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Comunicato n° 75 del 7 marzo 2007

INTERROGAZIONE SULLA SITUAZIONE DELLA TECDIS E TECTEL

Il Consigliere segretario Enrico Tibaldi (La Casa delle Libertà) ha chiesto con un'interrogazione notizie circa la situazione delle aziende Tecdis e Tectel.
In particolare, il Consigliere ha voluto sapere se esistono offerte concrete e convincenti, se il Piano di interventi a favore dei lavoratori di queste aziende si è esaurito oppure se ci sarà un seguito e quanti lavoratori sono stati reinseriti in altre aziende private o presso enti pubblici.

Nella risposta, l'Assessore alle Attività produttive, Leonardo La Torre, ha sottolineato che "la situazione è aggiornata alla metà di febbraio quando abbiamo avuto un incontro con il commissario straordinario. È stato fatto il punto ufficiale della situazione. Per quanto riguarda gli interessi verso l'azienda,  forse un gruppo è interessato e potrebbe confermarlo entro poche settimane. Al momento non c'è un piano industriale. La cassa integrazione scade ad aprile e la volontà è quella di prevedere una proroga della cassa di ulteriori sei mesi, nel caso in cui non ci fossero novità circa il futuro dell'azienda. Il termine del 24 aprile dovrebbe essere definitivo anche perché scade il programma di amministrazione straordinaria. Diventa fondamentale, quindi, il discorso della cassa integrazione straordinaria."
"Per quanto riguarda il Piano di interventi, alcuni lavoratori Tecdis e Tectel, dopo il colloquio informativo, hanno partecipato all'iniziativa: 172 hanno preso parte al primo colloquio orientativo; 24 ai percorsi di orientamento di gruppo; 12 al percorsi di supporto alla ricerca del lavoro; 3 al percorso di bilancio delle competenze, 18 ai corsi di formazione."
"A oggi sono occupati e sospesi in Cassa integrazione straordinaria 185 lavoratori Tecids e 9 Tectel."

Nella replica, Tibaldi ha detto che "l'impressione è che dal tono dimesso dell'intervento ci sia una certa dimenticanza della Tecdis. Quasi fosse un argomento da lasciare a sé stesso. Le manifestazioni di interesse sono pervenute già a novembre 2006, ma le risposte ricevute oggi in aula sono alquanto vaghe e tutte al condizionale. Esistono solo delle ipotesi e a distanza di mesi non è possibile non avere delle certezze in merito."
"La nostra preoccupazione  - ha proseguito Tibaldi - è che ci sia una segretezza incomprensibile attorno a questa vicenda. Anziché evolversi, la situazione si involve."