Info Conseil

Comunicato n° 616 del 19 novembre 2009

CERIMONIA DI CONSEGNA DEL PREMIO INTERNAZIONALE "LA DONNA DELL'ANNO"

I problemi legati agli abusi e violenze sulle donne in Afganistan, ai diritti delle donne indonesiane e alla difesa delle ragazze madri in Marocco sono i temi che contraddistinguo la dodicesima edizione del Premio internazionale "La donna dell'anno", organizzato dal Consiglio regionale della Valle d'Aosta con l'adesione del Presidente della Repubblica.

La cerimonia avrà luogo venerdì prossimo, 27 novembre, a partire dalle ore 19, nella sala Gran Paradiso del Grand Hôtel Billia di Saint-Vincent, alla presenza dei componenti della Giuria del Premio, presieduta dal Professore Umberto Veronesi, e dei Presidenti del Consiglio Valle, Alberto Cerise, e della Regione, Augusto Rollandin.

Le finaliste sono l'afgana Mary Akrami, l'indonesiana Siti Musdah Mulia, e la marocchina Aicha Ech-Channa. Sarà inoltre consegnato il Premio Soroptimist Club Valle d'Aosta.

La serata, che sarà trasmessa in diretta su Rai3, dalle ore 20 alle 20.25 e in replica negli spazi RaiVdA domenica  29 novembre alle ore 9,45, sarà condotta dalla giornalista Rai e conduttrice del TG2, Maria Concetta Mattei, e avrà come ospite di eccezione la cantante Karima, una delle giovani di maggior talento nel panorama musicale nazionale del Soul e del Rhythm and blues e seconda a Sanremo 2009 nella categoria "Proposte".

Nel corso della mattinata, le finaliste incontreranno gli studenti di alcune classi del Liceo Scientifico di Saint-Vincent.

Mary Akrami, nata a Kabul nel 1977, è cofondatrice dell'AWSDC (The Afghan Women's Skills Development Centre), un'organizzazione no-profit, fondata nel 1999 con l'obiettivo di ridurre la sofferenza delle donne afgane e dei bambini con la promozione della pace e l'avvio di azioni di risanamento e di progetti di sviluppo, per rafforzare le loro capacità con l'istruzione e la formazione, perché possano contribuire alla ricostruzione del proprio Paese. L'Associazione gestisce anche un rifugio per le donne di Kabul che si rivolgono al Centro per sfuggire alla violenza e agli abusi o dopo aver subito matrimoni forzati.

Siti Musdah Mulia, nata a Bone nel 1958, è una delle figure più rappresentative dell'Islam indonesiano, di cui interpreta autorevolmente la tradizionale apertura al multiculturalismo. Giurista e teologa, difende i diritti delle donne nella società musulmana, opponendosi alla poligamia e a ogni forma di discriminazione. E' impegnata nel dialogo tra le religioni e si oppone alla pena di morte, rivendicandone l'estraneità alla corretta interpretazione islamica. Rivendica anche con forza, come estranei a ogni principio religioso, i richiami alla sottomissione della donna e alla violenza.

Aicha Ech-Channa, nata nel 1941 a Casablanca, ha studiato Scienze infermieristiche e si è specializzata come assistente sociale. Il suo impegno inizia con la lotta contro la tubercolosi e la pianificazione familiare. Di fronte a situazioni insostenibili e alla violenza sulle donne, Aicha fonda l'Association de solidarité féminine per aiutare le ragazze madri e le madri abbandonate con dei bambini piccoli. Aiuta queste donne, di età compresa tra i 13 e 35 anni, a reinserirsi nella società offrendo, oltre all'ospitalità, anni di studio e di formazione professionale. Oggi, 58 madri lavorano nel Centro Solidarité, uno goccia in un oceano di sevizie, stupri e violenze.