Info Conseil
Comunicato n° 249 del 27 luglio 2007
RESPINTA PROPOSTA DI LEGGE SUGLI INCARICHI
I lavori del Consiglio regionale sono ripresi nella seduta pomeridiana di oggi, venerdì 27 luglio, con la discussione sulla proposta di legge presentata dai Consiglieri Sandri, Fontana e Ferraris relativa alle disposizioni in materia di incarichi.
Il Consigliere Sandri, relatore della normativa, ha affermato che "l'attuale normativa non prevede l'incompatibilità per i parenti e affini dei componenti della Giunta regionale. Si ritiene opportuno separare l'attività del Governo regionale da qualunque sospetto di interessi personali. Questa proposta avrebbe dovuto essere superflua, perché è regola non scritta, ma ovunque diffusa che chi assume responsabilità di gestione della cosa pubblica non affidi incarichi a parenti e amici per non ingenerare il dubbio del nepotismo o del favoritismo."
Il Consigliere Alessandro Bortot (Arcobaleno Vallée d'Aoste) ha dichiarato: "il discorso sui costi della politica non c'entra nulla con questo argomento?"
La Consigliera Dina Squarzino (Arcobaleno Vallée d'Aoste) ha quindi detto che "perché c'è reticenza di indicare con chiarezza i dati delle varie consulenze? Non si ha il coraggio di maggior trasparenza e correttezza. Questi atteggiamenti inquinano la politica. La proposta vuole fare chiarezza."
Per il Consigliere Dario Frassy (La Casa delle Libertà) "molte volta sarebbe opportuna maggiore delicatezza nelle nomine. La proposta di legge è debole perché si sofferma su un aspetto minimale rispetto a una materia molto più ampia. Bisogna tenere presente altri aspetti come i meccanismi di sovrapposizione di nomine. Guardiamo al mondo degli incarichi delle partecipate: il vero nodo delle nomine politiche è questo."
A nome della Giunta, ha preso la parola il Vicepresidente Alberto Cerise, per il quale "L'amministrazione ha sempre fatto ricorso all'avvocatura esterna." Ha quindi fornito una serie di dati affermando che "gli incarichi pubblici e gli appalti vengono assegnati con gara pubblica. Sono solo accuse per fare opera di denigrazione."
Il Presidente Luciano Caveri ha successivamente affermato che "Ci asterremo sul documento. Le cose dette non sono vere." Ha quindi letto una parte della legge nazionale sul conflitto di interessi che "corrisponde in parte anche alla legislazione regionale e che evidenzia come non ci siano stati favoritismi."
Per il Consigliere Eddy Ottoz (Gruppo misto) "questi incarichi sono fatti sulla base di precise norme e leggi. Questo tema dovrebbe però essere affrontato seriamente."
La proposta è stata quindi respinta con 5 voti favorevoli e 23 astenuti