Info Conseil
Comunicato n° 168 del 27 marzo 2009
LA QUESTIONE SICUREZZA ALL'ESAME DELLA I COMMISSIONE "ISTITUZIONI E AUTONOMIA"
La I Commissione "Istituzioni e autonomia", presieduta dal Consigliere Alberto Zucchi, si è riunita ieri, giovedì 26 marzo, per l'audizione del Presidente della Regione e dei Rappresentanti del Consiglio permanente degli enti locali in merito alla risoluzione "Iniziative per la sicurezza e per la difesa dell'ordine pubblico".
"I Commissari - spiega il Presidente Zucchi - hanno deciso di scindere l'aspetto politico da quello tecnico. Quindi, nella prossima adunanza del Consiglio regionale, il gruppo Vallée d'Aoste Vive/Renouveau porrà la questione politica attraverso una mozione che ha già iscritto all'ordine del giorno, mentre la discussione in Commissione proseguirà per analizzare le questioni tecniche legate alla sicurezza. Infatti, dopo aver sentito il Presidente della Regione nella sua veste di Prefetto e una rappresentanza del Cpel, è emerso un quadro che riteniamo possa essere migliorato - in particolare mi riferisco alle strutture e ai sistemi di sicurezza, quali la videosorveglianza, i numeri telefonici dell'emergenza, la necessità di creare un circuito integrato tra gli enti locali. Il nostro obiettivo è quello di approfondire un argomento, che è di grande attualità, al fine di perfezionare norme già esistenti a livello regionale, per esempio concernenti la polizia locale, che diano maggiore sicurezza, soprattutto ad Aosta e nella parte bassa della Valle, dove questo fenomeno comincia a farsi sentire maggiormente."
"Sul decreto-legge - dice il Consigliere Luciano Caveri (UV) - vanno attesi la legge di conversione e il successivo decreto ministeriale, facendo attenzione a non mischiare le funzioni prefettizie propriamente dette e il ruolo del legislatore regionale. Al Consiglio Valle vanno poste due problematiche. La prima è la videosorveglianza, già prevista nel progetto "Valle d'Aosta Sicura" già normata con legge regionale del 2007; la seconda è la materia - nostra competenza esclusiva - della polizia locale, che può essere affrontata dal legislatore regionale in modo ancora più efficace di quanto sia stato fatto sino ad oggi."
"Le nostre iniziative - sottolinea il Consigliere Roberto Louvin (VdAV/R) - hanno permesso di portare l'attenzione del Consiglio su di un tema che non era ancora stato affrontato in questa Legislatura. Dobbiamo però essere chiari su di un punto: la Valle d'Aosta deve dire adesso, mentre il Parlamento discute il decreto sicurezza, se è d'accordo o meno sulle cosiddette 'ronde' o se, come noi crediamo, la protezione del cittadino debba essere garantita dalle forze dell'ordine e non da gruppi o associazioni che perseguono secondi fini. Per questo abbiamo insistito affinché il tema sia trattato apertamente in Consiglio."
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"I Commissari - spiega il Presidente Zucchi - hanno deciso di scindere l'aspetto politico da quello tecnico. Quindi, nella prossima adunanza del Consiglio regionale, il gruppo Vallée d'Aoste Vive/Renouveau porrà la questione politica attraverso una mozione che ha già iscritto all'ordine del giorno, mentre la discussione in Commissione proseguirà per analizzare le questioni tecniche legate alla sicurezza. Infatti, dopo aver sentito il Presidente della Regione nella sua veste di Prefetto e una rappresentanza del Cpel, è emerso un quadro che riteniamo possa essere migliorato - in particolare mi riferisco alle strutture e ai sistemi di sicurezza, quali la videosorveglianza, i numeri telefonici dell'emergenza, la necessità di creare un circuito integrato tra gli enti locali. Il nostro obiettivo è quello di approfondire un argomento, che è di grande attualità, al fine di perfezionare norme già esistenti a livello regionale, per esempio concernenti la polizia locale, che diano maggiore sicurezza, soprattutto ad Aosta e nella parte bassa della Valle, dove questo fenomeno comincia a farsi sentire maggiormente."
"Sul decreto-legge - dice il Consigliere Luciano Caveri (UV) - vanno attesi la legge di conversione e il successivo decreto ministeriale, facendo attenzione a non mischiare le funzioni prefettizie propriamente dette e il ruolo del legislatore regionale. Al Consiglio Valle vanno poste due problematiche. La prima è la videosorveglianza, già prevista nel progetto "Valle d'Aosta Sicura" già normata con legge regionale del 2007; la seconda è la materia - nostra competenza esclusiva - della polizia locale, che può essere affrontata dal legislatore regionale in modo ancora più efficace di quanto sia stato fatto sino ad oggi."
"Le nostre iniziative - sottolinea il Consigliere Roberto Louvin (VdAV/R) - hanno permesso di portare l'attenzione del Consiglio su di un tema che non era ancora stato affrontato in questa Legislatura. Dobbiamo però essere chiari su di un punto: la Valle d'Aosta deve dire adesso, mentre il Parlamento discute il decreto sicurezza, se è d'accordo o meno sulle cosiddette 'ronde' o se, come noi crediamo, la protezione del cittadino debba essere garantita dalle forze dell'ordine e non da gruppi o associazioni che perseguono secondi fini. Per questo abbiamo insistito affinché il tema sia trattato apertamente in Consiglio."