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Comunicato n° 228 del 12 luglio 2007

APPROVATO IL PIANO PLURIENNALE PER LO SVILUPPO SISTEMA INFORMATIVO REGIONALE

Il Consiglio regionale ha discusso e approvato il Piano pluriennale 2007/2009 per lo sviluppo del sistema informativo regionale.

Il Piano è stato approvato con 22 voti favorevoli, 2 astenuti (La Casa delle Libertà) e 4 contrari (Arcobaleno Vallée d'Aoste e Gauche Valdôtaine-DS).

L'Assessore Aurelio Marguerettaz, nel presentare il Piano, ha affermato che "l'innovazione consiste anche e soprattutto in una questione culturale. Dobbiamo avere un sistema che converge sull'innovazione ed è questo lo sforzo che deve fare l'Amministrazione regionale insieme con gli altri enti locali. Dobbiamo definire obiettivi, contenuti, tempi e l'assetto organizzativo del percorso di sviluppo di prodotti e servizi. Il tutto in una logica europea, italiana, e di un mondo globalizzato."
"Il Piano triennale - ha proseguito -   è un progetto coerente con l'attività svolta negli anni passati e con gli indirizzi europei: è un  piano ambizioso."

Nel triennio in questione l'Amministrazione regionale prevede, per la conduzione e lo sviluppo del sistema, un impegno finanziario di 79.396.500 euro, pari a circa il 2 per cento di quanto la stessa ha previsto globalmente nel bilancio per l'intero triennio.

Per la Consigliera Dina Squarzino (Arcobaleno Vallée d'Aoste) "Si capisce che dietro al Piano c'è stato un grande lavoro. Un aspetto positivo è che si tratta di un piano regionale che prende in considerazione le varie realtà sul territorio. È un Piano che si presenta con tanti progetti e molte risorse e che ha un senso se poi si produce qualcosa." 
"C'è però un punto debole che è quello del "gap" culturale dell'Amministrazione. Tutta la cultura amministrativa degli ultimi anni è stata indirizzata solo verso gli strumenti e non come un processo che si sviluppa e che innova. Se non si cambia, rimarrà un libro di buone intenzioni che fra tre anni sarà riproposto . Non vedo in questo momento nel Piano degli elementi che facciano cambiare marcia e portare innovazione. È un Piano non realistico."

Per Giovanni Sandri (Gauche Valdôtaine-DS) "Questa è una delle due o tre grandi scommesse  su cui la Valle d'Aosta si gioca il futuro. O saremo competitivi o andremo incontro a un indebolimento. Il Piano è formato sì da buoni propositi che apparentemente sono condivisibili, ma se ci si sofferma ci si accorge che è soltanto fumo. La realtà è che sono previsti circa 80 milioni di euro da gestire."

Il Vicepresidente del Consiglio Enrico Tibaldi (La Casa delle Libertà) ha quindi detto che "Il dato fondamentale è che i servizi stentano a essere più efficaci e a dare risposte ai cittadini. La distanza tra pubblica amministrazione e imprese e cittadini è ancora enorme."

Per il Consigliere Piero Ferraris (Per il Partito Democratico in Valle d'Aosta) "Il fatto di voler affrontare in termini di programmazione l'argomento è una cosa positiva.
Il tipo di impostazione del Piano è condivisibile. Poi bisogna vedere se sarà davvero seguito
."
Ha poi proseguito affermando che "devono essere fatti dei passi avanti dal punto di vista della infrastrutturazione della banda larga e ci vuole un forte impegno pubblico per la particolare morfologia della nostra regione." "È inoltre importante l'alfabetizzazione dell'informatica: deve essere fatto uno sforzo enorme per quel che riguarda il ruolo guida che devono svolgere degli amministratori. Purtroppo non in tutti c'è la consapevolezza che questo dell'informatica è un atout importante."

Il Consigliere Francesco Salzone (Stella Alpina) ha voluto precisare che  "Il Piano è di grande importanza per il nostro sistema socio-economico. Un plauso va alla struttura competente che ha prodotto un ottimo lavoro. Il Piano ha tutti gli strumenti per poter far progredire la regione in questo settore."

Per il Consigliere Eddy Ottoz "Uno dei fattori importanti è quello della banda larga. Bisogna considerare nel suo insieme questa opportunità. Per il futuro occorrerà inserire nel Piano un capitolo che riguardi i costi di gestione di Inva che siano comparabili con quelli del mercato."