Info Conseil
Comunicato n° 602 del 18 novembre 2009
INTERROGAZIONE BENEFICI OCCUPAZIONALI NEL SETTORE INDUSTRIALE
Adunanza del Consiglio regionale
Il Consigliere de Il Popolo delle Libertà, Anacleto Benin, ha chiesto gli eventuali benefici occupazionali indotti dall'insediamento di imprese operanti nel settore della ricerca industriale.
Nello specifico, a seguito dell'erogazione di un contributo di oltre 500 mila euro all'impresa BioDigitalValley srl, con sede in Milano, per un progetto di ricerca industriale dal titolo "Biodiscovery e imaging - Progetto IMAGE", il Consigliere ha voluto sapere quali ricadute immediate siano state effettivamente ottenute in termini di occupazione (con particolare riferimento ai residenti in Valle d'Aosta), di creazione di indotto e di contratti di servizio stipulati con aziende locali; quali ricadute future sono realmente attese sul mercato regionale e tali da giustificare l'investimento.
Nella risposta, l'Assessore alle attività produttive, Ennio Pastoret ha spiegato che "pur avendo sede legale a Milano, legata alla precedente quotazione in Borsa del gruppo, tutte le attività dell'impresa BioDigitalValley srl sono realizzate presso la sede di Pont-Saint-Martin.
Riguardo alle ricadute occupazionali, l'azienda conta attualmente un organico di 13 dipendenti, di cui 10 impegnati sul progetto di ricerca. L'iniziativa ha comportato l'assunzione di oltre 10 unità, di cui solo 2 sono residenti in Valle d'Aosta: ciò dipende anche dal fatto che non sempre si trovano sul territorio le competenze utili per sviluppare progetti di ricerca. L'impresa ha però avviato quest'anno una collaborazione con l'Agenzia regionale del lavoro per individuare ulteriori risorse valdostane con competenze informatiche e biologiche, e attualmente, per il tramite di canali suoi dipendenti, sta procedendo al reclutamento di un'altra risorsa residente in Valle con competenze informatiche, da assumere nel 2010."
Riguardo all'indotto generato in loco, l'Assessore Pastoret ha illustrato i contratti stipulati da BioDigitalValley: un contratto di servizio con Vallée d'Aoste Structure per i servizi della Pepinière di Pont-Saint-Martin a canone pieno e senza agevolazioni; un contratto di servizio pluriennale per i servizi di banda larga, sempre con Vallée d'Aoste Structure ed erogati da INVA; un contratto pluriennale per i servizi della sala macchine con Vallée d'Aoste Structure; un contratto per il rifacimento degli impianti elettrici e cablaggi con un'impresa di Pont-Saint-Martin; un contratto pluriennale di servizi ed erogazione di banda supplementare erogati da ditte valdostane; un contratto di servizi di pulizia con un'azienda locale
"Ulteriori ricadute economiche per le imprese valdostane sono poi rappresentate dal fatto che oltre 10 persone vivono tutto il giorno a Pont-Saint-Martin. Inoltre, è stata organizzata una prima presentazione, prevista per il prossimo 11 dicembre al Forte di Bard: si tratta di un ulteriore vantaggio per il territorio, dato che si attende la partecipazione di almeno una sessantina di persone.
Circa le ricadute future attese, in questa fase del progetto l'azienda può riconfermare le previsioni in sede di domanda. L'impresa prevede le seguenti ricadute: la creazione in regione di un nuovo mercato per le applicazioni informatiche; l'eventuale attrazione di aziende; incremento del numero di servizi, in particolare informatici, richiesti al territorio; l'incremento dell'organico aziendale con risorse valdostane a partire dal 2010; l'incremento di collaborazioni con aziende ed enti preesistenti; l'attrazione sul territorio di investimenti pubblici e privati nel campo della ricerca."
Dal punto di vista del mercato del lavoro, l'Assessore Pastoret ha comunicato che BioDigitalValley ha deciso di impegnarsi nella formazione a livello territoriale, accettando di ospitare borsisti regionali finanziati con denaro del Fondo Sociale Europeo. Alla fine del percorso, sarà possibile un inquadramento nell'azienda di personale di elevata professionalità, e eventualmente creare nuovi sbocchi professionali per i laureati valdostani.
Nella replica, il Consigliere Benin ha osservato che "non si può non plaudire a iniziative innovative che si realizzano in Valle d'Aosta, ma un investimento di tale entità deve essere supportato da effettivi ritorni per la società valdostana.
La nostra preoccupazione consiste nel fatto che ancora una volta i soldi valdostani non finanzino attività fantasma, o aziende che poi tornano ad insediarsi fuori Valle, senza alcun risultato tangibile per la regione. Invitiamo a vigilare su questo aspetto."