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Comunicato n° 351 del 22 novembre 2007

CERIMONIA DI CONSEGNA DEL PREMIO INTERNAZIONALE "LA DONNA DELL'ANNO"

Venerdì prossimo, 30 novembre, dalle ore 19.30, al Grand Hôtel Billia di Saint-Vincent

I problemi legati alla contraffazione delle medicine, alle malattie dei bambini iracheni e alla questione israelo-palestinese sono i temi che contraddistinguo la decima edizione del Premio internazionale "La donna dell'anno", organizzato dal Consiglio regionale della Valle d'Aosta con l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

La cerimonia avrà luogo a partire dalle ore 19.30 nella sala Gran Paradiso del Grand Hôtel Billia di Saint-Vincent, alla presenza della Giuria del Premio, presieduta dal Presidente del Consiglio Valle, Ego Perron, e dalla Principessa Maria Gabriella di Savoia.

Le finaliste, cui si aggiungerà il riconoscimento del Premio Soroptimist Club Valle d'Aosta, sono la nigeriana Akunyili Dora, l'irachena Hadad Salma, la palestinese Ayesh Nayla e l'israeliana Lily Traubmann, queste ultime associate in un'unica candidatura perché si è ritenuto di forte significato simbolico premiare insieme due donne che appartengono a due popoli così lontani a causa della guerra che li affligge da quasi sessant'anni anni.

La serata, che sarà trasmessa su Rai3 negli spazi RaiVdA domenica 2 dicembre alle ore 9,45, sarà condotta da Massimo Giletti con gli interventi di Licia Colò, conduttrice del programma Rai "Alle falde del Kilimanjaro", della cantante Ranzie Mensah e del gruppo musicale mozambicano "C.S.C. Djembe", formato da otto ragazzi dei centri d'accoglienza di Beira.

Akunyili Dora, medico farmacista,è nata nel 1954 in un villaggio dello Stato di Anambra, nel sud della Nigeria. La sua è una vita improntata alla difesa del diritto alla vita e il suo imperativo è quello di lottare contro la contraffazione delle medicine da lei considerata un crimine contro l'umanità. E questo anche a rischio della propria vita e della rinuncia agli affetti più cari tanto che i suoi figli sono stati trasferiti negli Stati Uniti per ragioni di sicurezza. 

Hadad Salma, 52 anni, oncologa pediatra e professore universitario, vive  a Baghdad. Donna coraggiosa lavora e vive in continuo stato di pericolo perché facile obiettivo di guerriglieri, criminali e radicali islamici. Nonostante le continue minacce lavora in ospedale per cercare di salvare la vita di bambini provenienti da varie parti dell'Iraq e affetti da tumori ematologici. Ogni giorno rischia la vita per continuare ad insegnare e a curare bambini di etnie, culture e religioni diverse. Salma porta avanti un progetto di telemedicina tramite l'organizzazione umanitaria "Intersos", presieduta da Nino Sergi, e il sostegno del Ministero degli Affari Esteri italiano.

Ayesh Nayla è nata a Gerusalemme nel 1960, ha frequentato la Scuola Secondaria a Ramallah. Ha conseguito la laurea di specialista di laboratorio medico in Bulgaria. Da sempre impegnata in percorsi volti a promuovere una pace giusta e sostenibile tra Israeliani e Palestinesi, ha dato un notevole contributo al lavoro e alle attività dei Comitati delle Donne Lavoratrici Palestinesi. Al momento è direttrice esecutiva del WAC "Women's Affair Center" che ha sede a Gaza e che è un centro di ricerca e formazione che promuove i diritti e l'uguaglianza di genere all'interno della società palestinese.

Lily Traubmann è nata a Santiago del Cile nel 1955. Già in età adolescenziale, prende parte a diverse attività politiche e all'età di 15 anni inizia la sua militanza all'interno della sezione giovanile del MIR. Dal novembre del 1974 vive in Israele in un kibbutz (Megiddo).
È una delle prime attiviste, nel 1988, delle "Donne in Nero", impegnandosi per il coinvolgimento e la partecipazione delle donne del kibbutz all'interno del gruppo. In questo contesto e nell'ambito di "Donne e Pace", si è impegnata a promuovere percorsi congiunti con le donne di Jenin, per far conoscere alle donne israeliane le condizioni in cui vivono i palestinesi nei Territori Occupati e a cercare insieme nuove forme di dialogo nella lotta contro l'occupazione.
All'inizio del 2007 ha creato insieme con altre donne israeliane e palestinesi con cittadinanza israeliana il gruppo femminista "Bat Zafon" nel nord di Israele.