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Comunicato n° 642 del 1° dicembre 2009
CONCLUSA LA DISCUSSIONE GENERALE SULLE LEGGI DI BILANCIO
I lavori pomeridiani dell'Assemblea sono stati caratterizzati dalla discussione generale sulle leggi di bilancio della Regione per il triennio 2010-2012.
Sono intervenuti i Consiglieri Alberto Crétaz, Gianni Rigo, Emily Rini, Raimondo Donzel, Gabriele Maquignaz, Alberto Bertin, Hélène Impérial, Luciano Caveri e, per la replica, il Presidente Augusto Rollandin.
Il Consigliere Alberto Crétaz (UV), ha precisato che "il bilancio mantiene le percentuali del 2009, e, anzi, evidenzia un leggero miglioramento che ne ribadisce la stabilità e l'equilibrio prospettico. Riguardo allo stato di difficoltà venutosi a creare per la crisi internazionale, nel bilancio ci sono segnali importanti della volontà di affrontare questa situazione e l'aver mantenuto le disponibilità dello scorso anno nonostante tutto, è un segnale forte e serio; inoltre, la previsione di 110 milioni di euro per affrontare la crisi è un fatto importante. Anche nei vari settori economici-produttivi si trovano scelte significative che indicano la volontà di operare per il mantenimento dei livelli di competitività e dell'operatività del sistema economico territoriale. Ritengo che questo bilancio, anche alla luce dei tempi difficili che ci apprestiamo ad affrontare, fornisca risposte serie e concrete."
Il Presidente della V Commissione, Gianni Rigo (PD) ha detto che la finanziaria regionale "è un documento contabile corretto, certo non in sofferenza rispetto ad altre regioni italiane, in linea e nella logica dell'esercizio precedente, ma pur sempre un bilancio rigido perché ingessato dalle leggi di spesa obbligatorie, non eludibili. Un documento che indica con chiarezza che la Valle d'Aosta è una regione attenta alle realtà comunali: infatti, le spese dedicate alla finanza locale, alla sanità, alle politiche sociali, all'istruzione e cultura testimoniano la continua volontà di rafforzare un sistema sociale articolato e, per certi versi, munifico. Ma è anche un bilancio che, seppur pluriennale, guarda prevalentemente all'oggi, senza disegnare gli scenari possibili del domani. Per assicurare ai bambini una regione ricca non solo in denari, non bastano le grandi opere in programma. Bisogna saper consegnare una Valle attrezzata meglio ad affrontare un futuro molto incerto e oscuro per tutte le società moderne."
Il Consigliere Segretario, Emily Rini (UV) ha sottolineato che il bilancio "è un documento serio, prudente e realistico che tiene conto delle entrate e soprattutto delle necessità di indirizzarle verso i settori che possono generare ricchezza per la nostra valle e per il benessere dei cittadini.
In un momento così particolare, si è pensato alla ripresa dell'economia con azioni che possono dare respiro e impulso alle aziende produttive. Si è voluto anche porre una grande attenzione alle famiglie in difficoltà, ai meno abbienti oltre che alle persone anziane destinando loro molte risorse."
Secondo il Consigliere Raimondo Donzel (PD) "un obiettivo importante da perseguire consiste nel rispondere alle gravi forme di povertà che esistono anche in Valle d'Aosta, creando le condizioni per poter lavorare. La situazione proprio del mondo del lavoro è molto difficile, coinvolgendo anche la nostra regione, dove la disoccupazione registra una crescita annua consistente. Un altro aspetto da non sottovalutare riguarda la sicurezza sul lavoro: è necessario investire in un'ottica di prevenzione. Infine, un'altra questione fondamentale è quella della riforma della pubblica amministrazione: per questo occorre trovare equilibrio e buon senso, parlando con serietà della riorganizzazione della macchina pubblica, perché non è assolutamente vero che tutti i dipendenti sono fannulloni."
Il Consigliere Gabriele Maquignaz (UV) ha sottolineato che "la Valle d'Aosta a differenza di altri sta attraversando questo momento di difficoltà con una robustezza, che nel bilancio si ritrova ampiamente, con particolare riferimento alle misure anti-crisi varate dal Governo regionale. Governare vuol dire decidere e la maggioranza regionale ha dimostrato di saperlo fare, perché con questo bilancio si danno risposte importanti molti settori fondamentali per lo sviluppo della Valle d'Aosta."
Il Consigliere Alberto Bertin (VdAV/R) ha detto che "dal punto di vista sostanziale, le entrate non corrispondono alla realtà, e occorrerà guardare di più al futuro per vedere come potenziarle. Non intravediamo nessuna grande novità rispetto ai bilanci passati: è confermata una massiccia presenza dell'amministrazione regionale in tutti i settori della società, che si concretizza, per altro, in un controllo sulla comunità."
Per la Consigliera Hélène Impérial (UV), "il peso della spesa sanitaria è assolutamente rilevante nel bilancio e la sanità è risorsa e costo insieme: questa risorsa in una regione di montagna ha un costo che deve essere visto come la condizione necessaria per dare a tutti le stesse opportunità, anche se per continuare a considerarla tale occorrerà perseverare nel fornire risposte coerenti, eque ed eticamente corrette alle nuove esigenze imposte soprattutto dalla dinamica demografica destinata a incidere soprattutto sul quadro epidemiologico e sulle aspettative di domanda alla salute."
Il Consigliere Luciano Caveri (UV) ha quindi affermato che "il nostro bilancio deve fare i conti con il resto del mondo e con le diverse realtà che ci circondano. Le problematiche del mondo inevitabilmente ricadranno sui bilanci regionali. Bisogna comprendere, poi, anche cosa succederà in Europa dal 2014 perché c'è la concreta possibilità che i Fondi europei possano essere indirizzati agli Stati e non alle Regioni. Senza dimenticare le possibili ricadute per la Valle d'Aosta del federalismo fiscale." Ha poi proseguito precisando che "il bilancio è anche occasione per dire che ci sono cose che non vanno e che ci derivano dai problemi nazionali: problematiche delle forze dell'ordine, della giustizia, delle Poste, dell'Anas."
In sede di replica, il Presidente della Regione, Augusto Rollandin (UV) ha ribadito che "la situazione di crisi permane e il bilancio 2010 rispecchia questa situazione. Oggi nessuno più dice che la Regione ha troppi soldi: l'Amministrazione ha un bilancio positivo che, se utilizzato in modo corretto, può dare delle risposte. Prendiamo atto che il federalismo fiscale è alle porte e che porterà inevitabilmente all'assunzione di maggiori responsabilità. E' giusto fare riferimento a come si spendono i soldi, ma anche a come avvengono le entrate: per cui bisognerà stare attenti alla copertura finanziaria dei prossimi anni. Ho apprezzato che da parte di tutti c'è un'attenzione costante e corretta al sociale: si può fare di più, ma credo che non vi sia in Italia un'azione così mirata e capillare per tutte le fasce d'età. Vorrei sottolineare che in un momento come questo abbiamo ritenuto importante ascoltare tutti quelli che avevano voce in capitolo nella realtà regionale: molti, nel sociale, hanno detto che il bonus energia va bene, ma l'intervento dovrà diventare strutturale. La Presidenza della Giunta ha sicuramente il portafoglio più alto con 400 milioni di euro e vorrei spiegare il perché: 196 milioni di euro vanno al personale, per la finanza locale sono destinati 152 milioni di euro, ma ci sono risorse per la protezione civile, la formazione professionale oltre che gli 11 milioni per i fondi globali.
Sottolineo quindi la nostra attenzione per un bilancio equilibrato che favorisca una crescita altrettanto equilibrata. Massimo dell'impegno è stato dato al tema dell'occupazione: il piano triennale di politiche del lavoro, i piani per l'agricoltura e l'impresa entreranno in vigore dall'anno prossimo. Il patto di stabilità blocca tutta una serie di iniziative, stiamo infatti pensando ad un contenitore che possa inglobare i precari delle mostre e gli animatori culturali per fornire loro delle opportunità triennali anziché annuali.
Gli enti locali assorbono una parte importante del bilancio: bisognerà arrivare ad una ripartizione ancora più accurata. Grande attenzione anche alla formazione, tuttavia vogliamo che offrire delle prospettive di lavoro e mi riferisco in particolar modo all'Università della Valle d'Aosta. Un'attenzione quindi molto forte per tutti i settori produttivi e il settore socio-sanitario, ma tutti dovremo fare una riflessione a più lungo termine, sia in termini di cooperazione interregionale che di appartenenza all'Unione europea. Nel 2010 sarà ancora periodo di crisi, ma nel triennale abbiamo focalizzato le prospettive di sviluppo, che potremo poi affrontare con le prossime finanziarie."
I lavori continuano ora con l'analisi e gli approfondimenti delle macro aree del bilancio di previsione 2010-2012.