Info Conseil
Comunicato n° 365 del 4 dicembre 2007
DIBATTITO SUL BILANCIO E SULLA FINANZIARIA
Adunanza del Consiglio regionale
I lavori del Consiglio regionale sono ripresi con l'inizio della discussione generale sulle leggi del bilancio di previsione 2008 e della finanziaria 2008/2010.
Il Consigliere Ugo Venturella (Arcobaleno Vallée d'Aoste) ha analizzato il bilancio relativamente ai settori dell'ambiente e dei trasporti.
"Nel testo contabile c'è solo una verniciata di ecologismo e ambientalismo, ma in realtà non ci sono scelte strategiche. In questo bilancio non esiste un segnale, poi, che incentivi il trasporto su rotaia. Addirittura circa il 23 per cento delle spese per i trasporti è dedicato al trasporto aereo, che inquina ed è solo per i ricchi."
Il Consigliere Massimo Lattanzi (La Casa delle Libertà) dopo aver fatto una fotografia generale sulla situazione economica della Valle d'Aosta, ha detto che "L'80 per cento del programma di legislatura è stato sostanzialmente realizzato attraverso le maggioranze che si sono succedute. Questa finanziaria però chiude un ciclo."
"Il bilancio cresce del 6,5 per cento e questo vuol dire che le famiglie valdostane hanno pagato le tasse della stessa percentuale. La nostra regione sta perdendo la sfida culturale. Non abbiamo investito in questi anni nella liberalizzazione delle menti. Ci troviamo con un bilancio e una finanziaria di socialismo reale. Questa finanziaria dà soltanto dei timidi segnali di cambiamenti e non è consapevole dei rapidi mutamenti della società e dell'economia. Bisogna cambiare la cultura per cambiare i bilanci. Il nostro giudizio politico è quindi negativo così come lo è stato in tutti questi anni."
Per la Consigliera Dina Squarzino (Arcobaleno Vallée d'Aoste) "Ci saremmo aspettati un minimo di descrizione degli obiettivi che si vogliono raggiungere con questo bilancio. Stiamo bene in Valle perché abbiamo molte risorse, ben superiori alle altre regioni. Bisogna però vedere come vengono investite e utilizzate. In Valle non c'è futuro, è presente una criticità strutturale. Non c'è un progetto chiaro di sistema e non si intravede un cambiamento culturale. La scelta del sistema Valle d'Aosta è riassunta nello slogan "la Valle d'Aosta è un sistema che ha un benessere senza sviluppo. C'è carenza di prospettive."
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Il Consigliere Ugo Venturella (Arcobaleno Vallée d'Aoste) ha analizzato il bilancio relativamente ai settori dell'ambiente e dei trasporti.
"Nel testo contabile c'è solo una verniciata di ecologismo e ambientalismo, ma in realtà non ci sono scelte strategiche. In questo bilancio non esiste un segnale, poi, che incentivi il trasporto su rotaia. Addirittura circa il 23 per cento delle spese per i trasporti è dedicato al trasporto aereo, che inquina ed è solo per i ricchi."
Il Consigliere Massimo Lattanzi (La Casa delle Libertà) dopo aver fatto una fotografia generale sulla situazione economica della Valle d'Aosta, ha detto che "L'80 per cento del programma di legislatura è stato sostanzialmente realizzato attraverso le maggioranze che si sono succedute. Questa finanziaria però chiude un ciclo."
"Il bilancio cresce del 6,5 per cento e questo vuol dire che le famiglie valdostane hanno pagato le tasse della stessa percentuale. La nostra regione sta perdendo la sfida culturale. Non abbiamo investito in questi anni nella liberalizzazione delle menti. Ci troviamo con un bilancio e una finanziaria di socialismo reale. Questa finanziaria dà soltanto dei timidi segnali di cambiamenti e non è consapevole dei rapidi mutamenti della società e dell'economia. Bisogna cambiare la cultura per cambiare i bilanci. Il nostro giudizio politico è quindi negativo così come lo è stato in tutti questi anni."
Per la Consigliera Dina Squarzino (Arcobaleno Vallée d'Aoste) "Ci saremmo aspettati un minimo di descrizione degli obiettivi che si vogliono raggiungere con questo bilancio. Stiamo bene in Valle perché abbiamo molte risorse, ben superiori alle altre regioni. Bisogna però vedere come vengono investite e utilizzate. In Valle non c'è futuro, è presente una criticità strutturale. Non c'è un progetto chiaro di sistema e non si intravede un cambiamento culturale. La scelta del sistema Valle d'Aosta è riassunta nello slogan "la Valle d'Aosta è un sistema che ha un benessere senza sviluppo. C'è carenza di prospettive."