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Comunicato n° 460 del 23 settembre 2009

INTERROGAZIONE SUL RECUPERO DELLE SPETTANZE FISCALI DELLA REGIONE

Adunanza del Consiglio regionale


Il capogruppo di Vallée d'Aoste Vive/Renouveau, Roberto Louvin, ha presentato un'interrogazione relativa alle iniziative per il recupero delle spettanze fiscali della Valle d'Aosta.

Nello specifico, ha voluto sapere a quanto ammontano con precisione e per quali annualità le somme dovute ed esigibili da parte della Regione in correlazione con il riparto fiscale; quali iniziative sono in corso e quali incontri hanno avuto luogo, eventualmente in presenza di esponenti regionali del Popolo delle Libertà, per la definizione dell'annosa questione; quali sono le reali possibilità di recupero delle somme oggetto di trattativa.

Nella risposta, l'Assessore al bilancio, finanze e patrimonio, Claudio Lavoyer, ha specificato che le somme in questione non sono esigibili: si trovano in contabilità in quanto avanzi di amministrazione non derivanti da una non efficiente azione amministrativa del governo regionale, ma dal patto di stabilità.
"Nel 2008 l'assestato di previsione di spesa rispetto alle entrate era di circa 2 milioni di euro, mentre gli impegni effettivi, che è stato possibile imputare all'esercizio, per effetto del patto di stabilità, sono stati pari a 1.652 milioni di euro, con una differenza pari a 365 milioni. Nel 2008 l'avanzo di amministrazione è di circa 400 milioni di euro, cifra causata dal patto di stabilità, che non ci permette di spendere più dei citati 1.652 milioni di euro. In altre parole, se non ci fosse stato il patto di stabilità, la Regione avrebbe potuto spendere di più, e indicativamente la quantificazione della maggiore spesa è dell'ordine di grandezza di 400 milioni. Tale importo non è in sostanza un credito, non è quindi possibile la sua ripartizione per annualità. Abbiamo cercato di ricostruire l'avanzo nei vari anni: nel 2005 era di 223 milioni di euro, nel 2006 di 234 milioni, nel 2007 di 412 milioni e nel 2008, come detto, di circa 400 milioni".

Riguardo alla seconda domanda, l'Assessore ha detto che il rapporto sulla problematica è prevalentemente di tipo istituzionale, indipendente dalla maggioranza al governo italiano. "Tutte le forze politiche operano perché il meccanismo del patto di stabilità che ci penalizza venga superato. Gli incontri su questo aspetto sono stati numerosi, abbiamo predisposto varie documentazioni per chiedere di allentare il meccanismo, in particolare per alcune voci di spesa che oggettivamente non devono entrare nel patto di stabilità. Per il 2009 non abbiamo ancora una risposta definitiva sull'importo del patto da parte del Ministero delle finanze, perché il tavolo è ancora aperto.
Non si può poi parlare di recupero, trattandosi di un margine di manovra previsto nell'ambito di discussione del patto: non è una somma che può essere recuperata tout-court. Stiamo cercando di contrattare con lo Stato un allentamento del meccanismo.
Con un corretto comportamento istituzionale ritengo che la Regione abbia fatto valere con forza le proprie specificità".

Nella replica, il Consigliere Louvin ha affermato che "questa somma, tutt'altro che trascurabile, è stata favoleggiata dagli organi di stampa come una sorta di tesoretto. In materia finanziaria, in un passato neppure remoto, i rapporti con Roma sono stati dettati dalla volontà di far pesare da parte della maggioranza politica del governo romano i propri orientamenti sul Consiglio Valle: non vorremmo che, seppur per una parte soltanto del riparto fiscale, tornassimo nella logica di un rapporto non esattamente trasparente. Il cuore della nostra iniziativa erano però i rapporti politici: dispiace che aleggi l'idea che grazie all'interessamento di una forza politica le cose possano essere più elastiche."