Info Conseil
Comunicato n° 96 del 25 febbraio 2009
INTERROGAZIONI SU INVESTIMENTI DI DENARO PUBBLICO PROVENIENTI DA ATTIVITÀ ILLECITE
Adunanza del Consiglio regionale
Il Consigliere Alberto Bertin (VdA Vive/R) ha iscritto all'ordine del giorno un'interrogazione a proposito di una verifica dell'effettuazione di investimenti di denaro provenienti da attività illecite.
In particolare, il Consigliere Bertin, rilevato che nella conferenza con gli studenti, organizzata nell'ambito degli incontri sul "Percorso alla legalità", il giornalista Lirio Abbate e Giovanni Impastato avevano evidenziato che in Valle ci sarebbe una significativa presenza di investimenti di denaro provenienti da attività legate alla mafia, ha chiesto se le informazioni riportate corrispondono al vero e quali località o settori sarebbero interessati da tali investimenti.
Ha inoltre voluto sapere se siano stati confiscati sul territorio valdostano alla mafia o ad altre forme di criminalità organizzata beni immobili e quale la loro destinazione.
Analoga iniziativa è stata presentata dal Consigliere Gianni Rigo (PD), che ha voluto ricevere approfondimenti sulla frase pronunciata dal giornalista Lirio Abbate, che ha detto agli studenti "Aprite gli occhi, ragazzi. Il clan dei Casalesi e dei Corleonesi ha investito molto in Valle d'Aosta. Qui ha ripulito il denaro della mafia, sporco di sangue".
Nella risposta congiunta, il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha posto l'accento sul fatto che la questione della criminalità organizzata e della sua infiltrazione nel tessuto economico è costantemente all'attenzione delle autorità preposte, e anche della Regione, nell'ambito del Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica.
Il Presidente Rollandin ha quindi precisato che il riciclaggio e l'impiego delle risorse finanziarie illegali costituiscono momenti strategici nelle catene criminose per consolidare la crescita economica delle organizzazioni criminali.
« À cet égard, on ne peut que réaffirmer que les autorités compétentes, la magistrature et les forces de l'ordre veillent avec la plus grande attention au contrôle et à la répression des ces phénomènes.
Il ressort de toutes les enquêtes effectuées à ce sujet, depuis la première moitié des années quatre-vingt-dix, qu'aucune manifestation tangible de l'activité d'organisations criminelles de type mafieux n'a été constatée en Vallée d'Aoste, même si quelques personnes en rapport avec des associations mafieuses - du fait de complicités ou bien de liens de parenté ou de proximité - sont présentes dans notre région. Par ailleurs, aucun véritable groupement de type mafieux se livrant aux activités criminelles typiques de ces organisations - telles que la contrebande de tabac, le trafic de stupéfiants, le racket des opérateurs économiques ou l'exploitation de la prostitution - n'a été découvert ».
Il Presidente Rollandin ha infine comunicato che i dati ufficiali resi disponibili da parte dell'Agenzia del Demanio, aggiornati al 30 giugno 2008, segnalano che non vi sono in Valle d'Aosta aziende o beni immobili confiscate.
Nella replica, il Consigliere Bertin ha ribadito che si tratta di "un fenomeno preoccupante, e che la nostra regione si presta particolarmente a investimenti di questa natura, essendo posizionata a chilometri di distanza dalle regioni maggiormente coinvolte da questi fenomeni.
L'edilizia e il turismo sono settori abituali che vengono utilizzati da organizzazioni mafiose per riciclare e investire proventi attività.
L'attenzione deve sempre essere mantenuta ai massimi livelli per la salvaguardia della nostra regione, anche tenuto conto della presenza della Casa da gioco di Saint-Vincent, e delle diverse inchieste legate all'attività della 'ndrangheta calabrese in Valle".
Il Consigliere Rigo, per parte sua, ha ribadito "che sarebbe stato importante dare una risposta agli studenti che hanno ricevuto un messaggio allarmante. Gli apparati preposti alla vigilanza di simili fenomeni sono comunque attivi: dobbiamo convincerci che la mafia non è intoccabile".