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Comunicato n° 631 del 27 novembre 2009
L'INDONESIANA SITI MUSDAH MULIA È LA VINCITRICE DELLA DODICESIMA EDIZIONE DEL PREMIO INTERNAZIONALE "LA DONNA DELL'ANNO"
Nel corso della cerimonia che si è tenuta a Saint-Vincent
Questa la motivazione della Giuria: "Figura di grande rilievo dell'Islam indonesiano, da sempre impegnata a favorire l'apertura al dialogo multireligioso, al pluralismo democratico, nella promozione dei diritti umani e della pace. Giurista e teologa, Siti Musdah Mulia difende i diritti delle donne nella società islamica, opponendosi anche con importanti iniziative legislative ad ogni forma di discriminazione, alla poligamia e all'omofobia. Lotta contro la pena di morte, rivendicandone l'estraneità alla corretta interpretazione islamica, e denuncia con forza, come incompatibile a ogni principio religioso, qualsiasi forma di violenza contro la donna".
Il Premio Soroptimist Club Valle d'Aosta è andato all'afgana Mary Akrami, che non era presente a Saint-Vincent per problemi burocratici che l'hanno costretta a rimanere negli Stati Uniti.
È cofondatrice dell'AWSDC (The Afghan Women's Skills Development Centre), un'organizzazione no-profit, fondata nel 1999 con l'obiettivo di ridurre la sofferenza delle donne afgane e dei bambini. L'Associazione gestisce anche un rifugio per le donne di Kabul che si rivolgono al Centro per sfuggire alla violenza e agli abusi o dopo aver subito matrimoni forzati.
Questa la motivazione:"Una donna coraggiosa che in una situazione di grande difficoltà ha creato in Afghanistan centri di accoglienza che riducono la sofferenza delle donne e dei bambini. Attraverso progetti di sviluppo, Mary le aiuta con corsi d'alfabetizzazione e formazione professionale affinché possano contribuire alla ricostruzione del proprio paese. In particolare a Kabul hanno trovato, in lei e nei suoi centri, sostegno e dignità umana tante donne che hanno subito violenza, strupri e matrimoni forzati".
Alla cerimonia ha partecipato anche l'altra finalista, la marocchina Aicha Ech-Channa, vincitrice recentemente del prestigioso "Premio Opus", l'equivalente del Nobel nell'ambito associativo, che viene consegnato ogni anno a persone che sono state protagoniste di cambiamenti considerevoli all'interno della loro società.
Nata nel 1941 a Casablanca, Aicha ha studiato Scienze infermieristiche e si è specializzata come assistente sociale. Il suo impegno inizia con la lotta contro la tubercolosi e la pianificazione familiare. Fonda l'Association de solidarité féminine per aiutare le ragazze madri e le madri abbandonate con dei bambini piccoli. Da circa trent'anni aiuta queste donne, di età compresa tra i 13 e 35 anni, a reinserirsi nella società offrendo, oltre all'ospitalità, anni di studio e di formazione professionale. Oggi, 58 madri lavorano nel Centro Solidarité, uno goccia in un oceano di sevizie, stupri e violenze.
La serata - che è stata condotta dalla giornalista Rai e conduttrice del TG2, Maria Concetta Mattei, e alla quale è intervenuta come ospite di eccezione la cantante Karima, una delle giovani di maggior talento nel panorama musicale nazionale del Soul e del Rhythm and blues - sarà trasmessa su Rai3 negli spazi RaiVdA domenica 29 novembre alle ore 9,45.