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Comunicato n° 9 del 14 gennaio 2009

INTERPELLANZA SU SOSTEGNO ABITATIVO AI NUCLEI DI IMMIGRATI

Adunanza del Consiglio regionale


Il Consigliere segretario Enrico Tibaldi (PdL) ha chiesto, con un'interpellanza, i criteri e le modalità per beneficiare delle agevolazioni previste dal Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione da parte dei cittadini immigrati.

In particolare, Tibaldi ha voluto sapere quante sono state - rispetto alla totalità di quelle presentate - le richieste di accesso al Fondo da parte di immigrati, cittadini UE o extra UE, nel bando precedente a quello appena istituito; quante richieste di immigrati sono state accolte e quale percentuale rappresentano rispetto alla totalità; quale miglioramento selettivo sarà possibile, nel bando pubblico indetto con la deliberazione n. 3396 del 2008, grazie all'applicazione dell'art. 11, comma 13 della Legge Brunetta; come intende adoperarsi per rendere più efficace l'indicazione politica deliberata dal Consiglio Valle nell'ottobre 2006.

Nell'illustrare l'iniziativa, Tibaldi ha affermato che "è una problematica che investe anche la nostra regione. Ci sono sacche di povertà che si stanno allargando e riguardano i diversi strati sociali. La casa è un bene importante in questi casi. Anche in Valle aumentano sempre più i cittadini stranieri. Vorremmo sapere qual è la situazione alla luce di tutte queste situazioni."

Nel rispondere al Consigliere, l'Assessore alle opere pubbliche, Marco Viérin, ha sottolineato che "le richieste presentate nel 2008 con riferimento ai canoni di locazione sostenuti nel 2006 sono state 1379 di cui 68 (4,93 %) da cittadini Ue, 435 da cittadini extra Ue (31,54%) e 876 da cittadini italiani(63,52%). Di queste ne sono state accolte 1099, di cui 62 di cittadini dell'Unione Europea (4,49%) e 356 (25.81%) di extra Ue."
"Sono state introdotte diverse modifiche nel nuovo bando con lo scopo di migliorare i bisogni dei cittadini. Tra queste quella più significativa è senz'altro il requisito di residenza di almeno 5 anni in Valle d'Aosta. Si è ritenuto che il requisito per la Valle fosse più restrittivo. Inoltre, dai primi dati in nostro possesso relativi al nuovo bando, risulta che le domande pervenute per il 2007 sono 1387 di cui 25 (1,80%) di cittadini Ue, 318 extra UE (22,93%) e 1044 di cittadini italiani (75,27%). La tendenza è quella di una riduzione della percentuale di stranieri. 
Inoltre, con il requisito della residenza alcune domande probabilmente non saranno prese in considerazione e quindi si abbasserà ulteriormente la percentuale. I risultati più certi li avremo tra qualche mese. È da sottolineare, comunque, che questo è uno dei primi risultati delle modifiche alle normative e alle procedure che porterà a essere più celeri sui tempi di attesa dei cittadini
."

Ha poi preso la parola il Presidente Rollandin sulla richiesta di attivazione della mozione del 2006. "Riconfermo che è presente il controllo richiesto dalla mozione e già nel corso del 2006 è stata trasmessa una lettera a tutti i Comuni per provvedere a tali disposizioni. Riproporremo questa problematica a tutti gli enti locali per verificare la presenza o meno di varie situazioni critiche. Inoltre, la rigorosa osservanza delle disposizioni è seguita anche dallo sportello unico per gli immigrati che controlla da vicino tutta la problematica al fine di valutare le diverse situazioni. Lo stesso discorso vale per le unità abitative."
 
Nella replica il Consigliere Tibaldi si è detto soddisfatto delle risposte date. "Dalle parole del Presidente si evince che la mozione è in fase di completa applicazione e questo va nella direzione di una civile convivenza tra cittadini valdostani e cittadini stranieri."
"Siamo soddisfatti che anche a livello comunale si sia attivati. L'auspicio è che questo iter continui a essere seguito per quanto riguarda la questione delle residenze per evitare situazioni di illeicità."
Ha quindi ribadito che "la legge Brunetta è stata efficace perché dai dati emersi la percentuale di richieste di cittadini extra comunitari si è abbassata e questo vuol dire che si guarda prima alle difficoltà di chi vive in Valle da molto tempo e poi a chi invece vi è arrivato solo da pochi anni. La residenza quinquennale è importante e ha fatto la differenza."