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Comunicato n° 218 del 24 settembre 2003

DISCUSSE DUE INTERPELLANZE SUL PIANO DI RIDUZIONE DELLE EMISSIONI INQUINANTI E SULLA TERMOPLAY DI PONT-SAINT-MARTIN

I lavori della seduta pomeridiana del Consiglio regionale sono ripresi con la prosecuzione della discussione sulle interpellanze.

Sul piano di riduzione delle emissioni di automezzi adibiti al trasporto pubblico, i Consiglieri della Stella Alpina André Lanièce e Francesco Salzone hanno interpellato l’Assessore ai Trasporti Luciano Caveri sugli intendimenti della Giunta in merito a questa problematica.

L’Assessore Caveri ha risposto che “c’è sempre un’attenzione significativa sulla tematica da parte del Governo regionale. Abbiamo chiesto alle società di trasporto pubblico alcune precise predisposizione riguardanti i veicoli che dovranno sempre essere controllati e mantenuti in regola con le direttive europee sulle emissioni inquinanti. I concessionari hanno comunque provveduto ad investire molto sui loro veicoli e quindi dovrebbe essere garantito un buon rinnovamento del parco automezzi. Al momento non è pensabile trasformare i veicoli esistenti che funzionano a gasolio con quelli a metano, per i costi che una tale operazione necessiterebbe. Così anche per i veicoli a gas ci sarebbero parecchi problemi allo stato attuale per un loro utilizzo”.

Nella replica, il Consigliere Lanièce ha chiesto, rivolgendosi all’Assessore, di verificare la possibilità di utilizzo di carburanti meno inquinanti come il gasolio bianco, così come riportato dal Piano d’azione elaborato dal Forum di Agenda 21.

Le problematiche dell’industria sono poi state oggetto di un’interpellanza del Consigliere Enrico Tibaldi della Casa delle Libertà che ha chiesto quali sono gli intendimenti della Giunta in ordine alla cessione di un’area di terreno alla Società Termoplay di Pont-Saint-Martin.
Per il rappresentante della Casa delle Libertà “occorre favorire un reale sviluppo economico in Valle d’Aosta, anziché frenare le iniziative come questa. Auspichiamo un necessario ammodernamento delle scelte di politica industriale, allo scopo di garantire il consolidamento del tessuto produttivo e impedire la perdita di competitività del nostro territorio.”

L’Assessore al lavoro e alle Attività produttive Piero Ferraris ha spiegato che “la politica utilizzata dalla regione in questi anni ha risposto ad alcuni criteri ben precisi, a seguito anche della presenza di aree dismesse che sono state reindustrializzate. L’impostazione adottata fino ad oggi non è immutabile, ma aveva legami precisi con una fase diversa e contingente. Oggi cerchiamo di adottare dei criteri che possano consentire, come per la Termoplay, di arrivare alla vendita delle aree. La Regione può intervenire in modo diverso a seconda delle diverse situazioni. Per giungere alla vendita dell’area in questione, occorre studiare la situazione perché per legge non è prevista la vendita a trattativa privata, ma tramite un’asta.”

Nella replica, il Consigliere Tibaldi, dopo aver osservato il fatto che la Giunta non è contraria alla cessione dell’area, ha precisato che “ad oggi il Governo regionale non si è ancora espresso in maniera precisa e concreta”.