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Comunicato n° 4 del 9 gennaio 2009

"LE PERIPEZIE DI UN GIORNALISTA DIVENTATO AGENTE SEGRETO": CONFERENZA DI RENATO FARINA

Lunedì 19 gennaio 2009, alle ore 21, nel Salone delle Manifestazioni

La Presidenza del Consiglio regionale informa che lunedì 19 gennaio 2009, alle ore 21, nel Salone delle Manifestazioni di Palazzo regionale, ad Aosta, si terrà la conferenza "Le peripezie di un giornalista diventato agente segreto" dell'on. Renato Farina.

Nel corso della serata, che sarà introdotta dal Consigliere Segretario Enrico Tibaldi, l'on. Farina, ex-giornalista, scrittore e deputato al Parlamento italiano dal 2008, racconterà la propria esperienza di indagato nell'ambito dell'inchiesta sui rapporti tra il Sismi e la CIA, originata dal rapimento e dal trasferimento dall'Italia dell'imam di Milano Abu Omar, che lo ha visto etichettato quale agente segreto con il nome in codice "Betulla". A seguito di questa vicenda, Farina ha, infatti, deciso di esporre la propria verità nel volume "Renato Farina alias Agente Betulla - Storia di uno 007 italiano".

Renato Farina, classe 1954, dopo la laurea in filosofia si dedica alla professione giornalistica e pubblica una serie di libri, tra cui "Seveso, diossina e scuola" (1978), "Don Giussani, vita di un amico" (2007) e "Maestri, incontri e dialoghi sul senso della vita" (2007). Ha partecipato a circa cinquanta viaggi papali, ospite di Papa Giovanni Paolo II sul suo aereo, e di questi viaggi ha dato ampia testimonianza scritta su quotidiani e settimanali.

"Renato Farina - spiega il Presidente del Consiglio Valle, Alberto Cerise - è un personaggio controverso, che fa discutere: la serata sarà l'occasione per conoscere la sua verità su di una vicenda molto complessa ma anche per saperne di più sul mondo dei servizi segreti, e questo a prescindere dalla sua appartenenza politica. Avere la testimonianza di personaggi indecifrabili, che vivono in un mondo così lontano dal nostro, può essere occasione e stimolo di dibattito, anche per capire quel sistema dal quale Farina sostiene di essere stato perseguitato ingiustamente."