovuti approfondimenti e dopo un confronto con le varie parti interessate.”
Sulla stessa direzione il Consigliere dell’Arcobaleno Vallée d’Aoste Carlo Curtaz che ha comunicato l’astensione del suo gruppo, chiedendo comunque di affrontare l’argomento con dei dati e delle riflessioni più approfondite così da poterle discutere in una delle prossime sedute del Consiglio.
Per il rappresentante della Stella Alpina Dario Comé “la risoluzione anticipa un po’ i tempi sulla questione. La tematica è molto delicata e occorre non affrettare i tempi e ragionare su dati più completi”.
“Esprimo una certa amarezza per le astensioni annunciate, ha quindi sottolineato il Consigliere Massimo Lattanzi (Casa delle Libertà). Pensavamo che fosse necessario dare un segnale su questa crisi da parte del Consiglio”. E rivolgendosi all’Assessore Marguerettaz ha proseguito dicendo che “lei Assessore ha deciso l’astensione perché non vuole affrontare questa tematica. Nella risoluzione chiediamo solo di definire un Piano di rilancio ed eventualmente prendere in considerazione di sostituire un management incapace. La verità è che le problematiche si conoscono, ma oggi non si vogliono affrontare.”
Dello stesso tenore è stato l’intervento dell’altro esponente della Casa delle Libertà, Dario Frassy il quale ha esordito dicendo che “avremmo auspicato una posizione netta da parte di tutto il Consiglio. La verità è che forse non si ha ancora un’idea su cosa fare in futuro della Casa da Gioco.” Ha quindi proseguito affermando che “La nostra è una preoccupazione politica e cioè che l’Union Valdôtaine si gioca molto in questa legislatura e non vorremmo che il ricambio che è avvenuto in Consiglio dopo le elezioni porti ad una ”non autonomia” necessaria per decidere. Abbiamo la sensazione che la partita si giochi su quei poteri forti che esistono anche in questa regione e che non sono presenti su questi banchi. Con questa astensione dimostrate che c’è il totale vuoto decisionale e politico di questa maggioranza. Non è emerso dalle forze di maggioranza anche solo una dichiarazione che indichi non dico delle soluzioni, ma delle volontà di affrontare la questione in tempi brevi. Presenteremo nel prossimo Consiglio delle nuove risoluzioni sull’argomento in modo da consentire un dibattito più approfondito”.
È quindi intervenuto Giovanni Sandri (Democratici di Sinistra) per il quale “la risoluzione dimostra che la destra è superficiale. Abbiamo assistito ad un furto della dignità dei lavoratori del Casinò perché qualcuno ha finto di sapere le loro reali motivazioni. Nessuno può essere interprete della loro voce.”
Prima della votazione, il Consigliere dell’Union Valdôtaine Ennio Pastoret ha detto che “siamo per l’astensione non perché non si vuole discutere, ma perché lo si vuole fare con maggiori cognizioni e approfondimenti.”
La Risoluzione è stata quindi respinta con 3 voti favorevoli e 27 astensioni.
I lavori del Consiglio si sono così conclusi. L’Assemblea tornerà a riunirsi mercoledì 1 e giovedì 2 ottobre prossimi, a partire dalle ore 9.15.