Info Conseil

Comunicato n° 349 del 24 giugno 2009

INTERPELLANZA SU COLLABORAZIONE COL POLICLINICO DI MONZA

Adunanza del Consiglio regionale


Il Capogruppo di Vallée d'Aoste Vive/Renouveau Roberto Louvin ha presentato un'interpellanza in merito all'accordo di collaborazione in ambito cardiochirurgico stipulato tra l'Azienda USL della Valle d'Aosta e il Policlinico di Monza.

In particolare, il Consigliere ha chiesto se le prestazioni oggetto di accordo non siano erogabili da strutture pubbliche, come la Divisione universitaria di Cardiochirurgia dell'Università di Torino, (Ospedale Maggiore San Giovanni Battista, meglio conosciuto come "Molinette") oppure dal Policlinico di San Donato Milanese, e quali valutazioni comparative della qualità e dei costi siano state effettuate rispetto a omologhe strutture pubbliche o accreditate; in che cosa consistano e chi siano gli interlocutori dei "colloqui intercorsi fra l'Amministrazione regionale, Direzione aziendale e Direzione della clinica" - citati nelle premesse della deliberazione con cui è stato approvato l'accordo -, in base ai quali si sarebbe decisa la sperimentazione di collaborazione, e se si ritiene che debbano essere meglio esplicitate le responsabilità di tali decisioni; per quale ragione non risulti acquisito il parere del Primario della Struttura complessa di Cardiologia dell'USL della Valle d'Aosta e se non si ritiene tale parere essenziale ai fini di una decisione di questo rilievo.
"Vorremmo capire il senso di questo orientamento verso questa struttura piuttosto che altre analoghe, e se rimane la libertà di scelta del paziente circa la destinazione".

Nella risposta, l'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Albert Lanièce, ha precisato che "il settore è altamente specialistico, tanto da dover essere gestito da personale capace e con notevole casistica alle spalle.
Le prestazioni oggetto dell'accordo tra l'Azienda USL valdostana e il policlinico di Monza sono certamente fornite da altri qualificati centri pubblici, ad esempio, per la zona Nord Ovest, l'Ospedale Maggiore San Giovanni Battista - Molinette, con cui è già stata messa in opera una collaborazione per quanto attiene all'emodinamica e alla cardiologia interventistica: alla scadenza, fissata per il 31 dicembre 2009, l'Azienda USL Valle d'Aosta presumibilmente sarà in grado di esercitare queste attività in maniera autonoma. Riguardo agli interventi più importanti di cardiochirurgia, quali la rivascolarizzazione o le protesi valvolari, dato il basso bacino di utenza, si è deciso di ampliare la convenzione in essere con il policlinico di Monza in ambito di neurotraumatologia, in via sperimentale per un anno, tenendo in considerazione diversi elementi, nella prospettiva di fornire vantaggi ai cardiopatici: letti dedicati ai pazienti valdostani, non garantiti da strutture pubbliche, l'attivazione di ambulatori dove ci sarà possibilità in casi particolarmente critici di avere una consulenza immediata, l'opportunità di prevedere vie preferenziali per interventi programmabili non in urgenza, e di usufruire di tariffe ribassate del 15% rispetto a quelle presenti nelle altre strutture pubbliche.
I direttori delle Strutture complesse ospedaliere interessate dalla convenzione sono successivamente stati informati dal direttore generale dell'Azienda USL di questa ipotesi, attentamente valutata dall'Assessorato alla sanità e dalla Direzione dell'USL. A seguito delle riunioni effettuate, i direttori dei reparti di cardiologia e di rianimazione stanno lavorando sui protocolli operativi."

Nella replica, il Consigliere Capogruppo Louvin si è dichiarato "abbastanza scandalizzato da questa risposta. Si mettono al centro gli interessi del paziente, quando non sono stati questi ad ispirare l'azione dell'Assessorato e dell'Azienda USL. Non è bello ammantare di grande sensibilità per i cardiopatici scelte che hanno logiche ben diverse, orientate verso la sanità privata, in questo caso lombarda. Le procedure hanno visto un ordine inverso dei fattori, dato che i direttori delle Strutture complesse sono stati informati solo in un secondo tempo.
Se la scelta è indirizzata verso il settore privato bisogna dirlo: si favoriscono strutture per assicurare un interscambio di personale a più alto livello, sia dirigenziale sia di primariato.
Non ci è stato peraltro riferito alcun dato comparativo per la scelta delle strutture."