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Comunicato n° 637 del 30 novembre 2009
RELAZIONI SULLE LEGGI DI BILANCIO
Adunanza del Consiglio regionale
L'Assemblea regionale ha iniziato l'esame dei disegni di legge relativi alla finanziaria regionale e al bilancio per il triennio 2010-2012, con l'illustrazione combinata del Presidente della II Commissione, il Consigliere relatore Andrea Rosset, e dell'Assessore al bilancio e finanze, Claudio Lavoyer.
Il Consigliere Rosset ha evidenziato che "le nuove disposizioni in materia di bilancio e di controllo di gestione varate a luglio 2009, conducono ad una inevitabile velocizzazione rispetto a procedure ormai bizantine, cui non dovrebbe corrispondere - nei nostri desiderata - una sorta di rischio di banalizzazione: un 'mordi e fuggi' su documenti finanziari che restano il volano dell'intera attività dell'esecutivo e del legislativo nel prossimo anno e nell'estensione triennale. Le innovazioni introdotte soddisfano l'esigenza di un migliore approccio nell'attività e nell'analisi compiuta dal Consiglio regionale sui meccanismi e sugli strumenti finanziari, favorita, ad esempio, dall'articolazione del bilancio in unità previsionali di base, con una maggiore evidenza delle linee di pianificazione finanziaria."
Entrando nel merito del provvedimento, il Consigliere ha detto che "le risorse disponibili, ovvero le entrate al netto delle partite di giro, nel 2010 crescono di 10 milioni di euro rispetto all'anno 2009 e sono pari a 1.685 milioni. Per gli anni successivi, le entrate regionali sono previste pari a 1.727 milioni per il 2011 e a 1.750 milioni per il 2012.
La metà del bilancio regionale è destinato alle prime tre funzioni obiettivo per stanziamenti previsti: il Personale, la Sanità e la Finanza locale.
Le spese per il Personale, che rappresentano il 17,3% del bilancio, comprendono quelle del personale regionale, quelle del personale direttivo e docente delle scuole e quelle dei lavoratori assunti con contratti nazionali nel settore dell'agricoltura, delle risorse naturali e dei lavori pubblici. Le spese della funzione Sanità rappresentano il 16,6% del bilancio ripartite in trasferimenti alla Azienda USL e in spese di investimento nel settore sanitario. Alla Finanza locale sono infine attribuite risorse pari al 14,6% del bilancio regionale."
"Le risorse previste per lo Sviluppo economico regionale rappresentano l'8,6% del bilancio, mentre quelle per l'industria e l'artigianato, 5,5 milioni, sono destinate alla ricerca e allo sviluppo, e 7,5 milioni contribuiranno al sostegno degli investimenti produttivi previsti dalla legge 6/2003.
Per quanto attiene alle politiche del lavoro e della formazione professionale, il Piano triennale viene finanziato con 9,4 milioni mentre 4 milioni e 4,6 milioni sono destinati rispettivamente alla Fondazione per la formazione professionale turistica e a quella per la formazione professionale agricola.
Gli stanziamenti iscritti per finanziare i programmi europei si attestano sui 39,4 milioni, suddivisi tra il Programma Occupazione per circa 12 milioni, il Programma Competitività per 10,5 milioni, il Programma di sviluppo rurale per 8,2 milioni, il Programma Cooperazione territoriale per 5,1 milioni e i programmi oggetto di finanziamento FAS (Fondo Aree Sottoutilizzate) per 3,5 milioni. Alla funzione obiettivo Governo del territorio è destinato il 6% delle risorse, che consentono il finanziamento degli interventi concernenti il sistema idrico integrato, la tutela dai rischi naturali e la protezione civile, la gestione dei rifiuti e l'ambiente. Il finanziamento degli interventi previsti per l'Agricoltura è pari al 4,6% del bilancio."
" Le risorse previste per la funzione Infrastrutture per mobilità e reti rappresentano il 4,5% del bilancio. L'ammontare delle risorse assegnate alla funzione obiettivo Politiche sociali è pari al 3,6% del bilancio, mentre la Cultura e sport rappresentano il 3,1% del bilancio. La funzione obiettivo Istruzione primaria e secondaria rappresenta il 1,1% del bilancio e contiene le spese di funzionamento al netto delle spese per il personale. All'Istruzione universitaria è destinato l'1,2% con risorse principalmente destinate al finanziamento dell'Università della Valle d'Aosta per 7,8 milioni, della Fondazione Istituto musicale per 4,5 milioni e agli interventi regionali per favorire il diritto allo studio per 3,4 milioni. Il settore delle spese per investimenti - pari al 30,90% del bilancio - presenta per il 2010 una previsione pari a 506,16 milioni di euro, mentre la spesa corrente - 69,10% - ammonta a 1.131,6 milioni di euro."
Il Consigliere ha quindi concluso che "proprio in un periodo di difficoltà legate alla delicata e non ancora conclusa fase di congiuntura economica, va ribadita la necessità di mettere in campo strategie politiche adeguate e di sostegno alla vita e alle esigenze dei valdostani. Oggi possiamo contare su un bilancio e su una manovra finanziaria che a livello regionale sono in grado di garantire un punto di riferimento preciso, con risorse certe e orientate a concretizzare il programma politico del Governo e della sua maggioranza arricchito di risposte nuove ed adeguate per raggiungere l'obiettivo che rimane quello di garantire possibilità di sviluppo e di benessere socio-economico alla comunità valdostana."
Nella sua relazione, l'Assessore Lavoyer, dopo aver analizzato la situazione economica internazionale e quella italiana, si è soffermato sullo scenario valdostano.
"Nel corso del 2009 la Regione Valle d'Aosta è intervenuta con un consistente pacchetto di misure anticrisi finalizzate a sostenere il potere di acquisto dei redditi e a sostenere e rilanciare la competitività del sistema produttivo regionale. Le tipologie di intervento si distinguono secondo le diverse aree: interventi a favore delle imprese e interventi a favore delle famiglie. Il peso complessivo delle misure anticrisi stimato per l'anno 2009 è di circa 92 milioni di Euro."
"L'economia valdostana ha mostrato nel corso del 2009 un andamento
parzialmente in contro tendenza al resto del paese grazie
alla solidità della struttura economica e all'incisività degli interventi
effettuati. La disoccupazione è rimasta limitata a livelli fisiologici."
"La Regione Valle d'Aosta - ha proseguito l'Assessore Lavoyer - presenta una solidissima struttura finanziaria con un margine operativo superiore al 30% delle entrate correnti,
un livello di indebitamento contenuto, pari a circa il 30% delle entrate operative e una flessibilità di bilancio che consente di limitare il ricorso al debito ai progetti di maggiore rilevanza."
"Nel complesso la previsione del totale del Titolo 1, tributi propri e gettito di tributi erariali, mostra un calo estremamente contenuto (-2,1%) nell'anno in cui si è verificato lo scenario globale e internazionale più sfavorevole e complesso degli ultimi decenni. Si può affermare con fiducia che la struttura di base portante delle entrate della Regione ha superato con successo uno "stress test" di grande rilievo."
"Il Bilancio della Regione Valle d'Aosta pareggia nell'importo complessivo
di 1.874,4 milioni di euro per l'anno 2010, 1.916,7 per l'anno 2011
e 1.937,4 per l'anno 2012. Nel complesso la spesa corrente della Regione non mostra una dinamica
espansiva preoccupante in un momento storico in cui tutti i Governi nazionali ricorrono massicciamente alla spesa corrente per finanziare le misure di stabilizzazione. Più del 30% del Bilancio Regionale rimane disponibile per spese di investimento destinate a finanziare la fase di sviluppo e di rilancio dell'economia che seguirà necessariamente all'attuale fase di stagnazione degli aggregati economici."
"Il 2009 è stato l'anno in cui si è verificato lo scenario di crisi più profonda dal secondo dopoguerra, ha concluso Lavoyer. All'interno di questo quadro il Bilancio della Regione ha permesso, in primis, nel corso del 2009 di svolgere la funzione "keynesiana" di stabilizzazione anti-ciclica della ricchezza con pieno successo: l'intervento anticrisi e la flessibilità operativa resa possibile dall'autonomia finanziaria, tributaria ed economica della Regione, hanno concorso a rendere molto più limitato l'impatto della crisi sull'economia regionale.
Il PIL regionale é previsto in calo del 2 % mentre a livello nazionale è previsto
un calo del 5 % e a livello europeo del 4 %; la disoccupazione rimane a percentuali fisiologicamente basse, il reddito medio rimane molto al di
sopra della media nazionale. Il 2010 sarà il primo anno di una nuova era."
"La necessità, per la nostra Regione, è quella di approfondire le problematiche
istituzionali e finanziarie del sistema montagna per giungere alla definizione degli aspetti di coesione territoriale e quindi poter sviluppare politiche mirate per i territori montani. Le Zone Franche di montagna, simili a quelle urbane, potrebbero essere uno strumento in grado di sostenere e attrarre piccole e micro imprese, con benefici per l'occupazione."
Al termine della relazione dell'Assessore Lavoyer, i lavori sono sospesi e riprenderanno domani mattina, martedì 1° dicembre, alle ore 9, con la discussione generale.