Info Conseil
Comunicato n° 208 del 20 giugno 2007
INTERROGAZIONI SU IMPRESE E PIANO "COGNE"
Adunanza del Consiglio regionale
Il tema industriale è stato affrontato in aula da due interrogazioni presentate dal Vicepresidente del Consiglio Enrico Tibaldi (La Casa delle Libertà) che ha chiesto all'Assessore alle Attività produttive, Leonardo La Torre, i motivi della diminuzione del numero di imprese nel primo trimestre 2007 e notizie in merito alla promozione del "Piano stabilimento Cogne 2010".
Sulle imprese, l'Assessore La Torre ha affermato che "occorre precisare che raffrontando il dato del primo trimestre 2007 con l'analogo periodo del 2006, si rileva esattamente lo stesso rapporto inscrizioni/cancellazioni, con simile saldo negativo, pari a 128 unità in meno. Le oscillazioni rilevate su base annuale riconducono il saldo a numeri più modesti: nel 2006 il saldo è stato di 87 unità in meno, mentre si è rilevata una sostanziale invarianza del numero di imprese attive considerando l'intero anno (12.728 nel 2006 contro le 12.760 del 2005)."
Nella replica, Tibaldi ha precisato che "Non appena Unioncamere ha diffuso, a metà maggio, la prima rilevazione trimestrale (gennaio-marzo 2007) sulle dinamiche imprenditoriali nelle diverse regioni italiane, è scattata la controffensiva mediatica orchestrata da Palazzo Deffeyes. Si, perché in quel rapporto viene messo in luce il consistente calo di aziende in Valle d'Aosta: quelle cessate sono superiori a quelle avviate con un saldo negativo di 120 unità (-0,82%) al 31 marzo 2007. Tale diminuzione è la più rilevante nel quadro nazionale ed evidenzia la crisi che sta attanagliando l'economia valdostana nel suo insieme. Controffensiva che ha visto, nei giorni immediatamente successivi, la massiccia divulgazione di notizie e articoli sugli organi d'informazione "amici", all'insegna di una ripresa che vedono solo coloro che di economia sono abituati a parlarne, ma non certamente a farne."
Per la questione del Piano Cogne, l'Assessore La Torre ha riferito che "il protocollo d'intesa rappresenta una risposta all'esigenza della società Cogne Acciai speciali S.p.A. di armonizzare e implementare le attività produttive così da renderle più competitive e performanti. Il protocollo non prevede impegni specifici a carico della Regione o del Comune di Aosta, ma costituisce soltanto un accordo preliminare per esaminare la fattibilità degli interventi proposti."
"Per quanto riguarda i tempi e le modalità di attuazione e gli impegni finanziari, la Regione si impegna a promuovere la realizzazione del Piano condotti i necessari approfondimenti in ordine alla compatibilità, alle implicazioni patrimoniali. Gli eventuali impegni finanziari saranno definiti in occasione dell'attuazione dei singoli interventi."
Nella replica, Tibaldi ha sottolineato che "La Giunta regionale ha approvato un protocollo d'intesa da stipularsi con la Cogne Acciai Speciali S.p.A. e con il Comune di Aosta per la promozione del piano "Stabilimento Cogne 2010". Il piano in oggetto è costituito da una semplice planimetria redatta dalla Cogne Acciai Speciali S.p.A., la quale è stata allegata alla deliberazione della Giunta regionale n. 1263/2007: in esso sono sommariamente definiti gli obiettivi, ma non si fa cenno alcuno né alle procedure di attuazione né alle risorse finanziarie previste per realizzarlo, con particolare riferimento a quelle stanziate dagli enti pubblici ed eventualmente dall'imprenditore. Sostanzialmente troviamo obiettivi ambiziosi dove non si capisce però chi fa che cosa. L'iniziativa appare come la solita cortina fumogena che scaturisce dalla spasmodica attività di propaganda della Giunta Caveri: parole, parole, parole."
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Sulle imprese, l'Assessore La Torre ha affermato che "occorre precisare che raffrontando il dato del primo trimestre 2007 con l'analogo periodo del 2006, si rileva esattamente lo stesso rapporto inscrizioni/cancellazioni, con simile saldo negativo, pari a 128 unità in meno. Le oscillazioni rilevate su base annuale riconducono il saldo a numeri più modesti: nel 2006 il saldo è stato di 87 unità in meno, mentre si è rilevata una sostanziale invarianza del numero di imprese attive considerando l'intero anno (12.728 nel 2006 contro le 12.760 del 2005)."
Nella replica, Tibaldi ha precisato che "Non appena Unioncamere ha diffuso, a metà maggio, la prima rilevazione trimestrale (gennaio-marzo 2007) sulle dinamiche imprenditoriali nelle diverse regioni italiane, è scattata la controffensiva mediatica orchestrata da Palazzo Deffeyes. Si, perché in quel rapporto viene messo in luce il consistente calo di aziende in Valle d'Aosta: quelle cessate sono superiori a quelle avviate con un saldo negativo di 120 unità (-0,82%) al 31 marzo 2007. Tale diminuzione è la più rilevante nel quadro nazionale ed evidenzia la crisi che sta attanagliando l'economia valdostana nel suo insieme. Controffensiva che ha visto, nei giorni immediatamente successivi, la massiccia divulgazione di notizie e articoli sugli organi d'informazione "amici", all'insegna di una ripresa che vedono solo coloro che di economia sono abituati a parlarne, ma non certamente a farne."
Per la questione del Piano Cogne, l'Assessore La Torre ha riferito che "il protocollo d'intesa rappresenta una risposta all'esigenza della società Cogne Acciai speciali S.p.A. di armonizzare e implementare le attività produttive così da renderle più competitive e performanti. Il protocollo non prevede impegni specifici a carico della Regione o del Comune di Aosta, ma costituisce soltanto un accordo preliminare per esaminare la fattibilità degli interventi proposti."
"Per quanto riguarda i tempi e le modalità di attuazione e gli impegni finanziari, la Regione si impegna a promuovere la realizzazione del Piano condotti i necessari approfondimenti in ordine alla compatibilità, alle implicazioni patrimoniali. Gli eventuali impegni finanziari saranno definiti in occasione dell'attuazione dei singoli interventi."
Nella replica, Tibaldi ha sottolineato che "La Giunta regionale ha approvato un protocollo d'intesa da stipularsi con la Cogne Acciai Speciali S.p.A. e con il Comune di Aosta per la promozione del piano "Stabilimento Cogne 2010". Il piano in oggetto è costituito da una semplice planimetria redatta dalla Cogne Acciai Speciali S.p.A., la quale è stata allegata alla deliberazione della Giunta regionale n. 1263/2007: in esso sono sommariamente definiti gli obiettivi, ma non si fa cenno alcuno né alle procedure di attuazione né alle risorse finanziarie previste per realizzarlo, con particolare riferimento a quelle stanziate dagli enti pubblici ed eventualmente dall'imprenditore. Sostanzialmente troviamo obiettivi ambiziosi dove non si capisce però chi fa che cosa. L'iniziativa appare come la solita cortina fumogena che scaturisce dalla spasmodica attività di propaganda della Giunta Caveri: parole, parole, parole."