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Comunicato n° 398 del 20 dicembre 2006

DISCUSSIONE SUI BUONI BENZINA

Le comunicazioni del Presidente della Regione, Luciano Caveri, si sono incentrate sul problema relativo al contingente dei buoni benzina, e sulla Finanziaria dello Stato.

Il Presidente Caveri ha dichiarato in aula che "la Giunta ha approvato la delibera che riguarda il contingente dei buoni benzina anche per il 2007. Nulla toglie, però, alla preoccupazione che manteniamo circa la decisione europea su questo argomento. Il tema è giuridico e la vicenda ha una valenza politica."
"Non è la prima volta che abbiamo la deroga, ma è il Governo che la deve chiedere perché bisogna passare attraverso una legge nazionale. Al momento neppure la rappresentanza italiana a Bruxelles ha ricevuto il documento della determinazione della Commissione. Comunque la decisione deve passare per il Consiglio europeo in materia che ne deve prendere atto. In teoria, si può ancora intervenire. In sostanza, il venir meno del contingente, dovrà poi essere regolato da un decreto legislativo del Governo. A oggi, esistono diverse strade alternative da percorrere, ma la situazione è complessa. Ci sarà un incontro con i Parlamentari valdostani per la linea da tenere. Seguiremo il dossier con tutta l'attenzione necessaria."

Sulle comunicazioni, sono poi intervenuti diversi Consiglieri.

Per la Consigliera Dina Squarzino (Arcobaleno Vallée d'Aoste) "È incredibile che una questione così importante come quella dei buoni benzina sia stata portata alla conoscenza dei Consiglieri attraverso notizie di stampa. Occorreva convocare le Commissioni per discutere sull'argomento. È dal 2001 che si conosceva la scadenza della deroga nel 2006."

Il Consigliere Giovanni Sandri (Gauche Valdôtaine-DS) ha precisato che "ho assistito a un discorso importante da parte del Presidente della Regione. Il dossier sui buoni benzina che era stato promesso per la discussione in aula non è arrivato e anzi il Presidente si è preso in pieno la responsabilità della questione. Risponderà quindi di tutte le conseguenze. Il problema non è Bruxelles, ma Roma e in quel contesto la Valle d'Aosta deve avere un'unica voce, bisogna collaborare con i Parlamentari. Bisogna cambiare metodo e tornare a lavorare insieme. Sui buoni benzina bisogna ripartire dal Consiglio regionale che è l'unico posto in cui discutere su certi argomenti importanti per la nostra regione."

Il Consigliere Dario Frassy (La Casa delle Libertà) ha sottolineato che "Per la vicenda dei carburanti, c'è stata una difficoltà di percepire cosa stava succedendo a Bruxelles. La questione ha un aspetto politico e uno più tecnico-legislativo. Sull'aspetto politico, l'attuale Governo ha sostanzialmente sottovalutato il ruolo da ricoprire su questa vicenda. La situazione andava di certo gestita in maniera diversa. Le motivazioni presentate dal Governo nazionale hanno avuto l'effetto opposto. Esprimiamo alcune preoccupazioni sul futuro di questa vicenda: non crediamo che ci sarà la possibilità di un recupero della questione al Consiglio europeo. Bisogna, quindi, inventarsi qualcosa. Si tratterà di trovare delle soluzioni che, a prescindere dai regimi fiscali, possano permettere l'utilizzo dei buoni carburante."

Successivamente è intervenuto l'Assessore al Bilancio e Programmazione, Aurelio Marguerettaz, per ribadire che sui buoni benzina il governo regionale aveva già parlato in Consiglio nel mese di novembre per avvisare delle possibili difficoltà nel rinnovo della deroga.

Per Massimo Lattanzi (La Casa delle Libertà) "Il tema dei buoni benzina è delicato e importante per la Comunità valdostana. Bisognerà vigilare e operare per evitare che una delle nostre peculiarità venga meno." Ha poi proseguito parlando della Finanziaria dello Stato, accusandola di essere "conservatrice di privilegi e piena di tassazione."

Per Ugo Venturella (Arcobaleno Vallée d'Aoste) "Sui buoni benzina, c'è anche una responsabilità del Governo regionale.  La situazione è stata gestita male e si è dato troppo credito al Governo centrale. Bisognava approfondire e analizzare bene la direttiva in tempo per prevenire certe decisioni. La questione è stata senz'altro sottovalutata."

Il capogruppo della Stella Alpina, Marco Viérin (Stella Alpina), ha ribadito che sulla finanziaria "non possiamo nasconderci dietro discorsi preparati. Le ricadute saranno negative. Non ci sono state risposte per l'Università, per i fondi post-alluvione, per la montagna"
Sui buoni carburanti, "è giusto l'atteggiamento di prevedere un eventuale ricorso alla Corte di Giustizia, così come è giusto che il Governo nazionale si esprima in modo chiaro. Per il futuro, bisognerà avere la capacità di gestire le questioni da soli, in piena autonomia e con determinazione."

Per il Consigliere Alessandro Bortot (Arcobaleno Vallée d'Aoste) "Abbiamo più volte sollevato il problema in Consiglio. Le leggi del mercato e della concorrenza vengono prima della Costituzione e dello Statuto speciale."

Per il Consigliere segretario Enrico Tibaldi (La Casa delle Libertà) "la questione dei buoni benzina è stata come una corrente alternata. Abbiamo ravvisato una certa schizofrenia del governo regionale sulla questione. Bisogna decidersi: o la situazione è a rischio o è nella norma e il problema rientrerà. Lo schema utilizzato del non schierarsi sta portando la Valle d'Aosta alla deriva."

Il Consigliere Emilio Rini (Fédération Autonomiste) ha detto che "Dobbiamo rapportarci con la Comunità europea perché non è sensibile alle realtà etniche come la nostra. Bisogna prevenire per evitare che in futuro si ripetano certe situazioni. Dovremo lavorare per degli aiuti alternativi, nel caso in cui non avremo più la deroga."