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Comunicato n° 671 del 16 dicembre 2009
RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ DI VALLÉE D'AOSTE STRUCTURE
L'Assemblea ha approvato la bozza di convenzione tra il Consiglio regionale e il Comune di Montjovet per l'ufficio del Difensore civico.
L'Assessore al bilancio, finanze e patrimonio, Claudio Lavoyer, ha quindi presentato una relazione sulle attività della società Vallée d'Aoste Structure, a cui l'Amministrazione regionale ha conferito i beni facenti parte del patrimonio immobiliare destinato ad attività produttive e industriali, e sull'attuazione dei programmi di dismissione dei beni.
Il Consiglio ha preso atto della relazione.
Nel suo intervento, l'Assessore Lavoyer ha detto che "l'Amministrazione regionale ha conferito a Structure 28 fabbricati industriali, 3 aree industriali concesse con diritto di superficie a terzi e 5 aree non edificate, per un valore complessivo di 51 milioni di euro."
"La quasi totalità degli immobili sono concessi in locazione con contratti di lunga durata. Vallée d'Aoste Structure ha operato nella gestione del patrimonio immobiliare, considerando che molti immobili richiedono interventi per rimediare all'usura del tempo o per il loro adeguamento e messa a norma."
Ha poi evidenziato l'elenco degli interventi eseguiti negli immobili, avvenuti negli anni 2007 e 2008.
"Appare importante, ha concluso, fornire alcune informazioni sui livelli di occupazione frutto dell'attività svolta negli immobili industriali locali. Secondo le informazioni fornite dai conduttori stessi, la forza lavoro occupata negli immobili conferiti dalla regione risultava per il 2007 pari a 1.291 dipendenti operanti in 29 imprese insediate negli immobili concessi in locazione; nel 2008 i dipendenti risultano 1.255. Nei due anni considerati, il numero delle imprese insediate resta invariato per effetto di un incremento di quattro imprese, per nuovi contratti o per conferimento a fine 2007 degli immobili in cui erano insediate, e pari numero di contratti in locazione cessati. Di contro, il numero di dipendenti diminuisce complessivamente di 36 unità, per effetto dell'incremento di 95 dipendenti operanti in 4 imprese per nuovi contratti per conferimento a fine 2007 degli immobili in cui erano insediate e decresce di 60 dipendenti per i quattro contratti in locazione cessati e di 71 dipendenti quale saldo delle variazioni in incremento e in riduzione conseguenti alle variazioni di organico delle restanti imprese insediate.
L'esercizio 2008 si è chiuso con un risultato negativo per 2 milioni 883 mila euro, mentre al 31/12/2007 si era rilevato una perdita per 495 mila euro ed è prevedibile che le perdite del corrente anno possano attestarsi a circa 1 milione 500 mila euro. Questi esiti sono dovuti anche all'impostazione di fondo volta a sostenere iniziative imprenditoriali, per indurre ricadute positive sul tessuto produttivo locale e per incrementare l'occupazione."
Nel dibattito sono intervenuti i Consiglieri Tibaldi, Chatrian, Zucchi e Donzel.
Il Consigliere, segretario del Consiglio, Enrico Tibaldi (PdL), ha sottolineato che "il documento arriva in ritardo rispetto al calendario previsto. La relazione è spiccatamente patrimonialistica, asettica, ragionieristica e priva di quei ragionamenti politici che invece sarebbero stati opportuni.
In questi immobili trovano svolgimento le principali attività economiche della nostra regione e l'intervento dell'Assessore alle attività produttive sarebbe stato utile per capire a che punto siamo e come si vuole agire per il futuro. La situazione, complice anche la congiuntura sfavorevole, impone una riflessione: quanto è opportuna la gestione pubblica di questa struttura?"
Il Consigliere Tibaldi ha quindi suggerito di trasferire tutto il patrimonio ai privati "considerato che la gestione pubblica non dà risposte. La Regione al momento è più un ostacolo che uno strumento di sviluppo a causa dei tempi lunghi e dei prezzi elevati."
Per il Vicepresidente del Consiglio, Albert Chatrian (VdA Vive/R), "il Consiglio ha già fatto delle scelte politiche in passato.
Oggi bisognerebbe discutere delle strategie per dare spazio allo sviluppo. La relazione invece è quasi asettica, e manca delle strategie per creare le condizioni affinché gli imprenditori possano installare le proprie strutture. Ci aspettavamo spunti per il futuro e soprattutto una relazione politica."
Il Consigliere e Presidente della I Commissione, Alberto Zucchi (PdL), ha detto che "bisognerebbe dibattere in quest'aula sulle intenzioni per il futuro, per capire dove si vuole andare. Dalla relazione si evince che il risultato di Vallée d'Aoste Structure non è quello che ci aspettavamo. Occorre un cambio di marcia perché così non si può andare avanti. Vallée d'Aoste Structure si limita a svolgere il proprio compito e nulla più. Bisogna cambiare le regole sin dai primi mesi del 2010. Siamo di fronte a una situazione negativa che deve essere modificata in fretta."
Per il Consigliere Raimondo Donzel (PD) "abbiamo più volte evidenziato che esisteva un problema di affitti che ha portato oggi alle situazioni di insolvenza. Il fatto di aver preservato degli spazi produttivi è positivo, ma questi stessi spazi devono essere utilizzati in maniera adeguata. Gli affitti devono essere rivisti per evitare che come succede ora le aree rimangano sfitte e non utilizzate. Dietro a Vallée d'Aoste Structure serve un chiaro indirizzo politico. Se c'è una strategia e una prospettiva per ridare impulso agli insediamenti produttivi più importanti della nostra regione, bisognerebbe dirlo in questa sede. Se invece siamo in attesa, allora è chiaro che la situazione è deficitaria. Bisogna decidere quali impianti possono essere messi a disposizione e farlo in tempi brevi. Tutto questo non è riportato nella relazione."
L'Assessore alle attività produttive, Ennio Pastoret, ha risposto alle diverse questioni poste dai Consiglieri. "Le linee strategiche sono già state fissate dal Consiglio regionale e per quanto riguarda il trasferimento del patrimonio ai privati, non sempre questo permette nuovi insediamenti. Bisogna, su questo aspetto, fare una riflessione molto approfondita."
Ha quindi fatto una disamina sulla situazione dei diversi insediamenti produttivi. "Per quanto riguarda gli affitti, abbiamo fatto delle valutazione sui prezzi di mercato applicati sugli immobili nelle zone del Piemonte, che sono un po' più affini alle nostre. Si sono determinati dei valori di un certo genere che differiscono in parte dai nostri e l'obiettivo è arrivare a una certa omogeneizzazione. Bisogna trovare anche il modo di rinegoziare i contratti."