Info Conseil
Comunicato n° 385 del 15 luglio 2009
INTERPELLANZA SU QUALIFICAZIONE SITI "PATRIMONIO DELL'UMANITA'''
Adunanza del Consiglio regionale
Il gruppo Vallée d'Aoste Vive/Renouveau ha presentato un'interpellanza relativa alle iniziative intraprese dalla Regione per ottenere la qualificazione di particolari siti come "patrimonio dell'umanità".
L'iniziativa, illustrata dalla Consigliera Patrizia Morelli, intende sapere dalla Giunta quali iniziative siano state intraprese, anche in collaborazione con altri enti o paesi, per ottenere la qualificazione di particolari siti del proprio territorio, fra cui il massiccio del Monte Bianco, il complesso minerario di Cogne e le Alpi Walser, come "patrimonio dell'umanità"; per quali motivi esse non abbiano condotto ad alcun risultato; quali intendimenti abbia la Giunta regionale in merito all'eventuale riattivazione di tali procedure.
« Ces arguments ont déjà été repris par ce Conseil le 11 mai 2006 par une résolution qui engageait l'Assemblée à soutenir la candidature. Des initiatives analoggues ont été prises aussi pour le Mont-Blanc, par exemple en date du 21 juin 2006. »
Nella risposta, l'Assessore al territorio e ambiente, Manuela Zublena, ha precisato "per il massiccio del Monte Bianco la proposta costituisce uno dei dossier sviluppati nell'ambito della Conferenza transfrontaliera, gestito dall'Amministrazione regionale d'intesa con gli enti omologhi francesi e svizzeri. Dal 1998, la Conferenza ha preso in esame questa possibilità, nell'ambito della predisposizione dello schema di sviluppo sostenibile dell'Espace Mont-Blanc, strumento che esplica attività sostenibili e rispettose della tutela ambientale della zona. Da allora sono state intraprese diverse azioni, ma che non si sono mai rivelate determinanti per giungere ad un indirizzo condiviso per i tre Paesi. La Conferenza nel 2007 ha peraltro concentrato la propria attività per la definizione del Piano integrato tranfrontaliero dell'Espace Mont-Blanc, contenente sette progetti atti a declinare lo schema di sviluppo sostenibile. Si è quindi arrivati a depositare questo corposo dossier nell'aprile 2009. La scelta di dedicarsi a quest'altro lavoro di azioni concrete è derivata dalla impasse emersa per la mancanza di unanimità all'interno della Conferenza, in quanto il partnerariato francese, in particolare alcune municipalità tra cui il Comune di Saint-Gervais, ha espresso il proprio disaccordo alla candidatura, per il rischio di una sovraesposizione del sito.
Come Valle d'Aosta, abbiamo ritenuto di concentrare le attenzioni al deposito del Piano integrato transfrontaliero, volto ad azioni più concrete sul territorio, capaci di tradurre il concetto di sostenibilità ambientale".
Riguardo alla questione delle Alpi Walser, l'Assessore Zublena ha spiegato che nel 2006 il tema è portato all'attenzione per essere iscritto nella lista del patrimonio dell'Unesco. E' stata quindi individuata la Convenzione delle Alpi quale luogo privilegiato, dando mandato all'Italia per l'istituzione di un gruppo di lavoro, che ha concluso la prima fase. Ad oggi si sta predisponendo la stesura di un documento intermedio, che sarà sviluppato nel secondo mandato, così come da programmazione concordata.
"Per quanto attiene alle Miniere di Cogne - ha proseguito l'Assessore -, l'iniziativa risale al 2003, ma non è stato dato seguito, in quanto sono state ravvisate difficoltà legate a problematiche ben note, inerenti alla proprietà del sito, alla concessione mineraria, nonché alla valutazione dei vantaggi derivanti, a fronte dei maggiori vincoli imposti dall'Unesco in caso di inserimento.
In conclusione, l'impegno a sostenere le candidature corrispondenti a tematiche individuate in ambito culturale, come patrimonio immateriale, continua secondo la programmazione prevista e le attività definite. Riguardo alle candidature poste in relazione al patrimonio materiale, al momento questa maggioranza è indirizzata alla valorizzazione dell'ambiente, e pertanto non ritiene prioritario sostenere queste iniziative. Vengono giudicate maggiormente vantaggiose azioni concrete per salvaguardare il nostro ambiente, particolarmente vulnerabile".
Nella replica, il Capogruppo Roberto Louvin ha dichiarato di "comprendere l'esistenza di un nodo ancora irrisolto per quanto attiene alle miniere di Cogne. Siamo poi interessati a seguire gli sviluppi a proposito dello stato di chiusura della prima fase per dell'iter per le Alpi Walser, mentre per il massiccio del Monte Bianco siamo in disaccordo sulle conclusioni esternate: non ci sembra siano stati fatti passi avanti, ma riscontriamo piuttosto un'azione rallentata. Siamo sorpresi della potenza rappresentata dal municipio di Saint-Gervais, che sembra essere l'ente ostile all'operazione. Questa appare peraltro una motivazione molto debole, e valuteremo se è possibile che questo Consiglio possa superare questa impasse. Il nostro gruppo si impegna a far ripartire questo dialogo."
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L'iniziativa, illustrata dalla Consigliera Patrizia Morelli, intende sapere dalla Giunta quali iniziative siano state intraprese, anche in collaborazione con altri enti o paesi, per ottenere la qualificazione di particolari siti del proprio territorio, fra cui il massiccio del Monte Bianco, il complesso minerario di Cogne e le Alpi Walser, come "patrimonio dell'umanità"; per quali motivi esse non abbiano condotto ad alcun risultato; quali intendimenti abbia la Giunta regionale in merito all'eventuale riattivazione di tali procedure.
« Ces arguments ont déjà été repris par ce Conseil le 11 mai 2006 par une résolution qui engageait l'Assemblée à soutenir la candidature. Des initiatives analoggues ont été prises aussi pour le Mont-Blanc, par exemple en date du 21 juin 2006. »
Nella risposta, l'Assessore al territorio e ambiente, Manuela Zublena, ha precisato "per il massiccio del Monte Bianco la proposta costituisce uno dei dossier sviluppati nell'ambito della Conferenza transfrontaliera, gestito dall'Amministrazione regionale d'intesa con gli enti omologhi francesi e svizzeri. Dal 1998, la Conferenza ha preso in esame questa possibilità, nell'ambito della predisposizione dello schema di sviluppo sostenibile dell'Espace Mont-Blanc, strumento che esplica attività sostenibili e rispettose della tutela ambientale della zona. Da allora sono state intraprese diverse azioni, ma che non si sono mai rivelate determinanti per giungere ad un indirizzo condiviso per i tre Paesi. La Conferenza nel 2007 ha peraltro concentrato la propria attività per la definizione del Piano integrato tranfrontaliero dell'Espace Mont-Blanc, contenente sette progetti atti a declinare lo schema di sviluppo sostenibile. Si è quindi arrivati a depositare questo corposo dossier nell'aprile 2009. La scelta di dedicarsi a quest'altro lavoro di azioni concrete è derivata dalla impasse emersa per la mancanza di unanimità all'interno della Conferenza, in quanto il partnerariato francese, in particolare alcune municipalità tra cui il Comune di Saint-Gervais, ha espresso il proprio disaccordo alla candidatura, per il rischio di una sovraesposizione del sito.
Come Valle d'Aosta, abbiamo ritenuto di concentrare le attenzioni al deposito del Piano integrato transfrontaliero, volto ad azioni più concrete sul territorio, capaci di tradurre il concetto di sostenibilità ambientale".
Riguardo alla questione delle Alpi Walser, l'Assessore Zublena ha spiegato che nel 2006 il tema è portato all'attenzione per essere iscritto nella lista del patrimonio dell'Unesco. E' stata quindi individuata la Convenzione delle Alpi quale luogo privilegiato, dando mandato all'Italia per l'istituzione di un gruppo di lavoro, che ha concluso la prima fase. Ad oggi si sta predisponendo la stesura di un documento intermedio, che sarà sviluppato nel secondo mandato, così come da programmazione concordata.
"Per quanto attiene alle Miniere di Cogne - ha proseguito l'Assessore -, l'iniziativa risale al 2003, ma non è stato dato seguito, in quanto sono state ravvisate difficoltà legate a problematiche ben note, inerenti alla proprietà del sito, alla concessione mineraria, nonché alla valutazione dei vantaggi derivanti, a fronte dei maggiori vincoli imposti dall'Unesco in caso di inserimento.
In conclusione, l'impegno a sostenere le candidature corrispondenti a tematiche individuate in ambito culturale, come patrimonio immateriale, continua secondo la programmazione prevista e le attività definite. Riguardo alle candidature poste in relazione al patrimonio materiale, al momento questa maggioranza è indirizzata alla valorizzazione dell'ambiente, e pertanto non ritiene prioritario sostenere queste iniziative. Vengono giudicate maggiormente vantaggiose azioni concrete per salvaguardare il nostro ambiente, particolarmente vulnerabile".
Nella replica, il Capogruppo Roberto Louvin ha dichiarato di "comprendere l'esistenza di un nodo ancora irrisolto per quanto attiene alle miniere di Cogne. Siamo poi interessati a seguire gli sviluppi a proposito dello stato di chiusura della prima fase per dell'iter per le Alpi Walser, mentre per il massiccio del Monte Bianco siamo in disaccordo sulle conclusioni esternate: non ci sembra siano stati fatti passi avanti, ma riscontriamo piuttosto un'azione rallentata. Siamo sorpresi della potenza rappresentata dal municipio di Saint-Gervais, che sembra essere l'ente ostile all'operazione. Questa appare peraltro una motivazione molto debole, e valuteremo se è possibile che questo Consiglio possa superare questa impasse. Il nostro gruppo si impegna a far ripartire questo dialogo."