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Comunicato n° 581 del 5 novembre 2009

APPROVATA LA PROPOSTA DI LEGGE STATALE SULLA MONTAGNA

Conclusi i lavori


L'Assemblea regionale ha approvato all'unanimità la proposta di legge statale recante disposizioni e misure per lo sviluppo, la tutela e la valorizzazione dei territori di montagna.

Il testo, risultante dal coordinamento di due iniziative, presentate, una dai Consiglieri Caveri, Empereur, Rosset, Salzone e La Torre, l'altra dal gruppo Vallée d'Aoste Vive/Renouveau, è composto di 24 articoli e sarà inviato sia alla Camera dei deputati che al Senato.

L'iniziativa è stata illustrata dal Consigliere Luciano Caveri (UV) e dal Vicepresidente del Consiglio Albert Chatrian (VdAVR).

"Il caso vuole - ha sottolineato il Consigliere Caveri - che proprio in questo periodo si affaccino scenari europei decisivi per il futuro dei territori montani. In uno spirito positivo, abbiamo lavorato per avere sommate le due iniziative a beneficio di una discussione parlamentare che, a Roma, da troppo tempo langue e ci auguriamo che il nostro testo serva da stimolo e da riflessione. Il pregio è quello di affrontare di netto il tema della classificazione, con un apporto originale rispetto al dibattito nazionale, ma anche proponendo misure immediate nella logica di risposte concrete, ancor prima dell'iter classificatorio con le sue ricadute positive. In 7 articoli si declinano alcune scelte, attraverso una serie di parametri con l'altimetria evidente protagonista, quali l'esistenza di Comuni di montagna e di Comuni d'alta montagna, oltreché di zone dette "di alta quota" da ulteriormente valorizzare. Una quindicina di articoli si occupano poi del ruolo dei diversi soggetti pubblici e degli interventi possibili su argomenti delicati come i Servizi pubblici d'interesse generale, i servizi radiotelevisivi e telefonici, la sanità e ancora il sistema scolastico, l'energia, l'agricoltura.
Da segnalare infine la cooperazione transfrontaliera e i programmi di sviluppo integrato.
Molta carne al fuoco, tanti argomenti prospettati con minuzia e approfondimento, segno di un ruolo storico di questo Consiglio Valle, che esprime con eccellenza un tema, quello della montagna, nel quale possiamo e dobbiamo essere protagonisti.
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"Questa normativa di 'principio e di dettaglio' - ha detto il Vicepresidente Chatrian - ha lo scopo di valorizzare i territori di montagna come luoghi con caratteristiche e problematiche plurali e differenziate e a volte svantaggiate, ma con risorse e opportunità da riconoscere e valorizzare nell'interesse dell'intero Paese. Senza entrare nel dettaglio della proposta, vorrei evidenziare un aspetto significativo: la nuova classificazione dei Comuni di montagna e di alta montagna non è stata fatta solo in base all'altimetria ma in funzione di ulteriori parametri, quali la densità demografica, la pendenza, il dislivello del territorio, la frammentarietà dei centri abitati sulla base della dislocazione del centro storico e della lontananza fra frazioni e il principale centro abitato, il clima, l'assenza di servizi sociali primari e di esercizi ricettivo-commerciali, tenuto conto anche della distanza dai centri che prestano questi servizi. L'obiettivo è di consentire un nuovo equilibrio, a livello di opportunità, in particolare fra i comuni che non hanno vocazioni particolarmente fruibili, ma che sono di fondamentale importanza per l'armonia di tutto il territorio. Senza retorica e senza credere di riuscire a risollevare completamente le sorti di tali Comuni dall'oggi al domani, con questa proposta di legge, crediamo però che sia fondamentale creare le condizioni affinché tutti questi Comuni possano avere un ruolo, ciascuno il suo, da svolgere all'interno del più vasto contesto 'montagna'."

Sono intervenuti nel dibattito i Consiglieri Lattanzi, Salzone, Donzel, La Torre, Morelli oltre che il Presidente della Regione.

Il Capogruppo del PdL, Massimo Lattanzi: "Di tutto c'è bisogno eccetto che di un ulteriore provvedimento legislativo sulla montagna: abbiamo bisogno piuttosto di applicazioni. Le comunità di montagna soffrono della competizione economica perché chi vive in montagna fa fatica, ma non crediamo che con questa legge si possano risolvere i problemi della montagna. Voteremo a favore di questo testo per fissare un ulteriore paletto di intenzione politica, ma abbiamo l'impressione che i destini politici delle comunità di montagna si definiscano altrove: dovremo quindi fare pressione a Bruxelles per ottenere le risorse sufficienti per sopravvivere, soprattutto in vista della scadenza del 2013. E' questa la sfida che ci attende."

Il Capogruppo di Stella Alpina, Francesco Salzone, ha sottolineato che "questa proposta di legge vuole offrire uno spunto incisivo per affrontare una globale riforma legislativa della materia. Si tratta di un contributo importante che definisce i territori di montagna non più intesi come territori svantaggiati, ma come una risorsa importante da sviluppare. Oggi è fondamentale sviluppare le zone franche montane: per noi potrebbe essere la questione per riaprire la complessa questione dell'applicazione dell'articolo 14 del nostro Statuto. Auspichiamo quindi un coinvolgimento serio di tutte le istituzioni per consentire la crescita della montagna e il sostegno alle sue popolazioni."

Il Consigliere Raimondo Donzel (PD) ha dato atto che "si sia riusciti a trovare un accordo trasversale tra le forze politiche per affrontare un tema di questa importanza. Il nostro testo non è avulso dal dibattito nazionale e quindi può trovare spazio nel dibattito parlamentare. Ha un'originalità che gli va riconosciuta e che è rappresentata dallo sforzo fatto per dare una definizione chiara e netta della classificazione di aree di montagna. Non replichiamo quindi proposte già esistenti, ma offriamo nuovi spunti di riflessione. Sensibilizzeremo i parlamentari del PD affinché questo testo venga valutato nella sua giusta dimensione."

Il Capogruppo di Fédération Autonomiste, Leonardo La Torre, ha evidenziato che: "la montagna si fonde con la nostra autonomia e con il nostro istinto all'autogoverno. Fino ad oggi, abbiamo dato delle risposte valide, costruendo un modello di sviluppo che ha fatto progredire la comunità. Oggi, con i cambiamenti in atto, dobbiamo riprendere un percorso tra forze autonomiste e regionaliste nei confronti di un nuovo rapporto di negoziazione con lo Stato. Il nostro bilancio, così come la zona franca che ci spetta, dovrebbe essere sganciato dal patto di stabilità: ed è qui che si concretizza il nostro percorso politico. E quindi le forze autonomiste dovranno essere più aggressive e confrontarsi all'esterno, anche cercando nuove alleanze, per rispondere compatti e coesi alle nuove sfide che ci attendono."

La Conseillère Patrizia Morelli (VdAV/R) a dit que « cette proposition de loi marque une étape importante dans la politique de la montagne. Elle se place à un niveau supérieur en essayant de regarder dans une optique de perspective de développement durable et en dépassant les questions sectorielles. Le moment est venu où la montagne puisse aspirer à une nouvelle position. Ce projet est une première réponse importante, d'abord parce que c'est une réponse à nous et ensuite parce qu'elle fixe des paramètres objectifs pour définir un territoire de montagne. J'ai de fortes doutes que ce texte puisse retenir l'attention du Parlement italien, mais cela n'empêche qu'il représente un moment fondamental où la Vallée d'Aoste a apporté son point de vue original tant aux niveaux économique, urbanistique, culturel et social. »

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha sostenuto che "con questa legge dobbiamo oggi fare squadra, anche nell'ambito dell'Euroregione Alp-Med, dove sottoporremo il testo alle altre Regioni. La gestione dei servizi e delle infrastrutture in montagna ha un sovrapprezzo e nel momento in cui si applicherà il federalismo fiscale dovremo chiedere a tutte le Regioni una trasparenza di conti per chiarire effettivamente questa problematica. Sulla zona franca, sono stati presentati molti progetti da sempre: oggi, non essendoci più il concetto di frontiera, la sua attuazione diventa più limitata e le zone franche montane rappresentano una possibilità di inserirsi in un processo di defiscalizzazione, dove il percorso è tutto da costruire. Riguardo alla competitività, l'Europa ha parlato di montagna sempre solo per analogia, ma non esiste nessun livello di sensibilità. E' quindi apprezzabile che ci sia una legge di principi, perché fuori dalla Valle d'Aosta il problema della montagna è stato visto solo dal punto di vista del rifinanziamento delle Comunità montane. Sono degli spunti importanti per ripensare una strategia e avere una discussione seria su questo tema."

Il Consiglio regionale tornerà a riunirsi mercoledì 18 e giovedì 19 novembre 2009.