Info Conseil
Comunicato n° 333 del 26 novembre 2008
INTERPELLANZA SU CREAZIONE NUOVI INVASI
Il Consigliere Alberto Bertin (Vallée d'Aoste Vive/Renouveau) ha voluto conoscere gli intendimenti in merito all'eventuale creazione di nuovi invasi di medie dimensioni per la realizzazione di centrali idroelettriche.
In particolare, il Consigliere ha chiesto alla Giunta se condivide le valutazioni espresse in proposito dai vertici tecnici della CVA; se intende dare corso, e in quali località, a progetti di creazione di nuovi importanti invasi.
Nella risposta, il Presidente Rollandin ha affermato che "la questione dell'energia e del soddisfacimento della relativa richiesta è un problema importante e dibattuto, per la soluzione del quale sono proposte diverse ipotesi, spesso completamente contrapposte. La diga assume una funzione non solo squisitamente produttiva, ma anche di salvaguardia e redistribuzione della risorsa idrica sul territorio. La scelta proposta dai tecnici è quella per cui essendo la Valle d'Aosta una zona montana è possibile pensare, sempre dal punto di vista tecnico, alla realizzazione di nuovi serbatoi di dimensioni medie."
"Quanto detto dai tecnici della CVA - ha proseguito - rappresenta una corretta indicazione di una possibile soluzione finalizzata a garantire elevati livelli di produzione idroelettrica e una buona ricaduta positiva sulla capacità di laminazione delle piene e quindi sulla sicurezza idrogeologica del territorio."
"Con riferimento al secondo quesito è evidente che con questa impostazione il volume massimo realizzabile dell'invaso non può essere predeterminato, ma va valutato in rapporto al conseguimento degli obiettivi di tutela fissati, e quindi di caso in caso, se e quando saranno presentati dei progetti. Al momento, risulta depositata solo una domanda di concessione presentata da CVA SpA, siamo quindi in una fase ancora molto preliminare, per un mini invaso di 100.000 metri cubi nel Comune di Cogne, in località Epinel, finalizzato all'innalzamento della presa per la centrale di Chavonne."
Nella replica, per Bertin "l'augurio è che non si prendano in considerazione grandi bacini", mentre per il Consigliere Louvin "vorremmo che queste idee venissero discusse non seguendo l'onda dell'emozione. Vorremmo sapere dove si vuole andare. Gradiremmo che questa svolta possa essere condivisa con altri soggetti."
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In particolare, il Consigliere ha chiesto alla Giunta se condivide le valutazioni espresse in proposito dai vertici tecnici della CVA; se intende dare corso, e in quali località, a progetti di creazione di nuovi importanti invasi.
Nella risposta, il Presidente Rollandin ha affermato che "la questione dell'energia e del soddisfacimento della relativa richiesta è un problema importante e dibattuto, per la soluzione del quale sono proposte diverse ipotesi, spesso completamente contrapposte. La diga assume una funzione non solo squisitamente produttiva, ma anche di salvaguardia e redistribuzione della risorsa idrica sul territorio. La scelta proposta dai tecnici è quella per cui essendo la Valle d'Aosta una zona montana è possibile pensare, sempre dal punto di vista tecnico, alla realizzazione di nuovi serbatoi di dimensioni medie."
"Quanto detto dai tecnici della CVA - ha proseguito - rappresenta una corretta indicazione di una possibile soluzione finalizzata a garantire elevati livelli di produzione idroelettrica e una buona ricaduta positiva sulla capacità di laminazione delle piene e quindi sulla sicurezza idrogeologica del territorio."
"Con riferimento al secondo quesito è evidente che con questa impostazione il volume massimo realizzabile dell'invaso non può essere predeterminato, ma va valutato in rapporto al conseguimento degli obiettivi di tutela fissati, e quindi di caso in caso, se e quando saranno presentati dei progetti. Al momento, risulta depositata solo una domanda di concessione presentata da CVA SpA, siamo quindi in una fase ancora molto preliminare, per un mini invaso di 100.000 metri cubi nel Comune di Cogne, in località Epinel, finalizzato all'innalzamento della presa per la centrale di Chavonne."
Nella replica, per Bertin "l'augurio è che non si prendano in considerazione grandi bacini", mentre per il Consigliere Louvin "vorremmo che queste idee venissero discusse non seguendo l'onda dell'emozione. Vorremmo sapere dove si vuole andare. Gradiremmo che questa svolta possa essere condivisa con altri soggetti."