Info Conseil
Comunicato n° 102 del 22 marzo 2007
INTERPELLANZE SULLE POSTE ITALIANE NEL TERRITORIO REGIONALE
I Consiglieri regionali Enrico Tibaldi (La Casa delle Libertà) e Dina Squarzino (Arcobaleno Vallée d'Aoste) hanno presentato due interpellanze relative al protocollo d'intesa tra la Regione e le Poste Italiane.
Il Consigliere Tibaldi, nell'illustrare l'iniziativa, ha affermato che "nelle audizioni della IV Commissione sono emerse alcune criticità come la futura contrazione dell'organico e lo smantellamento della segreteria della Filiale di Aosta, che preclude al declassamento della stessa. Ora, tutto questo va in contrasto con il protocollo d'intesa siglato recentemente per il mantenimento e il potenziamento dei servizi e dei prodotti erogati sul territorio regionale. Come si rapporta con le criticità espresse dall'azienda e dai lavoratori?"
Per la Consigliera Squarzino "vogliamo capire come intende la Regione attuare le iniziative necessarie per ovviare ai disservizi e dare concreta attuazione ai progetti sperimentali di potenziamento sul territorio previsti nel Protocollo."
Il presidente della Regione Luciano Caveri ha detto che "non siamo nella situazione di immaginare di regionalizzare i servizi. La prospettiva della liberalizzazione già agisce oggi. Non dobbiamo nasconderci dietro un dito. Ci troviamo già in una situazione di disimpegno delle Poste in Valle e qualunque accordo non cambierà la situazione. Se qui non ci fosse una Regione autonoma, noi saremmo già morti e sepolti, per quanto riguarda i servizi statali e quindi anche per le Poste italiane. Questa è la logica. L'accordo stipulato è comunque utile anche se non sappiamo se questo fermerà la contrazione dell'organico. Siamo disponibili a discuterne nella Commissione consiliare competente. Bisogna però già pensare a cosa potrà capitare quando arriverà la liberalizzazione."
Nella replica, la Consigliera Squarzino ha detto che "a nostro avviso ci sono ancora degli spazi per agire. L'obiettivo dovrebbe essere quello di garantire il servizio."
Per il Consigliere Bortot "il problema è che fra un po' nelle nostre vallate non avremo più il servizio. Occorre che tali liberalizzazioni siano controllate, in modo che comunque il servizio sia garantito. Occorre definire a priori i protocolli o le convenzioni: facciamo un fronte comune contro le conseguenze di queste privatizzazioni."
Il Consigliere segretario Tibaldi ha replicato affermando che "dobbiamo fare leva sullo strumento politico. È umiliante che Trento e Bolzano abbiano utilizzato la loro politica per tempo, garantendo i servizi pubblici sul territorio, mentre noi abbiamo sprecato tempo. Non dimentichiamoci l'importanza della corrispondenza e del fatto che le Poste dovrebbero soddisfare questi servizi."
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Il Consigliere Tibaldi, nell'illustrare l'iniziativa, ha affermato che "nelle audizioni della IV Commissione sono emerse alcune criticità come la futura contrazione dell'organico e lo smantellamento della segreteria della Filiale di Aosta, che preclude al declassamento della stessa. Ora, tutto questo va in contrasto con il protocollo d'intesa siglato recentemente per il mantenimento e il potenziamento dei servizi e dei prodotti erogati sul territorio regionale. Come si rapporta con le criticità espresse dall'azienda e dai lavoratori?"
Per la Consigliera Squarzino "vogliamo capire come intende la Regione attuare le iniziative necessarie per ovviare ai disservizi e dare concreta attuazione ai progetti sperimentali di potenziamento sul territorio previsti nel Protocollo."
Il presidente della Regione Luciano Caveri ha detto che "non siamo nella situazione di immaginare di regionalizzare i servizi. La prospettiva della liberalizzazione già agisce oggi. Non dobbiamo nasconderci dietro un dito. Ci troviamo già in una situazione di disimpegno delle Poste in Valle e qualunque accordo non cambierà la situazione. Se qui non ci fosse una Regione autonoma, noi saremmo già morti e sepolti, per quanto riguarda i servizi statali e quindi anche per le Poste italiane. Questa è la logica. L'accordo stipulato è comunque utile anche se non sappiamo se questo fermerà la contrazione dell'organico. Siamo disponibili a discuterne nella Commissione consiliare competente. Bisogna però già pensare a cosa potrà capitare quando arriverà la liberalizzazione."
Nella replica, la Consigliera Squarzino ha detto che "a nostro avviso ci sono ancora degli spazi per agire. L'obiettivo dovrebbe essere quello di garantire il servizio."
Per il Consigliere Bortot "il problema è che fra un po' nelle nostre vallate non avremo più il servizio. Occorre che tali liberalizzazioni siano controllate, in modo che comunque il servizio sia garantito. Occorre definire a priori i protocolli o le convenzioni: facciamo un fronte comune contro le conseguenze di queste privatizzazioni."
Il Consigliere segretario Tibaldi ha replicato affermando che "dobbiamo fare leva sullo strumento politico. È umiliante che Trento e Bolzano abbiano utilizzato la loro politica per tempo, garantendo i servizi pubblici sul territorio, mentre noi abbiamo sprecato tempo. Non dimentichiamoci l'importanza della corrispondenza e del fatto che le Poste dovrebbero soddisfare questi servizi."