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Comunicato n° 225 dell'11 luglio 2007

APPROVATO UN DISEGNO DI LEGGE SUGLI INTERVENTI A FAVORE DI IMPRESE IN DIFFICOLTÀ

Il Consiglio regionale ha discusso e approvato un disegno di legge relativo agli interventi regionali a favore di imprese in difficoltà.

Il testo legislativo ha ottenuto 27 voti favorevoli e 5 astenuti (La Casa delle Libertà e Per il Partito Democratico in Valle d'Aosta).

Il Consigliere Claudio Lavoyer, che insieme con il Consigliere Emilio Rini è il relatore della normativa, ha affermato che "il testo intende rispondere all'esigenza di dotarsi di una disciplina specifica a supporto delle aziende che attraversano una difficile congiuntura economico-finanziaria, allo scopo di contribuire al consolidamento del tessuto produttivo locale."
"Si prevedono aiuti per il salvataggio e quelli per la ristrutturazione aziendale. Nel primo caso si tratta di un prestito o di una garanzia, entrambi della durata massima di sei mesi, mentre nel secondo l'aiuto è subordinato alla presentazione di un apposito piano che accerti le reali possibilità di ripristino della redditività e la capacità di competere sul mercato."
"La volontà è quella di sostenere imprese economicamente valide, con prospettive di effettivo rilancio, evitando di effettuare interventi in favore di quelle realtà ormai prive di possibilità di ripresa, nei confronti delle quali qualsiasi soluzione finanziaria risulterebbe insoddisfacente
."

Il Presidente della IV Commissione consiliare, Renato Praduroux, ha detto che "questa legge è un ulteriore tassello per far fronte a situazioni di crisi e a momenti di difficoltà che le aziende possono incontrare. Si interviene con criteri ispirati alla logica virtuosa che ha finora caratterizzato i provvedimenti varati per il sostegno del sistema produttivo locale."

Per il Vicepresidente del Consiglio, Enrico Tibaldi, "abbiamo manifestato diverse perplessità su questo testo legislativo. Vorremmo sapere a favore di quali imprese si vuole intervenire. Come si può pensare di salvare delle imprese quando finanziariamente le stesse sono già dichiarate morte. La nostra impressione è che questa legge sia un po' una beffa che serve soprattutto per costituire un alibi alla Giunta, in modo da poter dire che avete affrontato il problema."

L'Assessore alle Attività produttive, Leonardo La Torre, ha affermato che
"La legge non va vista fine a sé stessa, ma inquadrata in un progetto di rilancio e sviluppo di questa regione. Uno dei punti di forza è quello dell'economia esistente, quella attuale. Dobbiamo quindi cercare di sostenere le eventuali crisi. Questo è solo un testo che fa parte di un progetto più complesso che riguarda anche il marketing, altre leggi di sviluppo, un piano industriale generale." 

La Consigliera Dina Squarzino ha quindi precisato che "Siamo convinti che la Valle ha bisogno di un disegno complessivo di sviluppo industriale. Il marketing non serve. In attesa del Piano di sviluppo regionale, questa legge interviene nelle situazioni di difficoltà: noi siamo contrari verso questo modo di ragionare."

Per Giovanni Sandri "daremo il voto favorevole alla legge, anche se rimane qualche perplessità per l'ammontare degli interventi. Il limite di 10 milioni mi pare limitativo."

Critico sulla legge è stato il Consigliere Dario Frassy (La Casa delle Libertà) per il quale "Non possiamo nascondere che questo disegno di legge è un evidente fallimento della politica industriale di questa regione, perché in caso diverso questi provvedimenti non sarebbero stati necessari. Sarebbe stato più opportuno discutere prima il Piano di sviluppo per dare nuove linee di indirizzo. Qui invece si tratta di mettere una pezza, sperando che serva a qualcosa, piuttosto che a fini elettorali. L'industria non può curare i malati terminali."

Per uno dei due relatori della normativa, il Consigliere Emilio Rini,"è una legge che potrà dare la possibilità a importanti realtà produttive della nostra regione di rimanere sul mercato e di conseguenza produrre indirettamente oltre che per le loro casse, delle risorse per il nostro bilancio, mantenendo e dando occupazione."