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Comunicato n° 674 del 16 dicembre 2009
APPROVATO IL DL PER L'ACCESSO AL CREDITO SOCIALE
Adunanza del Consiglio regionale
Il Consiglio regionale ha discusso il disegno di legge volto a promuovere interventi per l'accesso al credito sociale, a favore di coloro che versano in situazioni di temporanea difficoltà economica, attraverso programmi di microcredito e concessione di prestiti d'onore.
Il testo, che si compone di 20 articoli, è stato approvato con 23 voti favorevoli e 8 astenuti (PD e VdAV/R).
Il Vicepresidente del Consiglio, André Lanièce (SA), e il Consigliere Alberto Crétaz (UV) hanno illustrato il provvedimento.
Per il Vicepresidente Lanièce, "il disegno di legge nasce dall'esigenza di introdurre, nel sistema creditizio valdostano, nuove forme di prestito a favore di quelle persone che si trovano in difficoltà economiche, definite non bancabili in quanto non hanno accesso al sistema bancario perché non dispongono di garanzie sufficienti per ottenere un finanziamento. Oggi che la crisi colpisce duramente le economie di tutti i paesi e pone a rischio il benessere di milioni di famiglie, l'idea merita di essere sperimentata seriamente anche nella nostra regione, soprattutto per dare speranza alle famiglie e a coloro che sempre più numerosi stentano ad arrivare alla fine del mese con le risorse normali a loro disposizione. La proposta vuole quindi andare a sostenere anche quelle famiglie che si trovano in una situazione limite e che con un aiuto ragionato possono essere sostenute nella fascia dignitosa in cui si trovano. Come maggioranza abbiamo sentito il bisogno di una proposta di questo tipo perché riconosciamo realmente il valore fondante della famiglia e non possiamo di conseguenza fermarci soltanto alle dichiarazioni di intenti, ma vogliamo fare un passo concreto verso un aiuto che tenga in piena considerazione la dignità di questo fondamentale istituto, la famiglia, che rappresenta il nucleo fondamentale della nostra società."
L'applicazione concreta, che si avrà a breve, potrà dimostrare l'importanza di questo provvedimento a favore delle persone che versano in situazioni di temporanea difficoltà, ma, nel contempo, grazie all'introduzione di uno specifico articolo sulla sperimentazione, potrà permettere, nel caso in cui si evidenzino disfunzioni o criticità, di intervenire celermente apportando quelle modifiche, anche legislative, necessarie per eliminare queste problematiche. MI sembra questo un atteggiamento serio e non di semplice facciata, anche perché lo scopo di questa iniziativa legislativa è di dare risposte concrete alla popolazione valdostana e di offrire un ulteriore strumento per affrontare la crisi e le crescenti nuove povertà."
Secondo il Consigliere Crétaz, "la Regione vanta un sistema di interventi di assistenza economica da una parte, e di aiuto alla piccola imprenditoria dall'altra, che limita i confini in cui è inseribile un intervento sul microcredito, ma permette anche di sperimentare nuove vie, originali e situate nella nostra realtà socio-economica. Gli obiettivi del provvedimento sono quelli di introdurre gradualmente forme di aiuto che prevedano atteggiamenti di reciprocità e scambio tra il singolo e la comunità, perché non trattandosi di sussidi a fondo perduto, sono una forma di propulsore del cambiamento per la persona, per il nucleo familiare e per la società. Gli importi dei prestiti sono così suddivisi: da 750 a 5.000 euro, per il microcredito; da 750 a 15.000 euro, per i programmi di microcredito; da 750 a 2.000 euro per il prestito sociale d'onore. Lo stanziamento, essendo sperimentale, è previsto solo per il triennio 2010-2012. Le modalità di erogazione dei prestiti sarà oggetto di convenzione con Finaosta una volta consolidata l'alleanza tra la stessa e altri enti disponibili a compartecipare al Fondo."
Alla discussione sono intervenuti i Consiglieri Lattanzi, Patrizia Morelli, Rigo e l'Assessore Lanièce.
Per il capogruppo de Il Popolo delle Libertà, Massimo Lattanzi, "siamo d'accordo su questa legge con un solo appunto: il 2010 sarà sperimentale per questa normativa perché non si può conoscere l'impatto che avrà sul territorio. Ci auguriamo che possa servire per quei cittadini che ne hanno bisogno in modo da poterli rimettere in gioco. Il nostro gruppo sostiene questa legge che è grande dal punto di vista dell'etica della società."
Per la Consigliera Patrizia Morelli (VdA Vive/R) "A fronte della situazione di bisogno e di grande precarietà in cui versa un numero crescente di cittadini, per effetto dell'attuale crisi economica, ma non solo, il nostro gruppo ritiene positiva la presentazione del disegno di legge sul credito sociale, poiché considera che il microcredito possa costituire una delle possibili risposte alle nuove povertà emergenti.
Tuttavia, pur condividendo lo spirito del disegno di legge, riteniamo che il testo necessiti ancora di un'attenta valutazione su quei punti che dovrebbero risultare qualificanti per la legge stessa e soprattutto renderla coerente alla filosofia del microcredito, in particolare perché altrimenti il tutto rischia di ridursi a mero assistenzialismo. E quindi il senso profondo dell'iniziativa viene meno. ci riserviamo, pertanto, di proporre degli emendamenti."
Il Presidente della V Commissione, Gianni Rigo (PD), ha dichiarato che "è positiva l'attenzione dedicata dall'Amministrazione regionale a questa importante tematica. La nostra preoccupazione è che la forbice tra povero e ricco si stia sempre più allargando. È necessario che, oltre al trasferimento economico, si preveda una particolare formazione di quei comportamenti improntanti a stili di vita responsabili. Occorre che le istituzioni si impegnino, attraverso programmi mirati, a favorire condotte sobrie, consapevoli, evitando il facile consumismo. In questo disegno di legge volevamo che fosse chiaro il superamento dell'ottica assistenzialistica in favore invece dell'emancipazione."
L'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Albert Lanièce, ha quindi affermato che "si tratta di un intervento volto a quella fascia che sempre più spesso si trova al limite. È una spinta per cercare di fare un futuro migliore. È stato deciso di aumentare gli interventi per le micro-imprese. Presteremo molta attenzione a questa fase attuativa perché è quella che ci dirà se l'impianto legislativo è stato efficace."