Info Conseil
Comunicato n° 317 del 10 giugno 2009
APPROVATE LE MODIFICHE ALLA LEGGE IN MATERIA DI COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO
Adunanza del Consiglio regionale
Il Consiglio ha approvato all'unanimità il disegno di legge recante nuove disposizioni in materia di interventi regionali di cooperazione allo sviluppo e di solidarietà internazionale.
In particolare, il provvedimento prevede forme di collaborazione che possono esplicarsi con il sostegno della Regione alle iniziative promosse dagli enti locali, dalle ONG, ONLUS e altre organizzazioni di volontariato e promozione sociale, con un'attenzione particolare alle iniziative che prevedano la partecipazione anche di altri soggetti della società valdostana, quali l'Università della Valle d'Aosta, le istituzioni scolastiche, le imprese valdostane e la Chambre des entreprises et des activités libérales.
Secondo quanto riferito dal relatore, Consigliera Emily Rini, la Valle d'Aosta, insieme con le altre Regioni e Province autonome, ha cercato, negli ultimi anni, di aggiornare la propria legislazione in materia, per migliorare l'efficacia e la portata delle iniziative di cooperazione allo sviluppo. A tal fine, il Consiglio regionale aveva approvato il 17 aprile 2007, la legge regionale n. 6 recante "Nuove disposizioni in materia di interventi regionali di cooperazione allo sviluppo e di solidarietà internazionale", che, pur in assenza della riforma della legge statale di riferimento, intendeva riconoscere e regolamentare a livello regionale il modello della "cooperazione decentrata" e l'incentivazione di una più ampia partecipazione delle istituzioni locali e della società civile valdostana negli interventi di solidarietà internazionale.
Come noto, il vasto ambito di iniziative di cooperazione internazionale, nonché quelle straordinarie di carattere umanitario disciplinate dagli articoli 4 e 6 della legge regionale 6/2007, è stato censurato dalla Corte costituzionale.
L'obiettivo di questo disegno di legge è dunque quello di ridefinire la disciplina degli interventi regionali nella materia, tenendo conto dei margini di intervento possibili alla luce della normativa statale di riferimento e del pronunciamento della Corte Costituzionale.
Nel dibattito sono intervenuti i Consiglieri Giuseppe Cerise (VdA Vive/R) - per sottolineare che la legge del 2007 aveva potenzialità diverse e che il Governo, anziché impugnarla, avrebbe dovuto presentare la normativa della Valle d'Aosta come esempio per le altre Regioni e ha evidenziato che il progressivo aumento dei flussi migratori da paesi in via di sviluppo non si risolve con respingimenti, ma richiede l'attivazione di politiche per garantire condizioni di vita che evitino i fenomeni migratori -; Gianni Rigo (PD) - per auspicare che l'importante provvedimento in discussione si ponga quale obiettivo la ridefinizione della materia, confermando l'impegno regionale, senza sovrapporsi alle competenze statali e dando impulso alla cooperazione decentrata -; Luciano Caveri (UV) - che ha precisato che il sostanziale restringimento delle competenze regionali è dovuto ad una cattiva interpretazione da parte dei giudici della Corte costituzionale, che hanno preso spunto dalla riforma costituzionale del 2001, senza tenere conto del fatto che la materia è un elemento di arricchimento, trattandosi di una politica estera sui generis, basata su affinità e approfondimento di svariate tematiche.
Ha quindi preso la parola il Presidente della Regione che ha ricordato che un tema sostanziale, oggetto di interesse, è consistito nell'evitare che ci fosse la possibilità di prevedere interventi in paesi belligeranti, precisando che il disegno di legge in discussione evita la perdita di fondi da utilizzare per le attività di cooperazione.
L'Assemblea ha inoltre nominato i propri rappresentanti in seno al Comitato per la cooperazione allo sviluppo e alla solidarietà internazionale: i Consiglieri Alberto Crétaz e André Lanièce in rappresentanza della maggioranza e la Consigliera Carmela Fontana per la minoranza.