Info Conseil
Comunicato n° 146 del 19 marzo 2009
AUDIZIONI IN MERITO ALL'INDICATORE REGIONALE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE-IRSEE
La V Commissione permanente "Servizi sociali", presieduta dal Consigliere Gianni Rigo, nella riunione di ieri, mercoledì 18 marzo, ha proceduto a una serie di audizioni con il Presidente del Consiglio Permanente Enti Locali-CPEL, Elso Gerandin, e con i rappresentanti dei CAF (Centri di Assistenza Fiscale che prestano assistenza per la compilazione dei modelli 730) e delle Organizzazioni Sindacali in merito all'Indicatore Regionale della Situazione Economica Equivalente-IRSEE.
L'indicatore I.RS.E.E. valuta, in maniera standardizzata e uniforme, la capacità economica del nucleo familiare che intende accedere a prestazioni sociali o a servizi agevolati alla persona e ha come obiettivo principale quello di testare un sistema di valutazione della capacità economica del nucleo familiare con l'utilizzo di criteri unificati, che diano certezza di parità di trattamento e congruenza della prestazione o servizio erogati.
" La volontà è quella di acquisire elementi concreti, attraverso appunto le audizioni, per formulare una corretta valutazione sull'impatto che l'Indicatore ha avuto in questi anni di applicazione sulla realtà valdostana - afferma il Presidente Rigo. Abbiamo sentito i rappresentanti del CPEL, perché gli enti locali hanno competenza e gestiscono i servizi alla persona (asili nido, microcomunità, centri estivi), così come i CAF che per il contatto quotidiano con i cittadini hanno una conoscenza profonda delle diverse situazioni reddituali. Dalle audizioni sono emersi chiari due indirizzi: il primo è che lo strumento è importante e non va modificato nella sua impostazione originaria, che è frutto di un accordo tra i Sindacati, il CPEL e l'Assessorato regionale alla Sanità; e l'altro è quello dell'equità e della giustizia sociale in modo di far pagare i servizi in base alla capacità economica perché le risorse non sono illimitate e vanno utilizzate in modo oculato."
"Dal confronto, ha proseguito Rigo, sono emerse alcune criticità che devono essere affrontate concretamente. La prima riguarda l'uniformità dell'uso di questo strumento che deve essere riferito a tutti i servizi e non solo a quelli riguardanti la persona oltre ad avere la stessa omogeneità su tutto il territorio valdostano. La seconda è quella di individuare meglio il costo del servizio rispetto alla composizione familiare e alle relative problematiche. La terza è relativa alla necessità di una banca dati in cui possono confluire le informazioni per un effettivo coordinamento."
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L'indicatore I.RS.E.E. valuta, in maniera standardizzata e uniforme, la capacità economica del nucleo familiare che intende accedere a prestazioni sociali o a servizi agevolati alla persona e ha come obiettivo principale quello di testare un sistema di valutazione della capacità economica del nucleo familiare con l'utilizzo di criteri unificati, che diano certezza di parità di trattamento e congruenza della prestazione o servizio erogati.
" La volontà è quella di acquisire elementi concreti, attraverso appunto le audizioni, per formulare una corretta valutazione sull'impatto che l'Indicatore ha avuto in questi anni di applicazione sulla realtà valdostana - afferma il Presidente Rigo. Abbiamo sentito i rappresentanti del CPEL, perché gli enti locali hanno competenza e gestiscono i servizi alla persona (asili nido, microcomunità, centri estivi), così come i CAF che per il contatto quotidiano con i cittadini hanno una conoscenza profonda delle diverse situazioni reddituali. Dalle audizioni sono emersi chiari due indirizzi: il primo è che lo strumento è importante e non va modificato nella sua impostazione originaria, che è frutto di un accordo tra i Sindacati, il CPEL e l'Assessorato regionale alla Sanità; e l'altro è quello dell'equità e della giustizia sociale in modo di far pagare i servizi in base alla capacità economica perché le risorse non sono illimitate e vanno utilizzate in modo oculato."
"Dal confronto, ha proseguito Rigo, sono emerse alcune criticità che devono essere affrontate concretamente. La prima riguarda l'uniformità dell'uso di questo strumento che deve essere riferito a tutti i servizi e non solo a quelli riguardanti la persona oltre ad avere la stessa omogeneità su tutto il territorio valdostano. La seconda è quella di individuare meglio il costo del servizio rispetto alla composizione familiare e alle relative problematiche. La terza è relativa alla necessità di una banca dati in cui possono confluire le informazioni per un effettivo coordinamento."