Info Conseil

Comunicato n° 46 del 27 gennaio 2010

ESAMINATA LA PETIZIONE SULLA STAZIONE FORESTALE DI PONTBOSET


Esaurita l'attività ispettiva, il Consiglio ha approvato quattro bozze di convenzione per l'ufficio del Difensore civico con i Comuni di Bard, Pontboset e Pont-Saint-Martin e con la Comunità montana dell'Evançon.

Il Consiglio ha quindi esaminato la petizione contro l'accorpamento della stazione forestale di Pontboset con quella di Pont-Saint-Martin.

La petizione, presentata il 4 novembre 2009 e sottoscritta da 654 cittadini, è stata approfondita dalla III Commissione consiliare, le cui risultanze sono state illustrate in aula dal Presidente Dario Comé (SA). "La Commissione, a maggioranza, al termine dell'attività di audizione ai diversi soggetti interessati, ha espresso alcune considerazioni. Appare ovvio e scontato come sia necessario intervenire - come d'altronde avviene in tutti i settori - nella riorganizzazione dei servizi svolti dal Corpo forestale, con l'obiettivo fondamentale che è quello di presidiare con sempre maggior attenzione il territorio, grazie anche all'ausilio di innovazioni strumentali e tecnologiche. In tale direzione, le motivazioni che hanno spinto il Comandante del Corpo forestale a formulare le proposte di accorpamento della stazione di Pontboset con Pont-Saint-Martin e di Pré-Saint-Didier con Morgex paiono essere giustificabili.
Abbiamo comunque ritenuto che la petizione abbia avuto il pregio di sottolineare con grande forza una giusta preoccupazione diffusa fra gli abitanti dell'intera vallata. Ed è per questo che rivolgiamo un invito all'Assessore e al Comandante a garantire, nel caso in cui venga deciso e approvato dalla Giunta regionale l'accorpamento delle stazioni, un evidente miglioramento del servizio rispetto a quello attualmente fornito. L'eventuale decisione della Giunta potrà essere maggiormente qualificante laddove rappresenti l'inizio del processo di riordino generale auspicato, riordino che non potrà tuttavia attuarsi concretamente senza il contestuale ampliamento dell'organico attuale del personale in forza al Corpo forestale valdostano al fine di garantire e incrementare la presenza capillare e costante degli operatori sull'intero territorio valdostano.
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Nel dibattito sono intervenuti i Consiglieri Bertin, Tibaldi, Donzel, Agostino, Prola, l'Assessore Isabellon, Lattanzi, il Presidente Rollandin.

Il Consigliere Alberto Bertin (VdA Vive/R) ha detto che "questa vicenda ha inizio nell'estate del 2009 e già allora avevamo manifestato tutte le nostre perplessità e le ribadiamo oggi. La presenza capillare del Corpo forestale sul territorio è essenziale per una regione con le caratteristiche così particolari. L'opera dei forestali è di prevenzione e controllo e quindi indispensabile ed è un servizio importante per una piccola comunità. In questo periodo non è stato organizzato alcun incontro con la popolazione e questo è incomprensibile perché un confronto è sempre importante. Non capiamo l'opportunità politica di chiudere questa stazione. È una scelta insensata alla quale non possiamo che essere assolutamente contrari."

Per il Consigliere segretario Enrico Tibaldi (PdL) "crescono le foreste e si vuole chiudere una stazione forestale. Questo non è un riordino, ma l'inizio di un qualcosa di cui non conosciamo i dettagli. Non si tratta di razionalizzazione perché ciò implicherebbe un taglio delle spese che invece non ci sarà. Il problema principale è il metodo che ha creato un certo disappunto nella comunità. Ci sono stati anche dei Comuni che hanno espresso la loro contrarietà alla chiusura della stazione di Pontboset. Crediamo che si debba ripensare complessivamente alla situazione. Non siamo contrari a una riorganizzazione del servizio forestale, ma tale disegno deve essere realizzato secondo uno schema diverso da quello che si è scelto."

Il Consigliere Raimondo Donzel (PD) ha affermato che "vorremmo più guardie forestali sul territorio con compiti di prevenzione. È difficile dare un giudizio su questa questione perché sono state tracciate solo alcune linee programmatiche e mancano ancora i pezzi del resto del disegno. Quali sono le azioni che si vogliono intraprendere? Restiamo perplessi. Non vogliamo che si arrivi alla chiusura di un presidio con le conseguenze che può avere per il territorio. Viene letto come il sintomo di un abbandono. L'auspicio era quello di fermarsi e ragionare bene sulla situazione."

Per il Consigliere Salvatore Agostino (UV) "posso comprendere i firmatari della petizione, ma la decisione presa dal Comandante credo sia dovuta a una seria analisi della situazione. Si tratta di una razionalizzazione, mantenendo il presidio del territorio. Il compito degli amministratori è anche quello di ottimizzare le realtà, in tutti i settori."

Il Consigliere Piero Prola (UV) ha affermato che "quando si parla di ottimizzare vuol dire anche parlare di risorse umane. Qui non si vuole diminuire il presidio del territorio perché i forestali rimarranno gli stessi, mantenendo una presenza costante sul territorio. Condivido le conclusioni della III Commissione perché  abbiamo l'obbligo di rivedere certe situazioni, di prevedere un riordino generale. Non si parli quindi di abbandono della montagna né di eliminazione del servizio. Si tratta di chiudere un ufficio che in genere è aperto dalle ore 8 alle 13. E non si può parlare di caserma perché i forestali risiedono altrove. Non ci sono quindi problemi di mobilità."

L'Assessore all'agricoltura, Giuseppe Isabellon, ha quindi detto che "non si tratta di un percorso intrapreso per caso, ma è in linea con le procedure di riorganizzazione previste per dare la giusta efficienza al Corpo forestale. Si vuole un miglioramento del servizio, rendendo più efficiente il lavoro dei forestali e non un abbandono del territorio. Non abbiamo mai rifiutato gli incontri e siamo sempre stati disponibili al confronto. È importante ribadire che non si naviga a vista e che si è voluto con i Sindaci un momento di incontro. Comunque non si è ancora deciso nulla."

Per il Consigliere Massimo Lattanzi (PdL) "ci sfugge la "ratio" che ha accompagnato il Comandante nella proposta. Certe decisioni di tipo tecnico devono essere spiegate alla popolazione. È possibile che il rumore fatto sulla questione sia dovuto solo a una mancata informazione? Dal punto di vista della logica la proposta può anche essere giusta, ma ci sono sensibilità popolari da valutare. Bisogna andare sul territorio a spiegare bene la questione."

Il Consigliere Lattanzi ha quindi chiesto una sospensione dei lavori.
Alla ripresa, il Consigliere Donzel (PD), a nome delle forze di minoranza, ha chiesto di rimandare la decisione circa la chiusura della stazione forestale di Pontboset, con il conseguente ritiro delle due risoluzioni.

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha quindi preso la parola per sottolineare che "la maggioranza ha fatto una relazione esaustiva e corretta. La ragione di questa scelta non nasce da ieri. È da anni che si discute. Oggi l'attività della caserma è ridotta a qualche ora di ufficio per lo più per servizio telefonico. Vogliamo unificare le strutture non solo per una questione di soldi, ma perché a Pontboset di fatto non c'è più alcun forestale che vive. Non c'è alcun motivo valido per tenere aperta la stazione forestale."
"Ammetto l'errore nella comunicazione, anche perché non si riteneva che ci sarebbe stata una reazione di questo tipo. Ma siamo sempre stati disponibili al confronto. Per il problema dell'organico dei forestali, non si vuole diminuire il numero perché razionalizzare vuol dire utilizzare meglio le risorse. La situazione non cambierà di nulla. Non si può accettare di dilazionare i tempi."

Successivamente, il Consiglio Valle ha respinto due risoluzioni, presentate rispettivamente dai gruppi Vallée d'Aoste Vive/Renouveau, che impegnava di non procedere alla chiusura della stazione forestale di Pontboset (10 favorevoli e 21 contrari), e Il Popolo delle Libertà, che invitava la Giunta regionale a riconsiderare l'intenzione di accorpare la stazione forestale di Pontboset con quella di Pont-Saint-Martin (11 favorevoli e 21 contrari).

La risoluzione del gruppo VdA Vive/R è stata presentata dal Consiglieri Roberto Louvin, che ha ribadito l'importanza della presenza sul territorio del servizio.

Il Consiglio conclude i suoi lavori e riprenderà domani alle ore 9.