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Comunicato n° 272 del 23 ottobre 2008

APPROVATE LE MODIFICHE CONCLUSIVE AL PIANO DECENNALE PER AOSTA

Conclusi i lavori dell'Assemblea

Il Consiglio Valle ha approvato, con 24 favorevoli e 8 astenuti (Vallée d'Aoste Vive/Renouveau e Popolo della Libertà), le modificazioni conclusive al Piano decennale di interventi per la riqualificazione di Aosta.

Con questo atto, l'Assemblea regionale ha inoltre dato atto che "non verranno più adottate ulteriori modifiche al Piano stesso, né verranno autorizzate ulteriori riallocazioni/riassegnazioni di finanziamenti e che gli eventuali maggiori oneri, per la realizzazione degli interventi, saranno interamente posti a carico dell'Amministrazione comunale e gli eventuali minori costi o risparmi comporteranno la pari riduzione del finanziamento regionale".

"Mettiamo oggi - ha dichiarato l'Assessore alle Opere pubbliche, Marco Viérin, relatore del provvedimento - un punto fermo a questo Piano e concludiamo un percorso iniziato nel 1992 con la legge regionale riguardante la riqualificazione di Aosta capoluogo regionale. Le modifiche al Piano, deliberate dal Consiglio comunale di Aosta il 25 marzo 2008, riguardano infatti lo stralcio di alcuni interventi, la modifica delle caratteristiche di altri, con conseguente maggiore impiego di risorse, la riassegnazione di risparmi e la riallocazione di risorse provenienti da minori costi relativi ad opere in corso di realizzazione."

In particolare, gli interventi da stralciare riguardano la sistemazione dell'archivio comunale a Palazzo municipale e la riqualificazione delle piazze della Cattedrale, San Francesco e Roncas; quelli da modificare la riqualificazione di via Sant'Anselmo, la sistemazione del parco Saumont e del parco urbano Roncas e il recupero di casa Deffeyes oltre che la costruzione della rotonda di via  Partigiani.

Il Presidente della III Commissione consiliare, Dario Comé (Stella Alpina) ha ricordato che "la legge regionale del 1992 ha rappresentato a suo tempo una grande proposta innovativa, rispettosa e attenta alle esigenze della città capoluogo di Regione, sede specifica ed importante di strutture pubbliche e di servizi di grande utilità per l'intera collettività valdostana. Il Piano ha permesso di realizzare progetti suddivisi in cinque assi prioritari: il recupero e valorizzazione del centro storico (23,7%) e della fruizione di aree verdi (17,7%), la riorganizzazione dello spazio urbano (23,6%), il miglioramento della mobilità (30,9%) e altri interventi quali la manutenzione (4,1%). Il giudizio rimane positivo anche se ci sono state effettive lungaggini nelle tempistiche del processo di realizzazione complessiva del Piano. Dovremo ora mettere mano ad un nuovo piano strategico, da attuare anche con il Conseil de la Plaine, e che dovrà puntare su un nuovo snellimento delle procedure per rendere più incisiva l'azione di Aosta."

Sono intervenuti nel dibattito i Consiglieri Giuseppe Cerise, Salvatore Agostino, Gianni Rigo, Leonardo La Torre, Enrico Tibaldi, Alberto Zucchi e infine il Presidente della Regione, Augusto Rollandin.

Il Consigliere Giuseppe Cerise (Vallée d'Aoste Vive/Renouveau) ha sottolineato  che "è mancata una strategia d'insieme per la gestione di questo Piano. Si chiude oggi un capitolo politico e ci auguriamo che la prossima programmazione sia elaborato secondo una visione globale."

Il Consigliere Agostino (Union Valdôtaine) ha evidenziato "come la città di Aosta abbia potuto svilupparsi grazie a questo Piano ed ha auspicato un nuovo accordo tra la Regione e il Comune per far sì che Aosta sia una vera capitale alpina e moderna."

Il Consigliere Rigo (Partito Democratico) ha detto che "il Piano ha rappresentato una stagione particolarmente delicata nei rapporti tra Comune di Aosta e Regione. La legge riconosceva Aosta quale capitale della Valle d'Aosta, ma riconosceva altresì autonomia finanziaria e di programmazione al Comune. Nel complesso gli interventi hanno sicuramente contribuito a migliorare la qualità della città, anche se ci sono state alcune carenze nei tempi di progettazione e di realizzazione. Oggi voltiamo pagina: ed è questo l'aspetto qualificante di questo atto perché guardiamo al futuro. Tre direttrici saranno da privilegiare: il turismo, i servizi, l'università."

Il Consigliere La Torre (Fédération Autonomiste) ha parlato "di una legge che non era politica ma derivava dalla coscienza amministrativa per creare uno strumento a servizio dei cittadini. Si voleva pensare in grande e non all'ordinaria amministrazione. Oggi dobbiamo riportare l'attenzione su Aosta e sul ruolo che vuole giocare: il momento è propizio per farlo al fine di dare una visione ampia alla città."

Il Consigliere Segretario Enrico Tibaldi (Popolo della Libertà) ha ricordato "che il Piano offriva una chance agli amministratori di Aosta che in altri capoluoghi d'Italia è difficile trovare. Aosta ha avuto sicuramente delle migliorie ma con 150 miliardi di vecchie lire si poteva fare di più. E' mancata la capacità di innovare. Nell'applicazione della legge, è mancato il coraggio politico delle scelte e oggi abbiamo il dovere di avere una giudizio politico dalla Giunta regionale riguardo all'applicazione del Piano. Riguardo agli interventi, c'è da dire che si tratta di un elenco raffazzonato di opere."

Il Presidente della I Commissione Zucchi (Popolo della Libertà) ha parlato "di mancato raggiungimento dell'obiettivo di elevare la città al rango di capitale. Malgrado le risorse enormi a disposizione sono mancate le opere qualificanti capaci di lasciare un segno. Non siamo contro lo spirito della legge, ma ci sono delle responsabilità da parte degli amministratori che non hanno saputo intervenire efficacemente."

In conclusione è intervenuto il Presidente della Regione, Augusto Rollandin. « Pour ce qui est de l'Administration régionale qui présente ce compte-rendu, je peux dire que nous voulons maintenir des rapports corrects et concrets avec la Commune, en sachant qu'il y a une autonomie de la part des administrateurs municipaux mais qu'il existe aussi un intérêt général dérivant du fait que Aoste est le chef-lieu - et donc centre de services -  et forme une aire spécifique avec les communes voisines. Il ne faut pas toutefois confondre le but de la loi avec l'acte que nous approuvons aujourd'hui. »

L'Assemblea regionale tornerà a riunirsi mercoledì 12 e giovedì 13 novembre 2008.