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Comunicato n° 163 del 25 marzo 2009

RESPINTA RISOLUZIONE SU MINISTERO DEL TURISMO

Adunanza del Consiglio regionale

L'Assemblea regionale ha quindi discusso una risoluzione presentata dal gruppo Vallée d'Aoste Vive/Renouveau per esprimere contrarietà rispetto all'ipotesi di ricostituzione del Ministero del turismo.

La risoluzione è stata respinta (25 astensioni -PdL, UV, SA, FA- e 7 voti favorevoli).

L'iniziativa è stata illustrata dal Consigliere Capogruppo Roberto Louvin, che ha ricordato come il Ministero del turismo fu soppresso nel 1993 per effetto di un referendum popolare con il voto favorevole dell'82% dei votanti.
"Riteniamo che l'intenzione di ripristinare una regia ministeriale per rilanciare il comparto turistico sia illegittima in quanto contraria al voto popolare e contraria ai principi di autonomia, poiché la stessa riforma costituzionale del 2001 affida alle regioni funzioni amministrative e legislative in materia, lasciando in capo allo Stato solo funzioni amministrative di indirizzo generale e di coordinamento. Non vogliamo andare sul terreno della polemica ma della scelta politica in difesa della nostra autonomia e crediamo che la soluzione prospettata dai vertici nazionali possa tradursi in maggiori oneri per le casse dello Stato e nella nascita di un interlocutore pesante con il quale dialogare. Diciamo quindi "no" all'istituzione di nuovi organismi e "si" al coordinamento in capo allo Stato di funzioni amministrative di indirizzo generale."

E' quindi intervenuto il Consigliere Massimo Lattanzi (PdL) che ha sottolineato come "non vi sia dubbio che l'industria primaria della Valle d'Aosta sia quella del turismo, ma siamo sbalorditi dalle dichiarazioni della sinistra autonomista. Riteniamo incredibile che non ci si renda conto di quanto le attività di promozione abbiano bisogno di un'attività di coordinamento generale e nazionale. L'Italia ha bisogno di competere ad un alto livello per poter essere presente sul mercato internazionale del turismo. Quando si parla di Ministero del turismo, si parla di scelte di buon senso: oggi è più che mai necessario fare salti di qualità."

Dopo una breve sospensione dei lavori, ha preso la parola l'Assessore al turismo, Aurelio Marguerettaz. "La risoluzione anticipa troppo i tempi. Non ho avuto ancora modo e tempi di confrontarmi con gli Assessori regionali competenti in materia di turismo. Si vuole anteporre lo scontro politico rispetto alla sostanza, che di fatto ancora non conosciamo. La posizione della maggioranza è quindi un invito ai proponenti di ritirare la risoluzione e, in assenza, di un'astensione sull'iniziativa."

Il Capogruppo di VdAV/R, Roberto Louvin, ha quindi parlato di "eccesso di prudenza da parte della maggioranza", ritenendo che il suo gruppo "vuole perseguire una chiarezza politica che oggi tutta la Valle chiede agli attori presenti sulla scena politica. Quello che chiediamo è di mantenere fede ad una convinzione espressa 20 anni fa da questo stesso Consiglio. Oggi vogliamo difendere una posizione di principio costruita nel tempo e che abbiamo consolidato attraverso un voto popolare che ha una sua importanza."

Sono poi intervenuti il Consigliere Raimondo Donzel (PD), per esprimere il proprio voto a favore della risoluzione, il Capogruppo del PdL, Massimo Lattanzi, per dichiarare il voto contrario del suo gruppo, il Consigliere Luciano Caveri (UV), per ricordare come pochi giorni fa vi sia stata una sentenza della Corte costituzionale che ha ritenuto che lo Stato abbia invaso le competenze della Regione Veneto in materia di turismo. "Quindi - ha detto Caveri - la decisione che sarà eventualmente attuata dai vertici nazionali dovrà necessariamente tenere conto di questa sentenza."

Ha quindi preso la parola il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, per ribadire che su questo tema non c'è stata nessuna posizione ufficiale da parte del Governo e che le Regioni non sono state interpellate in questo senso. "Il nostro voto di astensione - ha detto il Presidente Rollandin - non ha niente a che vedere con la difesa delle nostre competenze statutarie, che per noi non devono assolutamente essere toccate: è la nostra posizione rispetto ad un tema che si sta ancora discutendo e che di fatto non esiste."