Info Conseil

Comunicato n° 672 del 16 dicembre 2009

APPROVATO IL DL IN MATERIA DI ENERGIA

Adunanza del Consiglio regionale


L'Assemblea ha discusso il disegno di legge di modifica alle disposizioni in materia di interventi regionali per la promozione dell'uso razionale dell'energia (legge regionale 3/2006).

Il testo, che si compone di 24 articoli, è stato approvato con 28 voti favorevoli e 3 astenuti (PdL).

Il Consigliere Mauro Bieler (UV), relatore del disegno di legge, ha detto che "nel rimodulare le finalità della legge viene indicato un espresso riferimento alla normativa regionale sul rendimento energetico nell'edilizia, con lo scopo di conseguire significativi risultati di efficienza energetica degli edifici (e quindi di risparmio energetico), che saranno possibili grazie all'organizzazione di un organico ed efficace 'sistema produttivo' basato sull'attività di progettisti, costruttori e installatori qualificati. E' poi sicuramente innovativa la previsione che introduce la relazione annuale della Giunta al Consiglio in merito all'attuazione del piano energetico-ambientale. Questa nuova metodologia operativa costituirà un continuo strumento di monitoraggio dell'efficacia delle azioni già intraprese e consentirà alla Giunta stessa di modificare il proprio orientamento, in materia di sviluppo del settore energetico nel suo complesso, a seguito di un periodico confronto politico assembleare. Grazie alle nuove misure previste, si potranno portare a realizzazione delle iniziative che altrimenti non sarebbero ipotizzabili con altre disposizioni di settore; pertanto, assume rilievo l'innovazione sugli impianti dimostrativi e pilota, in base alla quale anche la Regione potrà portare a compimento eventuali realizzazioni ritenute meritevoli di sperimentazione e promozione, anche attraverso accordi con collaudati operatori del settore, senza per questo abbandonare il sistema incentivante già in essere a favore di enti locali e soggetti privati."

Il Consigliere ha poi evidenziato la previsione di creare specifici laboratori scolastici di alto profilo didattico e professionale, allo scopo di formare in ambito regionale delle figure tecniche.
"Importante si dimostrerà, anche per gli effetti sulla qualità dell'aria, lo strumento di incentivazione introdotto dall'articolo 10, che dovrà favorire il decongestionamento dei centri storici, In quest'ottica, si favorirebbe la realizzazione di "piattaforme" strutturate in edifici con elevate prestazioni energetiche e servite da mezzi di trasporto non impattanti sull'ambiente in quanto alimentati con le fonti energetiche rinnovabili. Da citare, infine, la semplificazione delle procedure oltre che l'allungamento da dieci a quindici anni del periodo di ammortamento dei mutui, allo scopo di renderli più allettanti grazie ad una redistribuzione delle rate meno impegnativa per i richiedenti."

Nel dibattito hanno preso la parola la Consigliera Carmela Fontana, il Vicepresidente Albert Chatrian, il Consigliere segretario Enrico Tibaldi e l'Assessore alle attività produttive, Ennio Pastoret.

Per la Consigliera Carmela Fontana (PD) "non c'è dubbio che la legge del 2006 vada rivista, basti pensare al fatto che non prende in considerazione gli edifici pubblici: come può un sindaco convincere i concittadini in merito al risparmio energetico se il suo municipio non fa nulla in questo senso? Ci preoccupa che sia stato posto l'accento sulla diversificazione delle fonti energetiche e non sul risparmio, parola letteralmente scomparsa dall'articolo 1. Esprimiamo poi perplessità a proposito della discesa in campo della Regione come attore diretto. Si tratta di una scelta contro la prospettiva del libero mercato, in cui privati concorrono liberamente tra loro, generando una riduzione dei costi per tutti i cittadini. Qui il pubblico diventa non solo concorrente dei privati, ma diventa anche giudice del mercato. Un aspetto positivo è però rappresentato dalle iniziative per la formazione di professionalità qualificate. Infine, rileviamo che si insiste sul teleriscaldamento, che però non ha portato a grossi risultati, piuttosto che su altri strumenti migliori."

Il Vicepresidente Albert Chatrian (Vda Vive/R) ha evidenziato che "si sarebbe potuto aspettare alcuni mesi o avere più coraggio dal punto di vista legislativo, in modo da cercare di semplificare il quadro ai cittadini. Chiediamo di avere la volontà, nonché l'onestà intellettuale e politica, di provare a semplificare nella sostanza. C'erano le condizioni per aspettare, in modo da uniformare in un'unica legge la questione della promozione dell'uso razionale dell'energia e quella del rendimento energetico. Sottolineiamo inoltre che la parte privata può essere un attore importante: chiediamo una selezione degli operatori, con graduatorie e percorsi 'nero su bianco', che possano dare risultati nel settore, costituendo una vera e propria sperimentazione e una promozione culturale ed energetica che parte dagli addetti al lavoro per arrivare agli utenti."

Il Consigliere segretario Enrico Tibaldi (PdL) ha affermato che "siamo d'accordo che la Regione detti gli indirizzi strategici in materia, mentre ci lasciano perplessi le consuete scelte politiche per cui la Regione non solo è arbitro, ma entra in campo in maniera significativa, diventando attrice in processi che dovrebbero essere lasciati alle imprese del settore. Mi soffermo sulla prevista possibilità che gli impianti siano realizzati direttamente dalla Regione avvalendosi di soggetti privati, perché significa che la Regione diventa attiva in settori ormai marginali in Valle d'Aosta, che potrebbero essere lasciati al libero dominio dei privati. Parlando poi del piano energetico ambientale, si cita il teleriscaldamento, ma è un progetto predicato, non si sa se prenderà corpo in un tempo ragionevole. Quando si apportano modifiche normative o si precisano intenzioni legislative, sarebbe opportuno conoscere qualcosa di più rispetto a quanto detto dal relatore: chiediamo ragguagli all'Assessore per conoscere le reali intenzioni in materia, anche per quanto attiene la semplificazione burocratica."

Ha quindi preso la parola l'Assessore alle attività produttive, Ennio Pastoret, per chiarire alcuni aspetti.
"Preciso che il disegno di legge non prende in considerazione gli edifici pubblici perché questo provvedimento si riferisce all'uso razionale dell'energia, mentre la questione del risparmio energetico è contenuta nella legge regionale 21/2008 in merito al rendimento energetico nell'edilizia. Riguardo all'intervento della Regione, la legge parla di impianti dimostrativi, pilota e sperimentali: si tratta di sperimentazioni che verosimilmente quasi nessuno farebbe, ma comunque la legge non dice che queste sono appannaggio dell'ente pubblico.
Questo disegno di legge prevede modificazioni significative, con aggiornamenti per lo più formali, ma alcune modificazioni sono di estrema rilevanza, introducendo elementi di novità. Occorre evidenziare che, finora, la normativa si limitava a determinare come concedere contributi, mentre con questa legge si attribuisce alla Regione la competenza di disciplinare la materia.
Non sarà questa legge a cambiare le sorti del mondo, ma abbiamo cercato di fare i dovuti aggiustamenti alle esigenze attuali per fornire una migliore risposta, aggiornando l'esistente e introducendo misure innovative."