Info Conseil

Documenti allegati

Comunicato n° 693 del 30 dicembre 2009

CONSULTA REGIONALE FEMMINILE: LETTERA-APPELLO SULLA RAPPRESENTAZIONE DELLE DONNE IN TV

Nel corso dei due incontri nei quali è stato proiettato il video "Il corpo delle donne"

Nel corso dei due incontri, organizzati dalla Consulta regionale femminile, nei quali è stato proiettato il video "Il corpo delle donne", documentario sull'uso del corpo della donna in tv, la Presidente Giacinta Prisant ha illustrato una lettera-appello inviata a diverse personalità istituzionali (ai Presidenti della Repubblica, della Rai, dell'Agcom, della Commissione Parlamentare di Vigilanza, ai Ministri dello Sviluppo Economico e delle Pari Opportunità, al Vice Ministro delle Comunicazioni) sul tema della rappresentazione delle donne in TV.

Nella lettera, in particolare, "si invita, in occasione del prossimo rinnovo del Contratto Nazionale di Servizio della Radiotelevisione, a porre la massima attenzione sul tema della rappresentazione delle donne in tivù. Da più parti della società civile emerge con crescente urgenza la necessità di un nuovo corso per la figura femminile nelle trasmissioni radiotelevisive ma esso, tuttavia, stenta a trovare un terreno concreto di sbocco." Ricordando i principi della Costituzione sulla parità, "si evidenzia come il servizio pubblico, per primo, potrebbe svolgere un ruolo specifico nel rimuovere l'ostacolo prodotto di fatto da una visione parziale dell'immagine femminile, promuovendo una rappresentazione rispettosa della dignità umana, culturale e professionale delle donne."

In particolare viene chiesto: che il servizio pubblico trasmetta programmi ad hoc sulle questioni della vita reale delle donne, offrendo all'immaginario collettivo una maggiore completezza e pluralità di modelli di riferimento della femminilità; che il Contratto di Servizio venga emendato, poiché la versione in vigore palesa più di un punto debole sotto questo profilo. Basti osservare che non vi è un solo articolo o comma dedicato specificatamente ai temi delle pari opportunità e che la violenza sulle donne è una vistosa "assenza" nella programmazione sociale; l'adozione di un Codice di Autoregolamentazione Media e Donne e l'insediamento di un Comitato ad hoc che ne monitori l'effettiva applicazione nell'ambito dell'emittenza e dei media in generale. Ciò avvicinerebbe l'Italia agli altri Paesi Europei che già da diversi anni hanno varato iniziative simili, come rilevato dal Libro Bianco del Censis, "Women and Media in Europe".

Nel corso delle due serate di proiezione del video, la popolazione ha risposto con interesse alla proposta della Consulta di riflettere insieme sul perché si è arrivate ad una rappresentazione grottesca, volgare e umiliante del corpo femminile, facendo invece scomparire dalla TV le donne vere, reali.

Documenti allegati