Info Conseil

Comunicato n° 646 del 2 dicembre 2009

APPROVATA L'ISTITUZIONE DEL GRUPPO EUROPEO DI COOPERAZIONE TERRITORIALE

Adunanza del Consiglio regionale


L'Assemblea regionale ha approvato con 29 voti favorevoli e 3 astensioni (i Consiglieri del gruppo de Il Popolo della Libertà) il disegno di legge con cui la Valle d'Aosta istituisce, insieme con le Regioni Piemonte, Liguria, Provence-Alpes-Côte d'Azur e Rhône-Alpes, il Gruppo europeo di cooperazione territoriale (GECT Euroregione Alpi-Mediterraneo).

Il provvedimento è stato illustrato in aula dal Consigliere dell'Union Valdôtaine, Luciano Caveri, che ha ricordato "come queste stesse Regioni, con i cantoni svizzeri romandi, avessero creato nel 1982 la Cotrao (Comunità di lavoro delle Alpi occidentali). Il quadro era quello della cooperazione transfrontaliera sulla base degli accordi internazionali voluti in materia dal Consiglio d'Europa: un riferimento rimasto statico in Italia per il progressivo mancato adeguamento alle evoluzioni successive della cosiddetta Convenzione di Madrid. Tanto che quello strumento è di fatto inoperante e moribondo.
Ecco perché, su nuove basi e questa volta attraverso il diritto comunitario, l'Euroregione AlpMed ha seguito il filone del regolamento (CE) n. 1082 del 2006 relativo appunto al Gruppo europeo di cooperazione territoriale. Si trattava di dare un quadro europeo, sapendo come nel frattempo - con la politica regionale - la cooperazione transfrontaliera era diventato uno strumento importante dell'Unione europea.
Mentre le Regioni sottoscrivevano la nascita di AlpMed nel 2007, il regolamento giaceva inoperoso nel solco di una storica sospettosità verso quest'attività transfrontaliera, di 'piccola' politica estera di prossimità, da parte di diverse strutture statali. Tanto che i proponenti del GECT hanno dovuto scegliere il diritto francese a fronte dei ritardi e delle ambiguità italiane, all'origine anche dei ritardi nell'approvazione di questa legge, che é stata corretta - in una logica di mediazione politica - per evitare quei riferimenti che avevano acceso la  sospettosità di qualche funzionario.
Il testo attuale e gli allegati consentiranno di riprendere la strada, dopo un placet del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, che sembra aver tagliato quel nodo gordiano di incomprensioni e timori.
Questo Consiglio non può che schierarsi a favore di AlpMed, che concretizza una volontà di cooperazione territoriale e che dà un ruolo significativo alla nostra Valle che, pur minuscola rispetto al complesso dell'Euroregione, porta un'esperienza regionalistica antica e di vasto respiro e gode dei vantaggi di un bilinguismo praticato che ci pone come 'ponte' fra i partner del GECT."

Nella discussione generale sono intervenuti i Consiglieri Raimondo Donzel (PD), Roberto Louvin (VdA Vive/R), Massimo Lattanzi (PdL) e il Presidente della Regione, Augusto Rollandin.

Il Consigliere Raimondo Donzel ha detto che "viviamo i paradossi della storia, perché ad ogni apertura gli Stati si chiudono di nuovo. Un segnale significativo viene però da piccoli passi come l'Euroregione AlpMed. E' importantissimo per la nostra realtà stabilire contatti con le altre Regioni: la Valle d'Aosta può lavorare con fiducia su questa strada perché può trarre grossi benefici, contribuendo ad un'idea di Europa che non sia governativa, ma in cui si possa fare arrivare la voce delle Regioni. Da soli avremmo fatto troppa fatica, così sarà possibile farci sentire, in particolare in un territorio che ha la spina dorsale alpina. Vediamo positivamente questo passaggio, e lo sosterremo anche con il voto favorevole."

Il Consigliere Roberto Louvin ha posto l'accento sul fatto che "sarebbe un peccato se una decisione di tal rilievo venisse ritenuta come un qualcosa di meccanico e burocratico. In un quadro europeo in seppur sofferto movimento collochiamo il nostro tassello rispetto a chi ha reso difficile il percorso di questo atto normativo. Abbiamo visto con favore la ripresa del cammino che ha condotto all'Euroregione, dobbiamo però dire che la legge comunitaria, che ha recepito la normativa sul GECT, è devastante, data la burocrazia cui bisogna sottostare. L'idea preconcetta che esiste a Roma ci pare di totale sfiducia nei confronti di queste iniziative; pensavamo fosse un aspetto superato, mentre siamo di fronte ad un ritorno all'indietro. In Commissione abbiamo voluto rimarcare questo arretramento, non soltanto stigmatizzando il fatto che sono stati messi i bastoni tra le ruote a questa procedura, ma anche il fastidio che dovrebbero provare tutte le Regioni.
Tuttavia, crediamo che in Aula queste considerazioni debbano cedere il passo alle priorità politiche di contenuto: non sarebbe condivisibile venisse meno una omogeneità di volontà, dato che con questo atto ci rivolgiamo ai nostri partner, cui deve pervenire la voce chiara e ferma di una Valle d'Aosta che si trova unitariamente a favore della costituzione dell'Euroregione. Il nostro voto di adesione è di speranza, perché la nostra Regione sia parte attiva e efficacemente propositiva."

Secondo il Consigliere Massimo Lattanzi  "dietro a questa operazione di integrazione si nasconde la mano forte dei finanziamenti europei, che gioca un ruolo determinante. Non sarebbe possibile istituire altre cooperazioni territoriali se non ci fossero i soldi. Questa legge è un atto dovuto, non possiamo non essere presenti in questa Euroregione, ma siamo scettici sul fatto che questi 'carrozzoni' riescano davvero a utilizzare i finanziamenti per attuare una vera integrazione, e non creare caste. Per queste considerazioni, il nostro gruppo si astiene."

Ha infine preso la parola il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, che ha comunicato che il 16 dicembre prossimo si terrà un incontro in Piemonte, nel quale le Regioni partner esprimeranno il proprio parere favorevole, dando così il via al GECT, che potrà quindi iniziare i propri lavori, facendo interagire politiche 'montane' e politiche 'marine'.